E’ il Mediapart, il giornale francese on line capace di far cadere ministri che attacca l’ex première dame su un biglietto aereo da 11mila euro che la cantante Carla Bruni avrebbe ricevuto gratis. Proprio grazie al suo nome, infatti, non le sono stati addebitati costi per il viaggio Parigi-New York-Parigi, in business class, con andata il 23 giugno e ritorno il 27. In quell’occasione la Bruni si era recata negli Usa per promuovere il suo ultimo album: Little French Songs, e rilasciare qualche intervista.Anche se la somma di 11mila euro per un andata e ritorno Parigi-New York-Parigi sembra eccessiva anche per la prima classe, ma essendoci varie tariffe è possibile che una prenotazione effettuata all’ultimo momento possa aver fatto lievitare i costi, quello su cui, invece, si battono invece i sindacati, in particolare Sud Aérien, non è tanto su Carla Sarkozy, ma su una pratica considerata «inaccettabile in un momento in cui la direzione si appresta a rendere ancora più duro il piano di risanamento». Per i sindacati è stato il biglietto che ha fatto traboccare il vaso: c’è chi viaggia gratis in prima classe, e «noi intanto facciamo sacrifici, congeliamo gli stipendi, riduciamo gli equipaggi, accettiamo condizioni di lavoro più dure». La polemica non può che imbarazzare il neo presidente di Air France, Alexandre de Juniac, entrato in funzione il primo luglio e in passato ex consigliere proprio di Nicolas Sarkozy.
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