Shock a Times Square la polizia spara e ferisce due passanti. Video.

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La piazza più famosa del mondo si è trasformato in teatro di una sparatoria in stile Far West. La polizia ha infatti fatto fuoco cercando di mirare a uno squilibrato che si aggirava tra la folla di turisti e che avrebbe, secondo gli agenti, messo le mani in tasca come per prendere una pistola. Così gli agenti hanno fatto fuoco, ferendo due passanti. In realtà l’uomo, Glenn Broadnax, 35 anni, di Brooklyn, non aveva una pistola, aveva solo simulato. Ad essere colpite invece due donne. Una 54enne, a cui il proiettile sparato dal poliziotto si è conficcato nel ginocchio fratturandogli la tibia e perone, e una trentacinquenne, sfiorata dal proiettile a una natica.

Gli agenti – ha raccontato il capo della polizia di New York, Ray Kelly, in una conferenza stampa – hanno più volte invitato l’uomo a fermarsi, poi il gesto inconsulto dell’uomo, ha fatto sparare gli agenti. Un’indagine è stata comunque aperta per accertare le responsabilità di ognuno. L’uomo, non raggiunto dai colpi di pistola dei poliziotti è stato poi fermato e immobilizzato con i taser. Glenn Broadnax, nella sua fuga disorientata è stato anche colpito da alcune vetture che lo hanno investito incidentalmente. Molti testimoni infatti hanno dichiarato che l’uomo sembrava volersi “confrontare” con le auto, aveva innescato quasi una sfida. Una donna si è detta anche allibita che la polizia stava sparando a un uomo che era stato appena investito da un’auto. Questo è, in ogni modo, l’ennesimo incidente che accade in America e che ancora una volta mette in evidenza come la polizia statunitense abbia troppo spesso il grilletto facile. Il capo della polizia si è giustificato dicendo che entrambi i poliziotti che hanno sparato erano in forze da poco tempo. Uno dei due era appena un anno e mezzo che aveva preso servizio e l’altro tre anni, entrambi poi, non avevano esperienze di sparatorie e si sono trovati sabato sera a sparare per la prima volta contro un uomo.

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Molte persone udendo gli spari hanno cercato di ripararsi dentro i negozi e sotto la metro. Alcuni passanti però hanno ripreso il video choc in cui si vede il momento in cui gli agenti sparano i colpi:

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I militari americani contro l’attacco in Siria: una foto shock su Reddit

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Nuovi guai per il presidente Obama, ora il “no” all’attacco contro la Siria viene dai militari americani che hanno postato una foto shock su Reddit, il popolare sito di social news. I soldati americani dal giorno dell’annuncio di Obama di una possibile azione militare «limitata» nel Paese, hanno iniziato a postare autoscatti in divisa con i volti coperti da un cartello:

 «Non mi sono arruolato per servire Al Qaeda nella guerra civile siriana»,

con riferimento al sostegno economico e politico che il governo americano ha fornito fino a oggi ai cosiddetti «ribelli» siriani: una compagine variegata al suo interno, in cui è tuttavia molto presente un fronte islamico che vuole l’«islamizzazione» della Siria. Il social network è così diventato un luogo di scontro e confronto – più simbolico che di reale dibattito – di due visioni militari dell’America nel XXI secolo.

Obama “schizofrenico”: stretto nella morsa tra Gandhi e Robocop

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Barack Obama, dopo essere stato Nobel per la pace, sta per diventare l’uomo della guerra, cosa potrebbe fermare la trasformazione di un “Gandhi” in “Robocop”?  Una bozza di un ultimatum a Damasco: 45 giorni nei quali Assad verrebbe l’obbligo di sottoscrivere la messa al bando delle armi chimiche. Altrimenti, scatterà la reazione militare americana. La risoluzione sarebbe stata preparata da due senatori democratici moderati, Joe Manchin, eletto in West Virginia, e da Heidi Heitkamp, senatrice del North Dakota.

Ma se una soluzione “politica” è stata presentata è anche vero che nel frattempo si è studiato, nei minimi dettagli, un attacco aereo su larga scala che invece vorrebbe colpire obiettivi più estesi rispetto a quelli previsti in un primo tempo. Si sarebbe deciso di utilizzare missili sparati da aerei bombardieri B2 e B52, e di andare ben oltre i 50 obiettivi decisi di comune accordo con la Francia. Gli attacchi verrebbero rivolti non contro le scorte di armi chimiche, il che significherebbe rischiare una catastrofe, ma piuttosto contro le unità militari che hanno immagazzinato e preparato le armi militari e attuato gli attacchi contro i ribelli, come anche contro le sedi che sovrintendono agli attacchi stessi. Il generale Martin E. Dempsey ha detto che altri obiettivi riguarderebbero le attrezzature utilizzate dalla Siria per proteggere le armi chimiche, come missili e razzi a largo raggio, che possono anche trasportare le stesse armi.

Un bivio non semplice per il Presidente Obama che ora si trova a vivere quotidianamente in una morsa schizofrenica di chi gli ricorda che è un novello Gandhi insignito anche del Nobel della Pace e chi invece lo pone come l’erede di Robocop e lo vorrebbe al centro di una guerra i cui esiti potrebbero essere devastanti per l’umanità futura e abbattersi sulle prossime generazioni. Gli esempi ci sono tutti basta vedere l’Iraq. E se lui promette che sarà un raid diverso, c’era già chi aveva annunciato che l’Iraq non sarebbe diventato il Vietnam, e forse per alcuni versi, aveva anche ragione… è stato peggio! Eppure il mondo aveva “votato” Obama, il presidente afroamericano, il presidente del cambiamento, il presidente del futuro… ma poi cosa è accaduto in quella Casa Bianca che sembra l’anima nera degli Stati Uniti d’America?

Apertura shock per il New York Times: i ribelli giustiziano i lealisti in Siria

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Foto shock in apertura del New York Times in edicola oggi: una immagine su cinque colonne mostra un gruppo di ribelli siriani con i fucili puntati su sette militari governativi a torso nudo inginocchiati un attimo prima della loro esecuzione a freddo.

Nel video ci sono sette uomini a torso nudo, inginocchiati e con la faccia rivolta verso il suolo. Dietro di loro, altri nove uomini, vestiti e armati ak-47 che rivolgono contro i corpi dei sette. Inizia così il video che l’ex ribelle siriano ha fatto recapitare al New York Times alcuni giorni fa. Le immagini mostrano in diretta l’esecuzione di sette soldati dell’esercito di Assad.
Il video sarebbe stato girato ad aprile nei pressi di Idlib, città della Siria nord-occidentale situata vicino al confine con la Turchia. Nelle immagini si vede il leader di questo commando, il trentasettenne Abdul Samad Issa, ordinare ai suoi compagni l’uccisione dei sette ufficiali.

Da “Yes we can” a “Yes, the war”: la parabola di Obama

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Obama ha preso le sue decisioni e, secondo il Presidente americano, gli Stati Uniti dovrebbero condurre un’ azione militare contro il governo siriano. Ombre, dubbi e sospetti di convenienza si sommano  su una figura che per l’Europa aveva incarnato il simbolo del cambiamento. E  oggi le parole del presidente americano sono risuonate come macigni nelle orecchie di chi aveva creduto non più nel sogno americano, ma in Barack Obama, prima che come presidente, come uomo. Oggi forse ha prevalso il politico quando ha dichiarato: ”Sono pronto a dare l’ordine di attacco” e poi ha aggiunto “Le atrocità di Damasco non vanno solo indagate, ma affrontate” e  ancora  ”Ho deciso di punire la Siria militarmente per l’uso dei gas, ma oltre che Commander in Chief sono anche il presidente della più antica democrazia parlamentare”. Quindi ora vuole l’autorizzazione del Congresso e se arriverà esporrà la popolazione civile siriana a ulteriori bombardamenti e pericoli. Stasera forse abbiamo un sogno in meno e un presidente che improvvisamente è ombra di se stesso, in rotta su quegli aerei di distruzione e morte, in viaggio sulla stessa traiettoria dei suoi predecessori. Che Dio salvi l’Europa e la Siria!

Attentato vicino la sede degli 007 a Damasco!

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Come riferisce la v panaraba Al Jazira, citando alcuni testimoni, un attentato oggi è avvenuto a Damasco nei pressi di una sede dei servizi segreti. In attesa dell’attacco degli Usa, la tensione in Siria è alle stelle. Già questa mattina fonti di Damasco dicevano di aspettarsi «un’aggressione in qualunque momento». Ora sembra che il momento sia sempre più vicino e se l’Italia si è chiamata fuori se non c’è un’autorizzazione specifica dell’Onu, la Francia e gli Usa sferreranno l’attacco nelle prossime ore.

Intanto per il presidente russo Vladimir Putin le accuse statunitensi al regime siriano riguardo l’uso di armi chimiche sono «sciocchezze assolute»: il presidente russo ha chiesto agli Usa presentare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu le eventuali prove di un attacco chimico in Siria.

 

Erano davvero bombe al napalm quelle lanciate contro una scuola in Siria?

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La certezza non c’è, ma le tragiche immagini del video lasciano attoniti Secondo i testimoni, un aereo avrebbe sorvolato più volte una scuola e poi avrebbe lanciato delle bombe al napalm, o comunque armi chimiche. Tra uomini feriti, donne dal volto sfigurato e bambini dilaniati l’orrore della guerra si mostra in tutta la sua brutalità. La BBC lo h filmato e poi messo in rete proprio nelle ore antecedenti un possibile e sempre più probabile attacco militare da parte degli Usa. Chiunque di noi davanti a tali immagini vorrebbe giustizia, ma sembra davvero che la BBC abbia scelto il momento opportuno per diffondere il materiale che possa farci giustificare un attacco militare statunitense. Ma si può combattere l’orrore generando l’inferno a livello internazionale? Si può mettere a rischio la sicurezza europea con un escalation militare in territori già provati dalla guerra? Quando mai si è fermata una guerra iniziando una nuova guerra?

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Video shock: fa jogging e lancia i cani oltre il muro di una villa

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Un operaio,  residente in una frazione di Vernole, di 55 anni appassionato di jogging, ma sicuramente molto meno amante degli animali, infastidito da tre cuccioli che lo seguivano durante il suo percorso podistico, ha pensato bene di lanciarli al di là del muro di recinzione di una villa che affaccia sulla strada, ignaro del sistema di sorveglianza. L’uomo ha afferrato i cuccioli, mentre si trovava su una stradina tra le campagne leccesi di Vernole e Melendugno, in località Trescorpi, e uno a uno e li ha scagliati con violenza nella villa. Gli animali hanno riportato traumi come ha spiegato  il proprietario della villa, che una volta ritrovati gli animali nella sua proprietà ha deciso di tenerli con sé. Grazie al filmato delle telecamere, l’uomo è ora ricercato, dopo denuncia per abbandono e maltrattamenti di animali, dai carabinieri di Melendugno.

Bieber ci manda Clinton… forse non sa che il presidente è cambiato?

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Video shock per tutte le Beliebers! Il loro idolo fa pipì in un secchio fuori da un locale di New York… e verrebbe da chiedersi perché scegliere un secchio? I bagni sono fuori uso? Non sono degni di una star? Una semplice bravata? Forse all’artista non andava di dover far la fila o di farsi vedere mentre usciva dai bagni del locale e allora ha scelto una location amena per espletare i suoi bisogni: un bel secchio. Scelta maldestra, ora su internet c’è un bel video che lo ritrae proprio in questo atteggiamento forse non molto edificante. Sicuramente sarà un “#heartbreakers” questo nuovo shock per le sue fans che lo avevano già dovuto difendere quando era stato accusato di far uso di stupefacenti o per i suoi atteggiamenti troppo violenti nei confronti dei fotografi. Ma purtroppo il divo ha fatto di peggio, perché alla fine del video di vede che Justin Bieber scappa sulle scale con l’amico che lo aveva accompagnato fuori e urla “Bill Clinton v********o”. Perché lanciare insulti immotivati? Dove è il senso di questa frase? Ma Bieber lo sa che è cambiato il presidente degli Stati Uniti d’America?

L’uomo che filma gli egiziani gettati dal tetto. Video Shock

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E’ stato arrestato l’uomo che, venerdì,  durante gli scontri in Egitto, era stato filmato mentre gettava due giovani dal tetto di un palazzo. Il video,  girato nel quartiere di Sidi Gaber ad Alessandria, era stato ampiamente diffuso sui social network provocando shock e polemiche. Uno dei ragazzi gettati dal tetto è morto.

+++ Le immagini del video sono destinate a un pubblico adulto. Le immagini possono comunque urtare la sensibilità. +++ 

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