John de Mol di reality show se ne intende: è lui l’ideatore di Grande Fratello e The voice. Ora ha deciso di spingersi oltre e la sua nuova ideazione è “Utopia”, già partito in Olanda. Prendendo spunto dall’opera di Tommaso Moro, quello che si vuole mostrare è come si crea una nuova società, riportando la centralità del piccolo schermo nella proposizione di temi sociologici e filosofici, se non politici. Tutto questo a quasi quindici anni di distanza dal Grande Fratello, che ha avuto negli anni una deriva trash inizialmente non prevista. Come spiega l’Huffington Post:
“Utopia” vede in gara quindici concorrenti, chiamati “abitanti”: hanno pochissimi soldi, un telefono, qualche oggetto personale, galline e mucche, connessione all’elettricità e acqua corrente. Per un anno, seguiti da cento telecamere, 15 “abitanti” devono vivere sotto un capannone tutti insieme in una zona di terra fuori Amsterdam dove non esistono né regole né leggi.
Ogni settimana uno di loro lascerà il programma: a decidere però non sarà il pubblico. Gli spettatori stabiliranno solamente chi tra i concorrenti andrà in nomination: i tre scelti saranno giudicati da un nuovo concorrente, subentrante ogni puntata, che deciderà chi uscirà da “Utopia”. Il numero di partecipanti in questo modo resta invariato nel corso dei dodici mesi previsti, dando un ricambio importante ai fini televisivi.
John De Mol, dopo aver fatto la fortuna di Endemol con programmi come “Grande Fratello” e “Affari tuoi”, ha lanciato la sua nuova casa di produzione, la Talpa Media, con cui realizza la sua nuova scommessa “Utopia”. I risultati al momento sembrano dargli ragione: in Olanda il programma è stato un successo su SBS 6, quadruplicando la media degli ascolti a cui il canale è abituato. “Utopia è un format che tocca a 360 gradi le istanze della società contemporanea. Gli ‘abitanti’ hanno veramente la possibilità di creare un nuovo mondo”, ha detto De Mol in sede di presentazione del programma.