Meraviglie dell’era 2.0: la nuova biblioteca di Birmingham

Birmingham_Library_tuttacronacaE’ costata ben 218 milioni di euro la nuova biblioteca pubblica di Birmingham, nella contea di West Midlands dell’Inghilterra centrale, da poco inaugurata. Ma non è solo la spesa a far parlare di questa nuova meraviglia architettonica, progettata dallo studio di architetti Mecanoo di Amsterdam. La biblioteca, che raccoglie 400mila volumi, non solo è la più grande presente sul suolo inglese, ma rappresenta anche lo spazio culturale più ampio che si possa trovare in Europa. E all’ampiezza unisce la particolare bellezza del suo aspetto che rende omaggio alla tradizione artigianale della città: le sue pareti sono fatte di vetrate di color oro e argento che s’intravedono dietro una gabbia costituita da cerchi di metallo sovrapposti.

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“Walkie Talkie” Tower: l’edificio… che squaglia le auto!

walkie-talkie-squaglia-auto-tuttacronacaGià qualche giorno fa avevamo parlato della Walkie Talkie Tower, com’è stato soprannominato il nuovo edificio che sta sorgendo a Londra. La luce riflessa dall’edificio “acceca” i passanti e provoca anche l’innalzamento delle temperature nelle aree circostanti, ma sembra che “gli effetti” non si fermino qui. Un uomo aveva parcheggiato la sua Jaguar nei pressi della struttura e dopo un paio d’ore, quando è tornato a recuperarla, ha trovato alcune parti dell’auto di fatto sciolte. L’azienda costruttrice del grattacielo ha presentato le sue scuse e ha pagato i danni.

Quell’edificio che è come uno spot luminoso a Londra

walkie-talkie-grattacielo-londra-tuttacronacaSta prendendo forma nell’Eastcheap, a Londra, non distante dal Tower Bridge e da Saint Paul Cathedral un grattacielo che già fa discutere: la Walkie Talkie Tower. Il motivo per il quale se ne parla? L’edificio è come se si trasformasse in uno spot luminoso che crea un inatteso effetto di luce (nonchè il divario termico tra l’area raggiunta dalla luce e quello che la circonda). Il nuovo grattacielo, che assieme ad altri sta cambiando lo skyline della capitale inglese, avrà 37 piani, gli ultimi 3 dei quali si trasformeranno in un giardino urbano con ponte panoramico aperto al pubblico. La costruzione sarà completata nel 2014 e raggiungerà i 106 metri mentre la spesa si aggira attorno ai 250 milioni di euro.

A far notizia però è proprio l’effetto di luce, che divide i cittadini: da una parte chi gioiesce per l’improvvisa e inaspettata opzione bagno di sole gratuito, e chi magari trova insopportabile l’improvviso cambio “climatico”. Ma il ragionamento a monte va oltre e prende in considerazione il fatto che, se è vero che l’addensamento di cemento, asfalto e vetro presente nei grandi centri è tra i responsabili dell’incremento termico che si registra nei downtown rispetto alle aree “aperte” circostanti, perchè si è infierito in questo modo? I media locali hanno interpellato i pedoni che hanno affrontato il fascio di luce: il responso è stato che hanno avuto l’effetto di “raggi solari passati attraverso una lente di ingrandimento”. Certo però che, dal punto di vista visivo, l’opera dell’uruguaiano Rafael Viñoly è di sicuro impatto, senza contare che, una volta completato, con gli ultimi tre piani più larghi rispetto alla base, apparirà ancora più eccentrico. Ma la proprietà dell’edificio, la Land Secuirities, fa sapere: “Siamo soddisfatti del design. Eravamo consapevoli di questo effetto sin dalle prime fasi del progetto, e abbiamo agito in modo da minimizzare simili effetti”. L’azienda nega di aver ricevuto lamentele.

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Bradley Cooper… e la mamma!

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La maniacalità di Bradley Cooper è seconda solo a quella del suo mentore Robert De Niro. Lo certifica il regista David O. Russell “Sul set a Filadelfia, travolto da pioggia ghiacciata, avevo deciso una pausa. Il walkie talkie del set crepita e l’assistente: “Bradley Cooper vuole provare ancora le scene della corsa. E vuole che lo accompagni””. A 38 anni, l’attore che ha esordito come episodico flirt televisivo della Carrie di Sex and the city corre come mai ha fatto in vita sua. Corre per l’Oscar da protagonista, il ruolo è di un tenero e fragile bipolare in Il lato positivo, forgiato con l’aiuto dell’amico Robert De Niro, che interpreta suo padre. Tratto dal bestseller Silver linings playbook (in sala giovedì 7 marzo per Eagle) il film racconta l’incontro tra un uomo uscito da un istituto psichiatrico e una ragazza, Jennifer Lawrence, che soffre a sua volta di problemi psichici. Una gara di ballo sarà, per entrambi, l’occasione per tentare la rivincita nei confronti della vita. “Per me invece questo film è la grande occasione della carriera” confessa Bradley Cooper, i cui occhi grandi e limpidi hanno ben restituito la purezza del disturbato personaggio. Finora al suo attivo l’attore aveva una manciata di film da grande incasso (A TeamUn weekend da leoni) e altrettante opere indipendenti (Limitless e The Words).

Forbidabile divoratore di libri (ne sta adattando uno per il grande schermo) si è sempre accompagnato a colleghe di forte personalità (Renée Zellwegger, Zoe Saldana). Ha stroncato sul nascere i tentativi dei tabloid di attribuirgli una storia con la giovane collega Jennifer Lawrence, “potrebbe essere mia figlia” e ha creduto tanto in Il lato positivo da volerlo produrre. “Ci ho messo tutto me stesso. Non c’erano scorciatoie. Russell pretendeva che fossimo davvero i personaggi, sul set ci chiedeva di improvvisare. Mi sono preparato frequentando amici che soffrono di disturbo bipolare, ho passato molto tempo con il figlio del regista che ha problemi simili. Ho studiato documentari sulla depressione maniacale e scavato dentro le mie fragilità. Avevo il beneficio dell’appartenenza: vengo da quei luoghi, i Philadelphia Eagles sono anche la mia squadra. E, soprattutto, ho avuto Bob come maestro”.

E aggiunge: “Gli avevo confidato che temevo di non essere all’altezza del ruolo e lui ha suggerito al regista di far recitare mia madre, per mettermi a mio agio. Ma dopo un provino David ha detto “non se ne parla”. Meglio, a mia madre sarebbe venuto un colpo. Ma l’attrice Jackie Weaver le somiglia molto e sono state così tanto insieme da diventare osmotiche”.

 

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