Shock in Turchia: sposa bambina uccisa dopo la morte del secondogenito

sposa-bambina-tuttacronacaAveva appena 14 anni ed era sposata da tre una sposa bambina uccisa nel sudest della Turchia. A riportare la notizia il sito del quotidiano Hurriyet, spiegando che K.E., del villaggio di Pervasi, nella provincia di Siirt, era stata data in sposa dalla sua famiglia a un uomo di alcuni anni più vecchio di lei, M.A. il primo figlio era arrivato dopo meno di un anno e, poco dopo, la piccola è rimasta nuovamente incinta. Il marito era partito per il militare quando lei era al settimo mese di gravidanza e, la scorsa settimana, la bambina ha partorito in casa della famiglia di M.A. ma il neonato è morto per cause naturali. Appena due giorni e il corpo della madre bambina è stato trovato senza vita nel suo letto. La giovane era stata uccisa da una pallottola e sull’omicidio è stata aperta un’inchiesta mentre la famiglia dello sposo nega ogni responsabilità sostenendo che la nuora era depressa per la perdita del figlio e si sarebbe suicidata. Ancora, i parenti acquisiti negano che K.E. avesse 14 anni, sostenendo che era in età più avanzata. 

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Uccisa nella notte a coltellate, il marito si consegna ai carabinieri

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Tragedia a Pinerolo, nel Torinese dove Maria Pia Garnero, 64 anni è stata uccisa a coltellate per mano di Lorenzo Osella, 65 anni. E’ stato lo stesso Osella che, nella mattinata di oggi si è poi consegnato ai carabinieri dicendo di aver ucciso la donna perché gravemente malata.

 

La storia della dodicenne uccisa, che sconvolge la Spagna

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Ore di shock per la Spagna dove è stata arrestata la madre adottiva di Asunta Basterra, la dodicenne trovata morta a Santiago lunedì scorso. Inoltre nelle ultime ore sarebbe emerso un particolare raccapricciante. A luglio la ragazzina avrebbe rivelato a un insegnante di musica che sua madre voleva ucciderla. La ragazzina quel 16 luglio sarebbe arrivata all’accademia di musica privata che frequentava confusa e e stordita. La dodicenne faceva anche fatica a parlare, ma avrebbe rivelato a un insegnate che la madre, Rosario Porto l’aveva imbottita di farmaci per ucciderla. Gli insegnanti ne avrebbero parlato anche con il padre, il giornalista Alfonso Basterra. La cosa però sarebbe finita così. Ora la Spagna è sotto shock e i due professori sarebbero distrutti dal dolore, in colpa per non aver denunciato il fatto quando Asunta era ancora viva.

Secondo una prima ricostruzione la ragazzina sarebbe stata soffocata domenica notte. Il corpo poi è stato rinvenuto il giorno seguente in un bosco di Cacheiras, una località vicina a Santiago, dove la donna possiede un casolare. La donna aveva denunciato sabato sera la scomparsa della bambina, sostenendo di essere uscita nel pomeriggio per fare la spesa e di non averla trovata al suo rientro. La sua versione, ribadita al magistrato, non ha però convinto gli investigatori che avevano trovato una corda simile a quella usata per strangolare la piccola nel casolare. Inoltre dai primi esami medici effettuati sul corpo della bambina, hanno riscontrato tracce di un sonnifero usato della madre e presumibilmente utilizzato per stordire la piccola. Le forze dell’ordine non trovando corrispondenza neppure nella deposizione del padre, separato dalla moglie da anni, avrebbero deciso di arrestare anche lui. Entrambi i genitori adottivi si sono dichiarati innocenti.

Come mai Asunta è stata uccisa? Una delle ipotesi è quella dell’eredità che i nonni materni avevano lasciato alla nipote. I genitori infatti avevano difficoltà economiche e non riuscivano, ultimamente neppure a pagare le bollette. Ora si indaga anche sulla morte dei nonni morti a poca distanza l’uno dall’altro.

Morte inspiegabile: baby sitter ferita e bimba uccisa in un parco

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Una tranquilla passeggiata che si trasforma in morte, quella di Londyn Samuels e della sua baby sitter 18enne che stavano attraversando un parco a New Orleans quando hanno sentto due spari. I proiettili hanno attraversato il corpo della baby sitter e poi hanno ucciso la bimba. Sgomento in tutto il quartiere per una morte inspiegabile condannata anche dal sindaco Mitch Landrieu che è stato presente alla veglia di preghiera che si è tenuta in memoria di Londyn. La baby sitter al momento si trova in condizioni stabili in uno degli ospedali della città.

Donna uccisa a bottigliate, shock a Cuneo per l’ultimo femminicidio

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Una donna di 38 anni,  Maria Grazia Giummo, è stata uccisa a bottigliate  a Borgo San Dalmazzo, nel cuneese. A colpirla sarebbe stato il compagno, Umberto Pantini, 35 anni, anche lui poi soccorso perché rimasto ferito a sua volta. Probabilmente poi l’uomo pentitosi l’avrebbe portata a braccia al pronto soccorso. L’uomo è in stato di fermo. Secondo i carabinieri, i due si sarebbero feriti a vicenda al culmine di una lite furibonda.

Cadavere in mare recuperato in Liguria

1laspezia-cadavere-tuttacronacaUna vedetta della capitaneria di porto di Santa Margherita ha recuperato un cadavere in mare tra Deiva Marina (La Spezia) e Moneglia (Genova). Al momento non si conosce in quali condizioni sia il cadavere nè se si tratti di un uomo o una donna. E’ il secondo intervento di recupero in due giorni, dopo che ieri a Camogli una donna ha perso la vita in acqua dopo essere stata travolta da un’imbarcazione.

Dramma d’estate: bagnante investita a Camogli da imbarcazione

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Tremendo incidente nautico a Camogli dove una bagnante, Vittoria Castellini, originaria di San Bartolomeo di Sori, è morta a circa trenta metri dal molo del porticciolo, intorno alle 17, dopo essere stata travolta da un’imbarcazione. La donna, vedendo sopraggiungere la barca avrebbe cercato di segnalare la sua posizione, ma il conducente non si è accorto della sua presenza e l’ha investita. Allertati i soccorsi purtroppo per la donna non c’era nulla da fare . Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i militari della capitaneria di porto e i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Ora si cercherà di ricostruire l’esatta dinamica.  La donna era sposata e madre di due figli di 20 e 22 anni. E’ stata identificata dagli anziani genitori che si sono recati all’obitorio ancora increduli. Lavorava presso l’Hotel Continental di Santa Margherita Ligure, e, a quanto sembra, era solita fermarsi a farsi un bagno dopo il lavoro prima di rientrare a casa. I carabinieri e la capitaneria di porto sono risaliti alla sua identità dopo avere trovato una borsa sulla spiaggia dei Frati di Recco e un’auto rimasta parcheggiata tutta la notte nelle vicinanze.

Drammatico incidente a Milano: autobus travolge una donna uccidendola

autobus-investe-donna-milano-tuttacronacaTragedia a Milano, in via Arici, all’angolo con via Padova, dove un autobus ha investito, alle 10.45, una 42enne, Barbara Papetti, uccidendola. La donna, che è morta sul colpo, stava attraversando sulle strisce pedonali e con il semaforo verde quando il conducente dell’autobus della linea 51, anch’egli con il verde, ha svoltato non accorgendosi della donna. L’autista ha cercato di bloccare l’autobus, ma non ha fatto in tempo a fermarsi. L’uomo è stato portato per precauzione all’ospedale di Sesto San Giovanni. Il corpo della vittima è rimasto incastrato sotto il mezzo mentre decine di curiosi hanno seguito le operazioni del suo recupero tentando di scattare immagini del cadavere straziato. Mentre sono in fase di accertamento le modalità dell’incidente, l’Atm, che ha aperto un’inchiesta, nell’esprimere il “proprio cordoglio e il profondo dolore” si è messa a disposizione degli inquirenti. Sono due settimane che l’autobus ha modificato il tragitto, a causa del mercato rionale che si è spostato in via Placido Riccardi per consentire alcuni lavori stradali.  Racconta il titolare di due negozi della zona: “Quando mi sono reso conto che l’autista dell’autobus non si era accorto che la signora stava attraversando mi sono messo a gridare, ma era troppo tardi. Per un secondo il mio sguardo ha incrociato quello dell’autista e mi sono reso conto che non si era accorto di nulla”. L’uomo ha quindi rivolto le sue attenzioni all’autista, a cui ha portato una bottiglietta d’acqua: “Appena si è reso conto di quanto era successo l’ho visto sbiancato in volto e in preda a un profondo shock”, aggiungendo che “per un attimo ho avuto paura che i passanti potessero linciarlo”.

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Anziana immobilizzata a letto sbranata da due cani: in manette la figlia

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Era immobilizzata a letto a causa di gravi patologie l’83enne Lidia Bider, morta sbranata dai cani, un rottweiler e un dalmata di razza spagnola, che “condividevano” la stanza con lei. E’ accaduto nella casa-canile di Carisio, nel Vercellese, dove la figlia e il compagno, ora arrestati dai carabinieri per maltrattamenti e abbandono di persona incapace, custodivano un centinaio di animali. A causare la tragedia, la grave situazione di abbandono e degrado in cui l’anziana era costretta a vivere. I due cani che hanno ucciso la donna, nella cui stanza venivano custoditi, venivano tenuti in pessime condizioni, così come gli altri animali, un centinaio in tutto. Assieme ai militare dell’Arma, sul posto sono intervenuti i medici del servizio veterinario dell’Asl di Vercelli e il sindaco di Carisio, Claudio Costanzo. Il magistrato ha disposto l’autopsia della vittima.

70enne uccisa nel cagliaritano… sentito il nipote!

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Una donna di 70 anni è stata uccisa nella sua casa a Serramanna, nel Cagliaritano. Maria Santoro è stata colpita da diverse coltellate. L’ultimo a vedere l’anziana è stato il nipote della vittima, un uomo di circa venti anni, ascoltato dai carabinieri. Il delitto è avvenuto in un appartamento in via XXV Aprile, poco dopo le 21.

Rimandato il caso Poggi… Chiara RIP rinviato al 17 aprile?

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Slitta al 17 aprile il verdetto della Corte di Cassazione per l’omicidio di Chiara Poggi, la studentessa uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. La decisione è stata presa dal presidente della I Sezione penale Paolo Bardovagni prima di dare la parola al relatore Angela Tardio. La Corte d’assise d’appello di Milano  il 6 dicembre 2011 ha assolto Alberto Stasi.

Stasera a Quarto Grado… La mamma di Chiara Poggi… troppe ombre!

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“Chiara era una ragazza semplice, che voleva farsi una famiglia. Nel lavoro era ambiziosa, indipendente. Era brava e non ho mai dovuto dirle di studiare. Non aveva tanti amici: si fidava di poche persone. Le due sentenze hanno lasciato dubbi: soprattutto quella d’Appello. Io spero sia fatta chiarezza, per Chiara, per mia figlia. Tragedie del genere non si superano, ma noi siamo riusciti a restare uniti. Prima eravamo una famiglia di quattro persone. Ora siamo in tre, ma Chiara c’è sempre”. Così Rita Poggi, racconta la figlia Chiara, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, in un’intervista esclusiva che andrà in onda venerdì 22 marzo a “Quarto Grado”.

La donna racconta inoltre la scelta di tornare a vivere nella casa dove si è consumato il delitto: “Ho voluto tornare in quella casa. È vero: lì è stata uccisa Chiara, ma ho tanti bei ricordi. Ogni volta che mi giro, la sento nell’aria. Nella sua stanza non ho toccato niente. È tutto in ordine. Ci sono le sue cose, i suoi vestiti: se dovessi toccarli sarebbe come accettare che mia figlia non c’è più”.

“Quel 13 agosto, quello che è successo l’ho saputo dai carabinieri. Mi hanno chiamato per dirmi di andare in caserma: “Deve venire subito”, hanno detto. “Cosa è successo? Hanno rubato in casa?” E loro: “No. È morta sua figlia”. “Un incidente? No in casa; sulle scale”, mi hanno risposto. L’avevo sentita la sera prima: era tranquilla. Mi ha detto che non sarebbe uscita, che avrebbe mangiato una pizza a casa. Può darsi che fosse in difficoltà e non ce l’abbia detto, perché voleva arrangiarsi da sola: voleva sempre far tutto da sola. Abbiamo passato settimane in caserma. Dovevano indagare: tutto quello che sapevamo e che credevano utile, lo abbiamo detto”.

Quanto al rapporto con Alberto Stasi, all’epoca dell’omicidio fidanzato di Chiara e processato e prosciolto dall’accusa di aver ucciso la ragazza, Rita Poggi racconta: “Alberto la veniva a prendere al cancello e andavano via. Si vergognava a portare il ragazzo in casa, perché Chiara era timida. Quando ho sentito la telefonata di Alberto al 118 non ho pensato a niente, ma la risposta “C’è una persona morta”, considerando che era la sua ragazza e stavano insieme da 4 anni…”

Infine la donna conclude ricordando che il 31 marzo sarebbe stato il compleanno della figlia: ” Il prossimo 31 marzo è il compleanno di Chiara: le porterò delle rose bianche. Mi manca, ma ho la sensazione che mi sia sempre accanto. Immagino sia andata via e poi torni. Subito dopo la sua morte ho cominciato a trovare delle farfalle, le portavo i fiori e c’erano le farfalle. Credo sia un segno. Quando vado al cimitero, prego e penso. Le racconto qualche problema e le dico: Aiutati tu, oltre ad aiutare noi. Guida chi di dovere perché faccia emergere la verità e ci sia giustizia”.

“Chiunque sia stato ad uccidere mia figlia, non capisco come possa tenersi dentro un segreto così, non senta il bisogno di dire cosa ha fatto, dire “Ho sbagliato”. Per essere definiti uomini, secondo me, è necessario avere il coraggio di affrontare le proprie responsabilità”.

Troppe ombre, troppe indagini condotte con superficialità che non hanno portato a scoprire il volto del colpevole e il dolore di una madre che oltre  ad aver perso la figlia, non ha ancora avuto giustizia. C’è un assassino che gira indisturbato e potrebbe colpire di nuovo, forse colpirà la prossima donna che cercherà di abbandonarlo! Un altro femminicidio, un altro massacro perpetrato sulle donne.

SBRANATA ALLO ZOO DI CALIFORNIA!

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Dramma in California all’interno di uno zoo privato che ospita felini. Un leone ha attaccato e ucciso Dianna Hanson, una stagista 24enne. L’incidente ha avuto luogo al Project Survival’s Cat Haven di Dunlap. Al momento della tragedia, la riserva era chiusa al pubblico e solo due dipendenti si trovavano all’interno. Dianna era entrata nella gabbia di un leone di 4 anni di nome “Couscous”, che l’ha attaccata. Lo sceriffo della contea di Fresno, Bob Miller, ha riferito che agenti arrivati sul posto hanno trovato la ragazza gravemente ferita, mentre giaceva ancora nel recinto dell’animale. I poliziotti, ha spiegato Miller, hanno dovuto uccidere il leone per raggiungere la vittima, che però è deceduta. Le autorità hanno fatto sapere che la giovane aveva iniziato a lavorare nello zoo alcune settimane fa. “Questa riserva ha una storia eccellente. In questo caso sembra che la vittima si sia avvicinata troppo” al felino, ha commentato il portavoce dei servizi federali per la flora e la fauna, Tony Spada

Colombiana trovata morta a Siena. Femminicidio?

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Una donna, di nazionalità colombiana, è stata trovata morta questo pomeriggio nella sua abitazione, nel centro storico di Siena. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Secondo una prima ipotesi la donna sarebbe stata uccisa.

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