Chi ha detto che l’Atletico Madrid è in crisi? Dopo la vittoria schiacciante sul Valladolid, la strada dei rossoneri che lo incontreranno mercoledì in Champions sembra davvero in salita. In più a ostacolare il Milan sembra esserci l’ennesima maledizione e Seedorf, nel match più importante della stagione, rischia di non avere a disposizione né Kakà né Zapata. Contro il Bologna il brasiliano ha riportato una leggera distorsione alla caviglia destra, mentre il colombiano nella fase del riscaldamento ha accusato un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Se entrambi i giocatori fossero fuori per Seedorf la partita sarebbe davvero complessa anche perchè mercoledì sicuramente in campo non ci saranno nè Muntari e nè Montolivo per squalifica oltre agli infortunati El Shaarawy, Birsa, Silvestre, Robinho e Cristante. Honda poi non può giocare in Champions e quindi il tecnico tra centrocampo e attacco avrebbe 8 elementi in meno. Un vero miracolo?
Ieri la splendida prova contro il Bologna, dopo di che Rafa Benitez si è presentato sorridente e sicuro ai microfoni di Sky: “Non sono sorpreso per il rotondo risultato odierno. Ho visto la squadra, durante tutta la settimana, molto bene”. E ha aggiunto: “Scelte tecniche? Lorenzo Insigne in settimana non è stato al meglio, mentre Callejon l’avevo visto molto tonico. Il Napoli ha molti buoni giocatori offensivi, fra i quali anche Pandev, Higuain, Mertens e Zapata. La rosa è forte e completa: l’abbiamo voluta così per competere su tutti i fronti”. Per quel che riguarda il futuro il tecnico spagnolo ha spiegato: “Scudetto? Risposte alla Juventus? No, noi pensiamo solo alla nostra squadra, possiamo e dobbiamo ancora crescere. Siamo contenti: abbiamo cambiato modulo e qualche uomo ma la squadra ha fatto più che bene. Questo è positivo: guardiamo avanti”. Quindi ha concluso: “Zuniga? E’ molto forte: può fare la differenza partendo da dietro e abbiamo voluto fortemente che restasse qui a Napoli. Credo che siamo vicini al rinnovo del suo contratto col club”. Dopo di che, prende la parola l’autore di una splendida doppietta, Marek Hamsik. “Quella di oggi era una partita che volevamo vincere, per iniziare il campionato col piede giusto, e ci siamo riusciti. Non significa niente, però, questo risultato. Benitez vuole che facciamo girare molto la palla e noi lo stiamo seguendo; ma dobbiamo migliorare ancora molto. Rispetto allo scorso anno gioco di certo più avanzato. Io qui a Napoli mi sento a casa mia e non ho voglia di cambiare”, ha aggiunto l’azzurro. “Sarà difficile che Higuain possa fare lo stesso numero di gol di Cavani. Noi, però, dobbiamo aiutarlo il più possibile e speriamo di fare dieci gol a testa, sia io, che Callejon, che Pandev, o ancora Insigne e Mertens. Abbiamo una rosa più grande e più competitiva in questa stagione e ciò è un bene per il Napoli”, ha concluso Hamsik, sceso ieri in campo con la fascia di capitano al braccio. La soddisfazione di De Laurentiis è passata invece per Twitter:
Ma mentre si festeggia l’ottimo esordio, c’è anche da pensare ai saluti. Come spiegato su AmoNapoli.it, nel futuro di Bruno Uvini c’è il prestito al Chievo Verona mentre Emanuele Calaiò già ha rilasciato dichiarazioni da nuovo giocatore del Genoa. Per quel che riguarda Andrea Dossena, sembra aver trovato un accordo con il Torino. Infine Walter Gargano sta facendo di tutto per trovare una nuova collocazione. Il prestito gratuito per questi ultimi due giocatori è da imputarsi allo stipendio elevato, che rende difficili piazzarli in tempi breve e senza che il Napoli contribuisca in parte al pagamento dei loro emolumenti. Stesso motivo per il quale Marco Donadel ha poco mercato e, nel caso si riesca a piazzarlo, ci sarà un intervento diretto del Napoli che si accollerà parte dell’ingaggio.
Ritorna il campionato di calcio della massima divisione ed è subito spettacolo al Bentegodi dove si affrontano Verona e Milan nella prima giornata del 2013/2014. La formazione ufficiale del Milan rispetta le indiscrezioni della vigilia con Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Nocerino, Montolivo, Poli; Niang, Balotelli, El Shaarawy, mentre ci sono novità fra gli scaligeri perché al centrocampo non ci sarà l’islandese Hallfredsson, bensì l’ex viola Romulo, mentre in attacco spazio per Bosko Jankovic al posto di Gomez.
Da sottolineare anche il prepartita con l’attacco di Matteo Salvini a Mario Balotelli. Interpellato dall’Ansa il vicesegretario federale della Lega Nord, gran tifoso del Milan, ha espresso il suo personalissimo parere sull’attaccante rossonero:
“Lo fischiano perché fuori dal campo è un cretino e per questo lo fischierebbero anche se fosse biondo e con gli occhi azzurri”.
Salvini ha poi aggiunto :
”Pensi a fare gol, a tirare calci al pallone perché fuori dal campo non è né un mostro di simpatia né un modello da seguire. A volte quel ragazzo è proprio un po’ scemo” e ha concluso il suo intervento dicendo ”Faccia gol e forza Milan – conclude – ma, per favore, non provochi più”.
Parte subito all’attacco il Milan e al 4′ Montolivo con una conclusione dalla distanza manda il pallone sopra la traversa.
Al 6′ Zapata svirgola un pallone e regala un calcio d’angolo al Verona. Due minuti più tardi c’è la gran botta 08′ – Gran botta di Balotelli dal limite dell’area, splendida la risposta di rafael che in tuffo respinge.
Al 10′ altro intervento perfetto di Rafael che trova il tempo giusto per uscire e togliere il pallone dalla testa di Nocerino.Nei primi minuti di gioco il Verona opta per un baricentro molto basso, che le consente di chiudere tutti gli spazi al Milan. Tuttavia al 14′ passa in vantaggio il Milan con un gol di Poli: passaggio filtrante di Balotelli in area di rigore per l’ex centrocampista della Sampdoria che passa in mezzo a due difensori ed piazza il pallone all’angolino con un tiro di piatto destro.
Tre minuti più tardi arriva la risposta del Verona: un tiro di Romulo che va alto sopra la traversa di Abbiati. Al 20′ l’arbitro ammonisce Jorginho per un fallo su Balotelli con palla lontana.
Un minuto più tardi arriva una cannonata di Balotelli su calcio di punizione; la palla però va alta sopra la traversa. Al 26′ arriva anche la prima ammonizione per il Milan. Il cartellino giallo è per Montolivo per una trattenuta su Toni dopo aver perso il possesso del pallone. Al 30′ pareggia il Verona con un gran gol di Toni. L’ex attaccante della Fiorentina ruba il tempo di testa su azione d’angolo a Constant e Abbiati è battuto.
Al 36′ ci potrebbe essere il raddoppio del Verona con un tiro dello stesso Toni dal limite dell’area, respinto male da Abbiati, ma sul pallone arriva per primo Abate che spazza via liberando l’area di rigore. A quattro minuto dalla fine del primo tempo l’arbitro ammonisce Jankovic per un fallo su Balotelli a metà campo. Al 43′ ci riprova Toni con una girata di testa dal limite dell’area, ma Abbiati blocca senza problemi.
Finisce il Primo Tempo sul risultato di 1-1.
Riassunto Primo Tempo: Il Milan ha controllato la partita per i primi venti minuti, trovando anche il gol con Poli. Poi, alla mezzora, il Verona trova il pareggio con Toni, sfruttando l’annoso problema sui calci da fermo dei rossoneri, e prende coraggio impensierendo in un altro paio d’occasioni Abbiati.
Riprende la partita e al 4′ della ripresa c’è subito l’ammonizione per Zapata per un fallo su Martinho che gli aveva rubato il tempo. Sugli sviluppi del calcio di punizione c’è poi, una grande parata di Abbiati su un colpo di testa ravvicinato di Jankovic. All’8 della ripresa Toni, schiaccia di testa in rete, per il gol del vantaggio del Verona e ribalta il risultato.
Poi spinge ancora il Verona che conquista un calcio d’angolo con Albertazzi in pressione offensiva. Sugli sviluppi del corner Donati, di testa, manda fuori. Il Milan frastornato prova al 14′ del secondo tempo con Montolivo, ma il suo tiro è respinto in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, la palla arriva a Mexes che prova, senza successo, una rovesciata. Cambio di campo repentino e tiro-cross di Martinho deviato in angolo da Abbiati.
Al 19′ della ripresa c’è il doppio cambio nel Milan; fuori El Shaarawy (fantasma) e Niang (incosistente) e dentro Emanuelson ed il giovane Petagna. Viene anche “graziato” Balotelli che in preda alla disperazione si tuffa in area di rigore. Calvarese invita il milanista a rialzarsi, ma non lo ammonisce per simulazione.
Al 32′ arriva un cambio anche per il Verona; fuori Martinho e dentro Juanito Gomez. Ultimo cambio per Allegri: fuori Constant, dentro Robinho. Milan tutto all’attacco. Sul finale tutto il Milan cerca il pareggio prima con una gran botta di Montolivo da fuori area, poi, con un tiro dalla distanza di Balotelli. In entrambi i casi Rafael nega il pareggio con due grandi parate in tuffo. Il Verona, anche per tirare il fiato opta per un doppio cambio: fuori Donati e Toni, dentro Hallfredsson e Cacia. Al 41′ con un intervento provvidenziale (e rischioso), Maietta mette la palla sopra la traversa della sua porta togliendola dalla disponibilità di due avversari. Un minuto più tardi Nocerino tiro da fuori e il pallone sorvola la traversa. Al 44′ ci potrebbe essere il 3 a 1 del Verona ma abbiati è bravo a distendersi su tiro ad incrociare di Cacia. Al 45′ c’è l’intervento sospetto di Moras su Balotelli in area di rigore. L’arbitro ha ammonito per proteste l’attaccante della nazionale.
Vince a sorpresa il Verona con una partita incredibile che davvero lascerà il segno.
La neopromossa batte il grande Milan di Balotelli, nel giorno in cui c’è anche il vertice del Pdl ad Arcore… è un cattivo auspicio? Sicuramente è solo una casualità, ma se si torna indietro nel tempo si possono scorgere fatalità simili, ogni volta che il Milan ha perso c’è stata una ripercussione politica su Berlusconi, mentre quando ha vinto il Cavaliere ha solcato le onde della politica con agilità e destrezza. Gli strani destini incrociati della squadra del cuore del leader del Pdl?
Aggiornamento 24 agosto 2013, 20.30:
Al termine della partita nel settore rossonero si scatena la violenza, al momento ci sono scontri tra i tifosi fortunatamente diminuiti dalle cancellate dello stadio che separano i settori. Seggiolini divelti e lanciati.
Era stato annunciato, ora è cosa fatta: Duvan Zapata vestirà la maglia del Napoli. E’ lo stesso presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ad annunciare il nuovo colpo di mercato tramite cinguettio. Rispondendo a un tifoso in Twitter, infatti, ha scritto: ‘‘Abbiamo chiuso con Zapata, abbiamo firmato con l’Estudiantes. Il giocatore sta arrivando a Napoli dove farà le visite”.
E’ Sky Sport a riportare che il Napoli avrebbe sbloccato la trattativa con l’Estudiantes per il cartellino di Duvan Zapata. Sembra infatti che la società argentina abbia trovato un accordo con il club partenopeo che ora starebbe parlando col Sassuolo affinché i documenti in possesso dei neroverdi non vengano depositati. Tutti i dettagli dovrebbero venire risolti nel giro di due o tre giorni anche per quello che riguarda gli altri due club interessati al giocatore che è pronto a sbarcare in Campania per sottoporsi alle visite mediche. Stando a quanto riporta TuttoMercatoWeb, il club di De Laurentiis verserà all’Estudiantes 6 milioni di euro per il cartellino dell’attaccante, più 1,5 di tasse. Ma il giocatore dev’essere tesserato entro il 29 agosto, altrimenti gli argentini dovranno pagare una penale di tre milioni di euro al Napoli.
Inizierà alle 20.45 l’attesa partita Genoa-Milan, sfida fondamentale per entrambe le formazioni che hanno la necessità di ottenere punti per raggiungere i rispettivi obbiettivi.
I dubbi di formazione soprattutto in casa rossonera sono diversi visto che Allegri dovrà inevitabilmente tenere conto anche dell’importantissma sfida di Champions League in cui i suoi saranno chiamati martedì a Barcellona a confermare il risultato dell’andata per poortare a casa una qualificazione che sarebbe storica, anche se più di una volta ci ha tenuto a sottolineare che l’attenzione dovrà essere rivolta solo al campionato visto che il terzo posto rimane l’obiettivo prioritario. In casa rossobù, invece, non potrà giocare Marco Rossi, che non è stato nemmeno convocato, ma al suo posto dovrebbe giocare Rigoni.
Ecco quindi le formazioni probabili delle due squadre:
Questa sera si gioca a San Siro Milan Lazio, una sfida tra due squadre al vertice della classifica. Nell’ultimo turno il Milan ha pareggiato nel derby, mentre i biancocelesti hanno vinto in casa contro il Pescara. Arbitro della partita il signor Rizzoli. All’andata i biancocelesti vinsero 3 a 2 all’Olimpico mentre le due formazioni di serie A hanno rispettivamente 45 e 47 punti in classifica, con la Lazio avanti di due lunghezze. Balotelli out al 99% per Allegri. L’attaccante rossonero non si è mai allenato questa settimana, quindi a meno di sorprese dell’ultima ora non sarà della partita. Petkovic punterà ancora su Floccari in attacco, supportato da Hernanes alle sue spalle.
Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Yepes, Constant; Boateng, Montolivo, Muntari; Niang , Pazzzini, El Shaarawy. Lazio (4-3-2-1): Marchetti; Pereirinha, Biava, Dias, Radu; Hernanes, Ledesma, Gonzalez; Candreva, Lulic; Floccari.
Massimiliano Allegri sfida la sua bestia nera con Massimo Ambrosini titolare? Dosare le forze per non rovinare una marcia quasi trionfale. Il capitano al posto di Sulley Muntari nel centrocampo con Flamini e Montolivo. Ecco la Lazio di Vladimir Pektovic: terza con due punti di vantaggio sui rossoneri. Il tecnico del Milan deve rinunciare a Mario Balotelli, ma confida su un tridente all’altezza con Boateng, Pazzini ed El Shaarawy; il trio d’attacco che ha battuto il Barcellona. In difesa una sola variante rispetto al derby: Yepes per lo squalificato Mexes.
La Lazio si affida in attacco a Floccari, recuperato dopo i tanti dubbi della vigilia. Lui unica punta con un esercito alle spalle, considerando il 4-5-1 pensato da Pektovic: da destra, Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes e Lulic. Insomma, un muro pronto a nascondere la palla e a far partire la manovra offensiva. Ecco perché Allegri predica pazienza e infinita concentrazione. Dirige l’incotro Rizzoli da Bologna. Una garanzia per tutti.
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