Muore un onesto… disoccupato. Una persona che non ha rinunciato alla propria dignità. Una persona che nel lavoro ci credeva e per questo è stato trovato impiccato alla trave della soffitta della sua abitazione, nelle campagne di Matinella di Albanella a Salerno. Muore un cittadino italiano e in Parlamento si fanno i sottosegretari e i viceministri che devono arginare questa situazione… si studiano le tecniche per alleviare la situazione economica… si discute sull’Imu e sulle tasse sul lavoro, si discute di Bce e di politiche economica… mentre la gente muore. Si discute al governo e ci sono i fatti della gente comune. Si continua a parlare per dare un mondo diverso, una prospettiva di vita migliore… ma i disoccupati s’impiccano. Ed è forse per questo che dopo la morte di Nicola Carrano, operaio disoccupato di 62 anni, la famiglia ha fatto attaccare i manifesti che ringraziano la Repubblica Italiana:
«Da parte della Famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie».
Aveva cercato lavoro ovunque dopo che aveva perso il lavoro. Si sarebbe adattato a fare qualsiasi cosa pur di mantenere la dignità. Poi una malattia, un intervento chirurgico e dopo la guarigione si era progressivamente spento e chiuso in se stesso. Non riusciva più a mantenere la sua famiglia composta da una moglie e tre figli.
«È stato un gesto disperato che ha colpito una famiglia di persone perbene e di grandi lavoratori – ha detto il vicesindaco del paese, Vito Capozzoli – Siamo sconvolti, tutto il paese è sconvolto. È la prima volta che qua succede qualcosa del genere e pur nelle difficoltà mai nessuno era arrivato a fare un gesto così drammatico».