E’ “Il Messaggero” a raccontare la storia di Giuliano Falcioni, dipendente di chiare simpatie neofasciste, premiato dall’Atac, il servizio di trasporto pubblico romano. In un articolo di Marco Pasqua si legge come il comportamento encomiabile di Falcioni (che ha messo in fuga due ladri che volevano rubare rame) abbia innescato una polemica all’interno dei dipendenti dell’azienda di trasporto.
Nel 2007 aveva guidato la rivolta dei tassisti contro il sindaco Veltroni e contro la liberalizzazione delle licenze. Poi, “Zara31, al secolo Giuliano Falcioni, da tassista era passato a lavorare in Atac, dove era stato assunto nel 2010. Già responsabile dei Trasporti per la Fiamma tricolore, non ha mai nascosto, sulla sua pagina Facebook, le sue simpatie neofasciste, tra amicizie nella galassia nera e commenti. Ora l’Atac ha deciso di premiarlo, per «aver compiuto azioni esemplari sul posto di lavoro». L’encomio gli è stato attribuito dall’amministratore delegato in persona, Roberto Diacetti, nel corso di un incontro avvenuto nella sede centrale dell’azienda, in via Prenestina. Da addetto alla sicurezza, «all’interno della rimessa autobus di Magliana, ha sorpreso due malfattori e li hamessi in fuga, recuperando 10 chili di rame appena trafugato dai cablaggi delle vetture in sosta sul piazzale », ha spiegato in un comunicato stampa l’Atac.
Ma i dipendenti hanno protestato:
Una premiazione che non è passata inosservata ad un gruppo di dipendenti, che ha inviato una e-mail di protesta al Messaggero. «Per anni Falcioni è stato distaccato nella segreteria del consigliere comunale Federico Guidi, ed è finito sui giornali per i suoi commenti su Facebook di chiaro stampo fascista. Mentre noi ci facciamo il mazzo sulle vetture il signorino viene premiato. Qui cambiano i sindaci ma non il sistema».