La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta contro ignoti per violazione dell’articolo 27 del decreto legislativo 191 del 2007, che prevede che ”salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque preleva, procura, raccoglie, conserva, lavora, distribuisce cellule e tessuti destinati all’applicazione sull’uomo, nonché prodotti fabbricati derivati da tessuti e cellule umani destinati ad applicazioni sull’uomo è punito con l’arresto da uno a tre anni e con l’ammenda da 5.000 a 15.000 euro”. I tessuti umani sarebbero stati importati dall’estero attraverso ditte private e, secondo quanto scoperto dal pubblico ministero Raffaele Guariniello, tali importazioni avrebbero portato a violare i principi stabiliti in materia dall’Unione Europea, che costituiscono il fulcro della legislazione italiana: gratuità, tracciabilità ed autosufficienza nazionale.
In particolare a 5 ditte, che avrebbero avuto il ruolo di intermediari, viene contestato il reato di importazione di tessuti umani donati e utilizzati per prodotti chirurgici e odontoiatrici che non sarebbero transitati all’interno di strutture pubbliche come le Banche dei tessuti, ma che sarebbero invece state direttamente importate dall’estero, rendendo così le ditte di intermediazione veri e propri monopoli.