Maltempo in Veneto… e acqua alta a Venezia!

venezia-acqua-alta-tuttacronacaTorna il maltempo e porta con sè l’acqua alta a Venezia, dove si è toccata una punta di un metro e 23 cm sul medio mare poco dopo le 22 di lunedì sera per poi iniziare a defluire ma non prima di aver allagato circa il 30% del centro storico con una marea “molto sostenuta”. Gli sms del Centro maree e le sirene del peggioramento del fenomeno, dovuto al rinforzo sciroccale che ha accompagnato la perturbazione, avevano allertato gli abitanti. Su Venezia poi ha prevalso nelle ultime ore il vento di bora, il che ha evitato alla citta’ lagunare guai peggiori, ma ha gonfiato invece la punta di marea fino a un un metro e 30 sulla cittadina di Chioggia (Venezia)..

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Continua a scendere la pioggia: nuovi crolli a Volterra

volterra-smottamenti-tuttacronacaAncora danni creati dal maltempo a Volterra, dove già una decina di giorni fa si era verificato il crollo di parte delle mura medievali. Le nuove frane sono state due: una fuori dalla cerchia delle mura e l’altra in una strada del centro storico. La pioggia intanto non cessa di cadere e le mura medievali sono sottoposte a monitoraggio con un sopralluogo dei tecnici. Per precauzione il comune ha inoltre deciso la chiusura delle scuole.

Crollo nelle mura Aureliane, a Roma va a pezzi la cultura

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Danni ai beni artistici italiani, dopo il crollo di una parte delle mura medievali a Volterra, questa volta l’emergenza scatta a Roma dove è crollato un contrafforte novecentesco delle Mura Aureliane all’altezza del piazzale Ardeatino. Un video è stato girato dall’emittente televisiva RomaUno che ha poi deciso di postare su Youtube, il filmato che testimonia il danno: la caduta del muro ha fatto emergere una “cortina” tirata su ai primi del ‘900 per coprire una parte delle mura vicino a una torre che era lesionata.

I nostri sette giorni: tra calciomercato e maltempo

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La settimana che si è appena conclusa ha portato anche una ventata di novità nei club che hanno ultimato i loro acquisti e che ora si preparano a giocare la seconda parte del campionato con nuovi giocatori che potranno rafforzare i diversi settori, certo che quello scambio impedito dai tifosi tra Guarin-Vucinic fa riflettere, anche se lo sguardo sembra ormai puntato altrove con un acquisto prenotato da parte della Juve. Ma a far parlare non sono stati solo le acquisizioni e le cessioni, ma anche quel filmato della Rai non andato in onda del gol di Peluso in Coppa Italia. Il gossip poi non è mancato e nel mirino questa settimana è entrato il portiere della Juve, Buffon e in particolari quelle nuove indiscrezioni che parlano della crisi con la Seredova sin già dal 2011. Si sfoga anche l’ex di Cavani che definisce il giocatore un ottimo attore, tanto che potrebbe vincere un Oscar. Chi invece un Oscar davvero non lo merita è l’allenatore della Lazio che in questa fredda domenica invernale ha pronunciato la frase shock del giorno in vista del derby: “Se qualcuno della Roma s’infortunasse…”. Parole che non potevano certo passare inosservate e così le polemiche non sono mancate. Senza parole invece ci ha lasciato la morte di  Philip Seymour Hoffman, per overdose. 

RIP PHIL:

Oltre ai colpi di calciomercato, in Italia si è abbattuto anche il maltempo. In particolare la Capitale è stata messa a dura prova, addirittura si è allagato anche il centro storico e l’ironia non è tardata ad arrivare sul web. Ma se la Città Eterna si alluviona e la partita Roma-Parma si rinvia, non va meglio in altre parti d’Italia e soprattutto a rimetterci sono i patrimoni artistici: cadono le mura Medievali a Volterra e crolla una parte di un tempio dorico in Calabria.  Nel frattempo, sempre nella Capitale, si pensa invece a rimuovere il murale del Papa che ha fatto il giro del mondo… ma non era adeguato al decoro urbano! Disagi anche in Serbia, dove è stato il secondo giocatore al mondo di tennis a mobilizzarsi per portare soccorso a quanti erano rimasti bloccati nella neve. Nella bufera e non per il maltempo ci è finito invece l’uomo che mangia a sbafo all’aeroporto per 300 giorni spostando il volo…. magari, il volo, avrebbero preferito spostarlo anche le colombe del Papa che invece sono state attaccate da un corvo e un gabbiano! Attenti ai voli quindi e…

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Maltempo nel Pisano: crollo a Volterra mentre si attende la piena dell’Arno

volterra-tuttacronacaE’ attesa attorno alle 10 la piena del fiume Arno all’altezza di Pisa e si stima una portata tra i 2500 e i 3000 metri cubi al secondo, come non accadeva da 20 anni. Nella notte, il centro operativo soccorsi si è riunito in Prefettura e si sta valutando anche la chiusura degli uffici pubblici, fatta eccezione per quelli necessari alla gestione dell’emergenza. Nel frattempo nel centro storico della città sono state collocate le paratie sulle sponde dell’Arno, per aumentare la protezione. A Pontedera è stato aperto anche il canale scolmatore per diminuire la portata del fiume nella sua corsa verso il mare. Le scuole sono rimaste chiuse. Disagi sono stati registrati anche in provincia con una frazione del comune di San Miniato rimasta isolata per alcuni smottamenti che hanno invaso le due strade che la collegano al resto del comune, mente a Volterra viene costantemente monitorato il fiume Cecina. A Volterra si è verificato, a causa delle forti piogge, il crollo di un tratto di 30 metri delle mura medievali nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto; 11 abitazioni sono state evacuate e i residenti collocati in altre strutture. Per venerdì il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole elementari e medie dell’istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Costantemente monitorato il fiume Cecina.

Una famiglia al Museo… shock a Volterra per i gay con bimbo

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Una famiglia al museo, due uomini e un bambino. Per un’impiegata del Museo Guarnacci di Volterra sembrerebbe che i gay non possano fare una famiglia, magari Guido Barilla però ne può avere due. L’impiegata, senza alcun regolamento che lo imponga, sembra che abbia deciso per sua spontanea volontà di negare lo sconto per entrare al museo: nessun biglietto cumulativo per famiglie. La coppia, 2 americani di Chicago con il loro figlio hanno denunciato il fatto su Tripadvisor e la notizia poi è stata riportata da La Repubblica. 

L’amministrazione comunale conferma il fatto, ma non si sbilancia: “E’ ancora da chiarire”.

Quanto risulta dal racconto è che l’addetta alla biglietteria, non appena i due hanno provato a protestare per avere lo sconto, avrebbe iniziato a urlare. “Entrando nel museo – racconta la coppia gay – abbiamo letto i prezzi e gli sconti. Abituati all’idea di famiglia che vige a Chicago, essendo due adulti con un bambino, abbiamo chiesto un ‘biglietto famiglia’. Ma la donna che stava dietro al banco della biglietteria si è arrabbiata con noi e ci ha urlato in italiano che una famiglia è formata da un padre e una madre, non da due uomini. Dopo di che lei ha girato la testa e si è interrotta la comunicazione”. 

“L’accoglienza e l’ospitalità – ha affermato il sindaco Marco Buselli – sono da secoli tratti distintivi della nostra comunità. Il nostro regolamento non entra nel merito di questioni di genere, ma parla genericamente di bambini accompagnati da adulti, per cui non esiste la possibilità che qualcuno possa essere discriminato. Pertanto l’episodio, di cui peraltro non ci è pervenuta segnalazione ufficiale, qualora si sia verificato è esclusivamente da ricondurre ad un’interpretazione non richiesta da parte di un operatore”. Fabrizio Burchianti, direttore del museo, si unisce alle scuse: “Se queste persone si sono sentite discriminate, le invito a venire a Volterra e a passare un po’ di tempo con me visitando il museo. Ne sarei felice e sarebbe un modo di far vedere quanto Volterra è accogliente. Li ospito io e non pagherebbero il biglietto”.

La Solvay sarà la nuova Ilva? Dalla Toscana alla Puglia l’inquinamento continua

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E’ stato l’ex M5S, Adriano Zaccagnini, ora appartenente al gruppo misto  a denunciare la nuova “bomba ecologica” che mina l’Italia. Stavolta non è la Puglia, ma la Toscana ad essere minacciata dallo stabilimento della Solvay, sorto dal 1941. La multinazionale belga che lo gestisce estrae salgemma dai giacimenti di Volterra e della Val di Cecina e produce carbonato di sodio, bicarbonato di sodio, cloro, soda caustica, clorometani e acqua ossigenata.

I risultati – secondo i dati forniti dal deputato –  sono stati un valore aggiunto modesto sul territorio e un costo enorme in termini ambientali: un visibile degrado del mare, enormi consumi di acqua e l’estrazione di salgemma nella Val di Cecina fino alle saline di Volterra; la gente accorre a frotte in un’area non balneabile: i cartelli stradali indicano proprio «spiagge bianche», da Rosignano Marittima a Vado, nonostante l’acqua – si legge nell’interrogazione – “nasconda insidie letali. Tuttavia, nel raggio di chilometri non s’intravede un solo divieto. Anzi, con denaro pubblico è sorto un lido balneare e l’Asl organizza addirittura la balneazione per gruppi di persone disabili”.

l’Agenzia ambientale Onu ha classificato questo tratto costiero come uno dei 15 più inquinanti d’Italia: secondo le stime per difetto del Cnr di Pisa, nella sabbia bianca la Solvay ha scaricato 337 tonnellate di mercurio ed altri veleni: arsenico, cadmio, nickel, piombo, zinco, dicloroetano. L’elenco completo è stato pubblicato sul sito dell’Agenzia europea dell’Ambiente. Più precisamente a Rosignano, secondo Legambiente, sono state 500 tonnellate di mercurio, presenti fino a 14 chilometri dalla battigia. E gli albergatori hanno addirittura chiesto di cambiare il nome della cittadina togliendo il “marchio” Solvay proprio per non abbinare la città alla situazione di degrado ambientale.

Oggi la Solvay è finita sotto inchiesta per gli scarichi abusivi nel mare toscano, sono stati  indagati sia la direttrice che i 4 ingegneri.

La società  ha chiesto di patteggiare, ma la Procura ha posto precise condizioni: risanamento e fine delle violazioni. L’ultima scadenza per la Solvay è il 2015: se non sarà tutto ok, potrebbero scattare i sequestri.

Aspettando ulteriori sviluppi, Zaccagnini ha così chiamato in causa il  Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed il Ministero della Salute.

Zaccagnini pone richieste precise ai ministri competenti:

1) realizzare un’indagine epidemiologica, a cura di un organismo pubblico autorevole e a carico della stessa Solvay, per stabilire gli eventuali rapporti tra le patologie e i decessi avvenuti sul territorio e le emissioni inquinanti della fabbrica, con la correlazione tra inquinanti conosciuti e patologie;

2) intervento d’urgenza per quantomeno bloccare i danni all’ambiente e alle persone prodotti dalla lavorazione;

3) avvertire la popolazione dello scarico in mare di tali sostanze, prevedendo inoltre che le spiagge bianche vengano interdette alla frequentazione per almeno 1 chilometro a nord e a 2 chilometri a sud dalla foce dello scarico;

4) chiusura dello scarico a mare entro non oltre 4 anni, anche se depurato dagli inquinanti denunciati;

5) obbligo per lo stabilimento di dotarsi di un impianto a circuito chiuso dell’acqua, con la possibilità di utilizzare solo l’acqua in entrata in mare;

6) rimborso dei lavoratori posti in Cassa integrazione (da dicembre 2011 a maggio 2012) nel caso fosse riconosciuta la strumentalità dell’iniziativa Solvay;

7) prevedere, nell’accordo di programma che è in corso di definizione presso la regione Toscana, un dissalatore a carico di Solvay, da cui la multinazionale ricavi acqua e sale lasciando l’acqua dolce alla popolazione;

8) spostamento del serbatoio di etilene ad alto rischio dall’area archeologica di Vada prevedendo per lo stesso una diversa collocazione.

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