Prosegue lo sciopero dei lavoratori della metro a Londra e i pendolari trovano mezzi alternativi per recarsi al lavoro. Come i cavalli! Lo dimostrano delle foto scattate nella zona di Westminster, pubblicate su Twitter e riprese da Metro.co.uk, che spiega che non è molto chiaro “dove fossero dirette queste persone vestite di tweed e con gli stivali da equitazione ai piedi”. Non è detto che qualcuno non decida di seguire l’esempio!
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Sciopero della metro? A Londra si va al lavoro… a cavallo!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/06/sciopero-della-metro-a-londra-si-va-al-lavoro-a-cavallo/
Londra in tilt: sciopero della metro
E’ iniziato ieri sera alle 21 e si potrarrà fino a venerdì lo sciopero di 48 ore della metropolitana indetto a Londra dove ora è caos per quel che riguarda i trasporti. Stando a quanto riporta la Bbc, milioni di persone hanno subito forti disagi e si sono trovate a scegliere mezzi alternativi per arrivare al lavoro o ad altre destinazioni,. Quasi impossibile trovare un taxi libero e i bus sono stracolmi per sopperire alla mancanza della ‘Tube’, il principale mezzo di trasporto per i londinesi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/05/londra-in-tilt-sciopero-della-metro/
Fulmine all’osservatorio di Rovigo, lo scienziato posta su Fb e l’assessore arriva
Una normale notte all’osservatorio, fino a quando, verso le 22,30 un boato spaventoso si è abbattuto sulla struttura. Un fulmine aveva colpito Sant’Appolinare,in provincia di Rovigo. Luca Boaretto, solo all’interno della struttura, che stava attendendo un collega, si è trovato a tu per tu con un bagliore accecante, il frastuono così forte da far tremare i mobili, infine il blackout. «Una sensazione assurda – racconta l’appassionato di astronomia – C’erano tutte le tapparelle abbassate, ma nonostante questo, dalle fessure, è entrata una luce abbagliante seguita da un tuono fragoroso che ha fatto tremare tutto. Non ho mai visto una cosa del genere. Ovvio che mi sono preoccupato, specialmente quando sono saltati tutti gli impianti. Pensando poi che la cupola dell’osservatorio è in metallo, nonostante la messa a terra, è stato facile immaginare cosa possa essere successo».
Boaretto si è consultato con Jerry Ercolini, socio del 45° Gru, che studia questo genere di fenomeni naturali. «Secondo lui, che è l’esperto in materia – commenta l’astrofilo -, potrebbe essersi trattato di un fulmine globulare che ha scaricato nel vicinissimo Canalbianco, più che sull’osservatorio, coinvolgendolo, però, nell’evento atmosferico quel che basta da aver mandato in tilt gli impianti».
La saetta caduta a Sant’Apollinare, che ha scosso tutto il capoluogo, non sarebbe dunque il classico fulmine che è più probabile veder cadere durante un temporalone estivo, ma un evento atmosferico ancor più particolare. I “fulmini globulari”, o sfere di luce, infatti, sono un raro fenomeno luminoso dell’atmosfera. Consistono in “sfere” di diametro variabile, ferme o in movimento con velocità variabili che si possono notare durante i temporali.
«La teoria di Ercolini – riporta Boaretto – è che ci sia stato un enorme accumulo di energia che è stata scaricata nel Canalbianco. Una scarica di così grande portata da coinvolgere anche il nostro osservatorio che ne ha risentito, per fortuna, solo per quanto riguarda lo sbalzo elettrico. Nessun danno, grazie al cielo».
L’astrofilo ha subito condiviso l’evento su Facebook, raccontando ciò che era successo. «Sono rimasto molto colpito dall’assessore Nello Piscopo che, saputa l’avventura, è arrivato subito all’osservatorio per controllare che andasse tutto bene».
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/25/fulmine-allosservatorio-di-rovigo-lo-scienziato-posta-su-fb-e-lassessore-arriva/
Roma Centro: 4 giorni senza telefono, internet e pos
L’incendio divampa e consuma i cavi della municipalizzata romana Acea in corso Vittorio Emanuele così che Roma centro,a due passi dal Pantheon e da Palazzo Madama resta senza telefono, internet e pos. L’incendio è divampato proprio nelle ore in cui i politici cercavano di evitare la scalata di Telecom da parte degli spagnoli. Disagi anche nella vicina Trastevere, cuore della Movida romana. Così la linea guasti di Telecom si infiamma e il 187 inizia a ricevere le prime chiamate, “appena” 4 giorni e tutto tornerà alla normalità. Lo racconta il Corriere della Sera:
“La faccenda si rivela evidentemente più complicata del previsto. Anche perché sono saltate migliaia di linee telefoniche. Per fortuna ci sono i cellulari. Passa anche venerdì, e al 187 dicono che difficilmente le linee potranno essere ripristinate prima di sabato sera. La domenica mattina, infatti, i telefoni sono ancora muti. (…) Il 187 continua a non dare molte speranze. La data per il ripristino totale delle lineeviene addirittura spostata al martedì. Con un brivido che corre lungo la schiena quando l’interlocutore sottolinea come la domenica sia un giorno festivo. «Che vuol dire, oggi riparano a ritmo ridotto?»; «Non sappiamo…». Falso allarme. Alla Telecom dicono hanno lavorato senza sosta, giorno e notte
E meno male che qualche ora più tardi i responsabili della rete fissa, interpellati, fanno sapere che «alcune utenze sono già rientrate, dovremo concludere tra stasera e domani mattina». Non senza la precisazione che i tecnici della compagnia telefonica hanno iniziato a operare «non appena i vigili del fuoco ci hanno autorizzato a entrare nella galleria incendiata».”
Il Corsera si interroga anche se non debba essere preso come una metafora del clima che si respira in Italia:
“A meno di non volerlo interpretare come un altro piccolo sintomo di un Paese che rischia di andare in tilt”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/30/roma-centro-4-giorni-senza-telefono-internet-e-pos/
Il blackout di Fukushima è colpa di un ratto!
Un topo di circa 15 centimetri è stata la causa del blackout che ha mandato in tilt l’alimentazione elettrica alle piscine di raffreddamento del combustibile esausto dei reattori 1, 3 e 4 della centrale. Secondo la versione ufficiale quindi sarebbe bastato un ratto a mettere nuovamente in crisi la centrale. A due anni dal sisma-tsunami all’origine della peggiore crisi nucleare dopo quella di Cernobyl con tanto di complessa fusione parziale dei noccioli 1, 2 e 3, la situazione nel disastrato impianto resta chiaramente precaria, ma soprattutto sembra che nessuno sappia intervenire su una problematica così complessa come quella che si è venuta a creare nella zona del disastro.
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/il-blackout-di-fukushima-e-colpa-di-un-ratto/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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