Innamorato della segretaria, l’ex assessore regionale Luigi De Fanis ha dichiarato al telefono di aver avvelenato la moglie, ma poi davanti ai giudici ha dichiarato che si trattava solo di “far colpo” su Lucia Zingariello, assunta con tanto di contratto per fare anche sesso.
“Macché veleno a mia moglie: bluff d’amore” ha detto l’ex assessore e poi ha aggiunto:
“Sì, è vero, ho detto quelle parole al telefono, con la Zingariello, ma volevo soltanto far colpo su di lei.Erano frasi a effetto per colpire il cuore di una persona di cui ero innamorato”. Né veleni, né tentato omicidio, spiega De Fanis, ma “un gravissimo errore nei confronti della mia famiglia. Ero invaghito di quella donna e volevo dimostrarle che potevo fare tutto per lei”.
E la pm ha deciso di verficare le due versioni interrogando contemporaneamente, per circa mezz’ora, Ziangariello e De Fanis, in un “confronto all’americana”. “De Fanis ha espresso anche in altre occasioni l’idea di uccidere la moglie?”. L’ex assessore nega. La sua segretaria, invece, ricorda un altro episodio, avvenuto dinanzi ad altre persone.