Forse se oggi Jules Verne dovesse scrivere “Viaggio al centro della terra” porrebbe l’ingresso proprio dal Massiccio del Tamu, nell’Oceano Pacifico. I ricercatori infatti hanno scoperto il più grande vulcano della terra, le cui dimensioni possono essere paragonate a quelle del New Mexico. Praticamente un vulcano con le dimensioni di uno Stato.
Il megavulcano giapponese è rimasto inattivo per circa 140 milioni di anni. Ma la sua stessa esistenza aiuterà i geofisici a capire meglio la quantità di magma che può essere immagazzinata nella crosta terrestre e riversata in superficie.
Ma non è la sua altezza a destare scalpore quanto la sua estensione complessiva. Il Massiccio del Tamu si alza circa 4 chilometri dal fondo del mare di circa e nel suo punto più alto si trova più di 2 km sotto la superficie dell’oceano. Ma a differenza di altri vulcani sottomarini, che sono ripidi e in genere estesi non più di qualche decina di chilometri, il complesso montuoso ha una leggera pendenza che si estende fino a raggiungere la cifra record di 310.000 chilometri quadrati, più o meno quanto la base del Monte Olimpo di Marte.