“Bere alcool attraverso gli occhi”. E’ questa la definizione di eyeballing, una moda nata un paio di anni fa nelle banlieue alla periferia di Parigi, poi diffusa nei sobborghi di Manchester e che ora è diventata contagiosa anche a Napoli e provincia. Lo sballo ora passa attraverso gli occhi, con vodka ghiacciata usata come se fosse collirio. L’allarme arriva dal mondo della scuola, ma viene confermato dai dati choc contenuti nell’ultimo rapporto del Servizio dipendenze patologiche dell’Asl Napoli 2 Nord, terza azienda sanitaria più grande d’Italia. Se ne parla sempre di più in Facebook e Youtube, dove la comunità virtuale conta già migliaia di baby-iscritti. In rete si trovano consigli, dritte e informazioni fino ad arrivare a video tutorial che svelano tutti i segreti della vodka negli occhi. Antonio Faracca, docente nell’Istituto alberghiero Rossini di Napoli, ha spiegato: “È un fenomeno in preoccupante e inquietante aumento tra gli adolescenti confrontandomi con i miei alunni, sono sempre di più quelli che mi raccontano di feste e incontri, organizzati da loro coetanei, per ubriacarsi con la vodka negli occhi. Noi a scuola insegniamo il corretto approccio al bere sano, alla cultura del bere contro ogni abuso. E, invece, sui social network spesso si crea un passaparola devastante per questi giovani”. Ma l’eyeballing trova spazio anche nel report sulle dipendenze, in un resoconto firmato dall’equipe coordinata da Giorgio di Lauro, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche della Na2. Come spiega il Mattino: “Ufficialmente nei Sert territoriali non ci sono sotto trattamento casi specifici, ma la struttura alcologica da abuso conferma che la vodka versata direttamente negli occhi per sballarsi è in preoccupante aumento, specie per una fascia di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Per i più picoli accade nelle comitive, mentre i 15enni provano l’ebbrezza nelle feste private e i 18enni nelle discoteche.” Il dato allarmante, comunicato dalla Asl, è che negli ultimi tre anni si è abbassata l’età media di chi beve superalcolici: s’inizia a soli 10 anni. Ma lo sballo bevendo dagli occhi comporta non pochi problemi, come spiega la società italiana di oftalmologia: lacrimazioni, bruciori, abrasioni alla cornea per colpa del collo di bottiglia strofinato sull’occhio e persino temporanea cecità. Per di più, in pochi sono gli adolescenti disposti a recarsi al pronto soccorso: non vogliono essere scoperti e temono vengano informati i genitori. Preferiscono affidarsi a colliri e solo in seguito, se i problemi persistono, recarsi dal medico. Quando i danni sono ormai irreparabili.
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