Ore 7.42, scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, un anno fa. Un’esplosione, attimi di panico, una ragazza che perde la vita, altre nove persone ferite.
Ore 7.42, scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, oggi. I ministri dell’Istruzione e dei Beni culturali, accompagnati da altre autorità, depongono un fascio di fiori bianchi davanti alla stele che ricorda Melissa Bassi, la studentessa uccisa dall’ordigno azionato dal reo cofesso Giovanni Vantaggiato, per il quale è stato chiesto l’ergastolo.
E’ trascorso un anno da quel tragico evento che colpì tutta l’Italia come un pugno allo stomaco: in questo Paese uno dei tanti modi di morire è andando a scuola, finendo vittime di un assassino che ha posizionato una bomba. Ma un anno è anche un tempo sufficente per provare a ricominciare, ad andare avanti, per tentare di ritrovare quella serenità che è stata strappata in un attimo. A testimonianza di tutto questo arriva “I giorni dopo il tramonto”, li libro-diario scritto dalla 17enne Selena Greco, amica del cuore e compagna di banco di Melissa e anche lei coinvolta nell’attentata in cui riportò ferite gravi insieme ad altre quattro compagne, Veronica, Vanessa, Sabrina e Azzurra. “Il mio libro e’ un messaggio di speranza. Melissa accoglieva ogni giorno che arrivava con il sorriso. Vorrei che questo diario fosse utile a tutte le persone come noi che si sono ritrovate a vivere momenti di sofferenza”. Selena, con la sua opera prima, racconta il dramma per la scomparsa, il dolore delle ferite, la rabbia e la reazione, perchè l’ha imparato a sue spese che il sole torna a splendere, anche se per un po’ ha lasciato il posto all’oscurità. E se “Il passaggio più difficile è stato scrivere la frase che Melissa non c’e più”, “I giorni dopo il tramonto” sono uno spartiacque tra la disperazione e la normalità, intrisi di memoria ma aperti all’idea di ricominciare a vivere, aspettando nuovi sorrisi, attendendo di essere felici, nonostante quelle cicatrici che, da un anno, affliggono il corpo ed il cuore.