
Una di quelle storie che non si vorrebbero mai raccontare, ma su cui è importante che l’opinione pubblica rifletta. Il centrocampista del Vasco da Gama, Bernardo Vieira de Souza, stato sequestrato e torturato da un gruppo di narcotrafficanti dentro una ‘favela’ di Rio de Janeiro. Martedì scorso Bernardo è stato aggredito da alcuni membri del ‘Complexo da Marè’. Il motivo sarebbe la sua relazione con Dayana Rodrigues, una delle ‘fidanzate’ del boss della droga locale. Dopo essere stati sorpresi nella baraccopoli ‘Salsa e Merengue’, i due sono stati portati in un’abitazione isolata dove è iniziato il loro incubo: dapprima sono stati spogliati e poi legati con del nastro adesivo, torturati con scosse elettriche e picchiati selvaggiamente. La ragazza è stata anche ferita alle gambe da due colpi di arma da fuoco.
Secondo quanto scrive O Globo, i narcos avrebbero voluto uccidere Bernardo ma poi si sarebbero limitati alle torture in quanto l’assassinio del giocatore del Vasco avrebbe provocato eccessivo clamore e quindi anche l’occupazione della ‘favela’ da parte del battaglione UPP della polizia carioca, noto per la durezza dei suoi metodi.
La violenza è simbolo della povertà che continua ad attanagliare Rio de Janeiro e nonostante i miglioramenti che lentamente sembrano diffondersi si vive ancora in un clima di brutalità e criminalità in cui vige la legge del più forte. Le responsabilità naturalmente sono sulle spalle di una politica che per anni si è disinteressata al traffico di droga e che, spesso, si è collusa con gli stessi criminali. Per i giovani, gli emarginati e i disoccupati resta ancora l’unica fonte di reddito, da difendere con la forza. Una “dittatura ombra”, un secondo potere che riesce a mietere vittime e trova terreno fertile nel crescente malcontento delle classi più deboli.
A farne le spese ora è stato un giocatore, ma ieri o domani è l’uomo qualunque, il capo di un’altra banda, una ragazza o un disperato alla ricerca di qualche soldo per la propria famiglia… E’ la guerra del terrore tra chi ha davanti a se solo la criminalità e chi deve difendersi da essa.
Quando inizieremo a intervenire nel profondo del problema sradicando la povertà e riportando la “scelta” di una vita legale anche tra le classi più povere?
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Pubblicato da tdy22 in aprile 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/26/calciatore-brasiliano-sequestrato-e-torturato-dai-narcos/