Esplode una tubatura a Torre del Greco e l’acqua sale a 9 metri!

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Qualche giorno fa era stata la 5th Ave di Manhattan protagonista di un “geyser” procurato da una rottura di una tubatura. Oggi il fenomeno si è ripetuto a Torre del Greco, in via Maresca dove intorno alle 15,30 è esplosa una tubazione e il getto d’acqua è salito fino a 9 metri. Per oltre 30 minuti la colonna d’acqua  è rimasta in piedi, rasentando il marciapiede e spruzzando acqua nei balconi fino al secondo piano delle palazzine della via. «Anche in passato si erano verificate perdite ma non di questo tipo – ha detto Gennaro Sorrentino, residente e fisico – e sono stati fatti dei lavori a pochi metri. Ciò che ha scatenato questo fenomeno è stata, oltre all’usura delle tubature, la forte pressione dell’acqua caratteristica di questa città. Difatti, nelle nostre case ci sono dei pressostati che ci consentono di regolarla».

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Incendio nel Parco del Vesuvio, brucia Torre del Greco

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Un incendio di ingenti dimensioni è scoppiato nella zona di  via Scappi a Torre del Greco (Napoli), all’interno del Parco nazionale del Vesuvio e a poca distanza dal casello della A3 Napoli-Salerno. Sul posto in azione squadre di terra dell’Antincendio boschivo regionale, dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, oltre a un elicottero. La colonna di fumo è ben visibile da varie zone del golfo di Napoli, compresa l’isola di Capri.

Il dramma della disoccupazione diventa tragedia familiare.

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Una lite furibonda tra padre e figlio. Lui Giuseppe Paolino, 72 anni, originario di Torre del Greco, presumibilmente al culmine di un acceso diverbio ha ucciso a colpi d’accetta il figlio Nunzio di 36 anni, disoccupato. Il giovane assassinato, da un paio di anni, si era trasferito dal Napoletano a casa del padre pensionato, che si trova in via Nigrisoli 136 a Sant’Alberto, frazione nella campagna di Ravenna.

Secondo i vicini di casa, Giuseppe Paolino era una persona tranquilla, nessuno mai si sarebbe aspettato questo tragico evento. Le liti c’erano frequentemente, ma erano sempre per il lavoro che mancava al figlio e per i soldi che non bastavano più.

La prima a trovare il cadavere del 36enne è stata la sorella, arrivata assieme a un amico dalla vicina frazione di Savarna, forse avvertita dal padre. La ragazza è stata poi portata all’ospedale in stato di choc. Il 72/enne è sceso di casa solo all’arrivo di carabinieri e ambulanze del 118; quindi – secondo i testimoni – ancora sanguinante ha alzato le braccia al cielo ammettendo di avere ammazzato il figlio. L’uomo, vedovo e in passato camionista, era stato sposato un paio di volte e ha avuto numerosi figli: il 36enne era nato dalla prima relazione.

 

Carne e pesce scaduti da 3 anni e serviti nei ristoranti

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Tre anni fa carni e pesci sarebbe sicuramente stati freschi… ma venivano serviti oggi in otto ristoranti dislocati tra Ercolano e San Sebastiano al Vesuvio. La scoperta è stata fatta dalla Capitaneria di porto di Torre del Greco, i prodotti venivano conservati in celle frigorifere, immersi completamente nel ghiaccio. Quello che stupisce è che la merce sequestrata ammonta a cira 500 chili, quindi una riserva che sarebbe stata servita ai turisti che affollano la Campania nel periodo estivo. Sono cinque i proprietari dei ristoranti denunciati e altri tre multati per un totale di 4500 euro.

“Mamma, papà dov’è?”… la madre lo ha già ucciso!

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Una donna in preda al panico, la paura è quella di aver contagiato la propria famiglia con il suo stesso male:  un carcinoma mammario. Anche se la prognosi di Maria Carmela Panariello, 41enne, era favorevole la donna nel weekend ha ucciso il marito e si apprestava, forse anche a uccidere i figli, una coppia di gemelli, che avevano trascorso la giornata al mare. Così quando il figlio 12 enne, insieme alla sorella ha chiesto “Mamma, papà dov’è?”, la donna gli risponde distrattamente: «Sta dormendo, aveva mal di testa». In realtà Maria lo ha già ucciso. Tommaso Egger, 57 anni, è morto da qualche ora proprio a causa di quella paura che ha trasformato la donna in un’assassina. Certo la coppia era tutt’altro che tranquilla. Un passato difficile fatto di alcol e notti trascorse sulle panchine della Circum per lui e crisi depressive per lei. Il presente, invece, era spesso devastato da liti domestiche.

E’ sabato pomeriggio, tra le 15 e le 17.30 e Maria Carmela decide di attuare la prima parte della strage che ha pianificato. Dopo l’ennesima lite con Tommaso la donna afferra il ferro da stiro e colpisce il compagno sfondandogli il cranio nella zona occipitale. Poi, non contenta, impugna un grosso coltello da cucina e sferra ben cinque fendenti al petto di Tommaso che muore all’istante. Tutto si svolge nella loro camera. I ragazzi sono al mare di fronte casa. I figli tornano e chiedono del padre, insistono e la donna è evasiva. All’ora di cena Tommaso non c’è. I figli iniziano di nuovo a chiedere, ma la madre non cede la versione rimane quella iniziale: papà ha mal di testa, lasciatelo riposare. I figli sono costretti dalla donna ad andare a dormire, ma è il figlio che elude la sorveglianza della madre e riesce a entrare nella camera da letto dei genitori e scopre il cadavere del padre.

Maria Carmela si accorge che il figlio ha scoperto il cadavere del padre e monta su tutte le furie: afferra il 12enne, lo blocca e gli avvolge una cintura al collo, iniziando a stringere. Le urla della donna attirano nella stanza la sorella che subito ha chiara la situazione e s’interpone tra madre e fratello, riesce a liberare il gemello dalla presa materna e subito lo trascina via. I ragazzi urlano, i vicini intuiscono che qualcosa di grave è accaduto. Prima che Maria Carmela possa reagire, gli stessi gemelli, con un cellulare chiamano il 113 e raccontano quanto visto. Il poliziotto dice loro di uscire dalla casa e cercare rifugio da qualche vicino. E così fanno, i ragazzi fuggono dal loro appartamento e chiedono ospitalità alla famiglia al piano sottostante.

Carmela si barrica in casa chiude la porta d’ingresso e il cancello di sicurezza, cosparge la bombola del gas con alcol, taglia il tubo di gomme e da fuoco al gpl che fuoriesce. Nel frattempo in via Calastro sono giunti poliziotti e vigili del fuoco.

Alla fine la donna è stata sedata e dissuasa dal suicidio… resta lo sconcerto di quella follia che ha fatto una vittima, ma che poteva strappare la vita anche ai figli.

Prima accoltella il convivente, poi tenta il suicidio: fermata

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La 41enne Maria Carmela Panariello, di Torre del Greco, nel Napoletano, durante una lite avvenuta nell’abitazione della coppia in via Calastro, davanti ai figli adolescenti, ha ucciso il convivente, il 57enne Tommaso Egger pugnalandolo al petto con un grosso coltello da cucina. Il fatto è avvenuto poco prima delle quattro. Questo è quanto risulta dai primi accertamenti e dalla prima ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori del Commissariato di Torre del Greco, diretto da Paolo Esposito. La donna, che si trova ora in stato di fermo, ha quindi aperto il gas tentando di dar fuoco alla casa per poi salire al sesto piano dell’edificio, situato nella zona a ridosso dell’area portuale, e ha tentato di lanciarsi nel vuoto, ma e’ stata bloccata. Le fiamme hanno danneggiato la cucina dell’abitazione e hanno interessato anche alcune parti del palazzo, prima di essere spente dai vigili del fuoco.

La festa del Patrono finisce in tragedia… crolla un balcone sulla folla

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Un balcone è crollato durante la festa patronale di Portici. 2 vittime. 2 donne che erano affacciate  insieme ad altre due persone, quando il pavimento, in pietra lavica, ha ceduto.  Nel crollo sono rimaste ferite anche 8 persone di cui 2 sono gravi e si è preferito trasportarle all’ospedale  Maresca di Torre del Greco e al Loreto Mare di Napoli.  Il fatto è accaduto al corso Garibaldi, intorno alle 20.40, sotto gli occhi di centinaia di persone. Sul posto gli agenti del commissariato di Portici ed i vigili del fuoco.

 

Nal napoletano rapina in stile Arancia Meccanica!

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Una gang di tre rapinatori ha portato a segno un colpo in un’abitazione isolata di Torre del Greco, nel napoletano, ma di fronte alle resistenze del padrone di casa, un pensionato di 70 anni, non ha esitato a uccidere l’uomo dopo averlo aggredito e malmenato.
La vittima si chiamava Nunzio Prospero e si trovava in casa con la moglie, di 72 anni, in via Lamaria, una zona isolata di Torre del Greco. Dalle prime indagini dei Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco è emerso che ieri sera tre persone, tutte con il viso coperto, sono entrati in casa e hanno aggredito i due pensionati. Dopo averli immobilizzati, i rapinatori hanno cercato oggetti di valore e, dopo essersi impossessati di alcuni oggetti preziosi e di denaro contante, sono fuggiti per le campagne intorno all’abitazione. A distanza di qualche ora, la donna è riuscita a chiedere aiuto telefonando a un nipote, che ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. All’arrivo dei soccorsi, il pensionato è stato trovato morto. Sul cadavere sarà eseguita l’autopsia per stabilire le cause della morte; in particolare, se il decesso è avvenuto per le percorse e le violenze subite, per un malore o per altre cause. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco.

Avrebbe avuto 60 anni! Auguri a Massimo!

Una intera classe che si ritrova a piu’ di 25 anni dal diploma per ricordare Massimo Troisi, nel giorno in cui l’attore di San Giorgio a Cremano (Napoli) avrebbe compiuto 60 anni. Accadra’ oggi a Torre del Greco (Napoli), nella sede centrale dell’istituto Pantaleo in via Cimaglia, li’ dove Troisi si diplomo’ nel 1977.

Si tratta di una mattinata dedicata al ricordo dell’attore scomparso nel 1994, per una serie di manifestazioni alle quali prendera’ parte anche Luigi Troisi, fratello di Massimo, oltre al sindaco di San Giorgio a Cremano, Domenico Giargiano.

Sara’ il preside del Pantaleo, Carlo Ciavolino, a tratteggiare la figura dell’attore specie nei suoi anni trascorsi nell’istituto torrese. Per l’occasione il dirigente scolastico ha riunito i compagni di classe dell’attore, diplomatosi geometra, che a loro volta racconteranno episodi di vita vissuta all’epoca della frequenza con Troisi nella scuola. Sarà poi l’attore Ernesto Mahieux a declamare la poesia che Roberto Benigni dedico’ a Troisi nei giorni della prematura scomparsa.

35 arresti per estorsioni a imprenditori a Torre del Greco.

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Donna muore in ambulanza rimasta bloccata dalle bancarelle del mercato

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