“Aspettiamo i bus fermati dalla polizia fuori Roma”. Così i manifestanti hanno dichiarato la loro ferma volontà di attendere chi invece si è trovato fermo su un mezzo a causa dei controlli della polizia. La partenza è stata quindi ritardata e le bandiere dei No Tav sono rimaste a sventolare in piazza, così come gli striscioni.
Camionette della polizia e dei carabinieri sono dispiegati ovunque, ma i negozianti hanno scelto di chiudere gli esercizi commerciali che si trovano sul percorso della manifestazione. La polizia ha poi fermato furgoni e bus fuori Roma e sequestrato, negli ultimi due giorni, armi improprie come manganelli retrattili, manici di picconi, biglie di vetro e mattoni.
Il corteo. Un centinaio di studenti ha raggiunto piazza San Giovanni, un corteo più numeroso di quello partito dall’università La Sapienza sfila tra bandierine azzurre con un teschio in mezzo a stelle richiamando quelle dell’Unione Europea. I giovani sventolano anche bandiere rosse e scandiscono slogan contro la precarietà, opere come la Tav e il Muos. Lungo il percorso alcuni manifestanti hanno imbrattato i muri con scritte con la vernice spray.
In testa al corteo si trovano i Movimenti per il diritto all’abitare dietro lo striscione “Contro precarietà e austerità organizziamo la nostra rabbia”. Subito dopo il fronte del No, ovvero le “lotte territoriali”: No Tav, No Expo, No Muos. Tra loro anche molti migranti.
Bus controllati. “Ci sono diversi pullman fermati dalla polizia all’ingresso di Roma, per questo non partiamo: vogliamo attendere tutti”. Così i manifestanti a San Giovani spiegano il motivo del ritardo della partenza del corteo che vede alla testa molti appartenenti al Movimento per la casa. Tra i manifestanti anche molti migranti, richiedenti asilo e profughi.
Secondo quanto si apprende, in uno dei bus fermati dalle forze dell’ordine al casello di Roma Nord e provenienti da Bologna e Milano, sono stati sequestrati caschi, bandiere e striscioni.
Negozi chiusi. Molte le serrande abbassate nei negozi che si affacciano sulle strade percorse dal corteo degli antagonisti oggi a Roma. I commercianti di Via Merulana, Via Labicana e nelle vie che circondano piazza San Giovanni, memori degli scontri dell’ottobre di due anni fa, avevano annunciato una sorta di serrata.