Una professoressa di lettere dovrà risarcire uno studente per avergli detto “asino, bugiardo, handicappato”, insomma “una nullità, che riusciva ad andare avanti negli studi solo per l’interessamento della madre”.
NON E’ PIACEVOLE, MA A VOLTE LE STRIGLIATE AGLI ASINI SERVONO!!!
Monique
/ gennaio 22, 2013Da prof…capisco perfettamente la situazione!! Purtroppo, in casi come questo, ti sembra proprio di vedere il futuro come nella sfera di cristallo: penso sempre che adesso è il mio fegato a ingrossarsi, ma tra qualche anno loro avranno problemi più grossi, complici i loro genitori che, quando accadrà, non avranno più nessuna prof su cui sfogare la loro negligenza.
tuttacronaca
/ gennaio 22, 2013Sembra impossibile che al giorno d’oggi per non passare dalla parte del torto si sia obbligati a subire, però hai ragione sul loro futuro: mi meraviglio che neppure i genitori si rendano conto che c’è un mondo là fuori in cui bisogna vivere!
lupus.sine.fabula
/ gennaio 22, 2013@Monique il problema è che anche i nostri figli se la dovranno vedere con tutta questa questa gente dalla ‘schiena dritta’. Stiamo allevando dei molluschi pretenziosi, e siamo obbligati a farlo. Forse in questa società noi insegnanti siamo gli unici a sapere cosa si dovrebbe fare, ma abbiamo le mani legate…