“Bisogna fare la stessa cosa che ha fatto Mandela. Cuperlo è molto bravo, è una persona che pensa e pensa bene. Lui può organizzare e poi avremo un grande strumento per ripartire tutti insieme, per cambiare le coscienze degli italiani”, a dirlo è un renziano doc, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che chiude questo sabato fiorentino lanciando una proposta di collaborazione (meglio chiamarlo ticket?).
Forse è la fine della guerra fratricida che dilania il Pd.
D’altra parte c’era stato anche Umberto Contarello, sceneggiatore di cinema, spesso presente alle Leopolde renziane che oggi aveva chiamato Gulliver a sostegno dei suoi concetti politici: il gigante legato dai lillipuziani. Il grande sottomesso da tanti piccoli e così Contarello invita anche a ritrovare l’avventura e afferma: diventare troppo giudiziosi, sapienti, ma andare avanti con l’ingenuità onnipotente che ci ha mosso finora. Siamo come Gulliver, imbrigliati. Dobbiamo solo alzarci in piedi, prendere le forbici e tagliare ciò che ci mantiene a terra. Ritrovare l’avventura per liberare il paese: fare la seconda guerra di liberazione contro la burocrazia, l’amministrazione dei partiti, l’ingerenza dello Stato…”.