La grotta sull’attico non è piaciuta alle autorità cinesi che ne hanno disposto la demolizione. Un eccentrico ex-deputato, Zhang Biqing, si era fatto costruire sul tetto di un palazzo di 26 piani alla periferia di Pechino, una villa all’interno di una collina artificiale. Sull’attico vi erano pietre e piccoli alberi, una vera e propria foresta. L’abitazione era su due piani di circa 500 mq ciascuno. Gli altri inquilini si erano spesso lamentati delle pietre e della terra che cadevano dal tetto, ma Zhang aveva sempre respinto sdegnato le proteste. «Devo ricevere gente importante, che viene da me e si vuole divertire», avrebbe risposto ad uno degli inquilini che si lamentavano. La foto della «villa sul tetto» è stata pubblicata da alcuni giornali cinesi e ha scatenato una valanga di commenti ironici su Internet, spingendo le autorità ad intervenire. Qualcuno l’ ha paragonata ai «giardini pensili di Babilonia». Secondo il South China Morning Post, uno dei giornali che ha pubblicato le foto, gli abusi agli edifici a Pechino sono «migliaia».