270mila euro in quattro anni per pulire le vetrate dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. Non basta infatti una normale ditta di pulizie per assicurare l’igiene delle vetrate dell’ospedale, ma si è ricorsi ai rocciatori della società “Air process Méditerranée”. Professionisti della pulizia di grattacieli e aeroporti.
“E’ ora di abbandonare i progetti di edilizia ospedaliera che comportano sprechi inaccettabili, sostiene il presidente del Veneto, Luca Zaia. Mi riferisco per esempio alle grandi hall, agli spazi commerciali, alle vetrate dell’Angelo, che appunto dobbiamo pulire con i rocciatori. Non discuto la bellezza architettonica e non voglio andare contro gli archistar, ma solo puntualizzare che gli edifici pubblici devono essere semplici e fruibili.I progettisti devono essere vicini ai malati, costruire quello che serve loro, non puntare a centri mastodontici lontani dalle esigenze della gente”.
La Usl 12 si difende: “La pulizia viene ripetuta in base alle necessità, variabili a seconda degli eventi atmosferici, che possono influire sporcando o, al contrario, contribuendo a tenere pulita la vetrata. Nei primi anni è stata ripetuta anche tre volte l’anno, ma in seguito si è ritenuto che per le superfici esterne, mai a contatto con l’utenza, fosse sufficiente in media un intervento ogni 12 mesi. Nel quadro della revisione degli accordi sul project financing, in atto a Venezia, sta comunque per essere ridiscusso anche questo costo, nell’ottica di un complessivo sforzo di contenimento delle uscite”.