E’ stata l’agenzia di stampa Nuova Cina a diffondere la notizia degli scontri avvenuti nella provincia cinese dello Xinjiang, abitata dalla minoranza etnica degli uighuri. Nove persone armate di accette e coltelli sono state uccise dopo aver attaccato un commissariato di polizia di zona. Gli assalitori hanno ucciso due agenti ausiliari e ferito due poliziotti prima di essere uccisi a loro volta.La provincia è scossa da incidenti ricorrenti che le autorità attribuiscono a “terroristi” riferendosi ai musulmani uighuri.
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Tensioni in Cina, attaccano un commissariato, muoiono in 11
Pubblicato da tdy22 in novembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/16/tensioni-in-cina-attaccano-un-commissariato-muoiono-in-11/
Tra musica e provocazioni, i volti del Gay Pride 2013
Giornata colorata e ricca di musica che si diffondeva dai carri oggi tra le strade di Roma, in occasione della parata dell’orgoglio Lgbt. Tanti i cartelli esposti, tra cui uno con la scritta “Il sindaco Marino ci sposi!”. Ma dopo la mancata partecipazione del neo sindaco non poteva mancare neanche il più provocatorio “Marino? Ha l’influenza vaticana”. A sfilare per i diritti delle coppie gay, giovani e non più giovani, single e famiglie. Jusy, arrivata con la sua compagna Michela e la loro bambina di due anni e mezzo ha spiegato: “Siamo una famiglia unita dall’amore e vogliamo che questo amore venga riconosciuto dallo Stato. Al momento non lo è. Vorrei non dover più manifestare”. Ma c’è anche chi, come Laura, ricorda che: “Servirebbe un registro delle unioni civili a Roma. Sarebbe un primo passo per sapere quante coppie omosessuali ci sono in città, e ce ne sono tante, mi piacerebbe domani avere un riconoscimento. Ad oggi c’è ancora discriminazione”. Ma se manca il sindaco, due neo eletti consiglieri fanno sentire la loro voce. Sono Gianluca Peciola (Sel) e il radicale Riccardo Maggi. “Chiediamo il riconoscimento delle unioni civili con una delibera che nei fatti equipara le nuove forme familiari a quelle basate sul matrimonio, per quanto riguarda le attività e i servizi comunali”, afferma Maggi. Peciola aggiunge: “Una delle delibere che porterò in Consiglio e che ha già raccolto moltissime firme e quella per l’istituzione del registro delle unioni civili. Questa di oggi è una bella manifestazione anche alla luce delle comunicazioni del sindaco Marino che hanno un significato politico importante. Su questi temi è essenziale che intervenga anche la normativa nazionale”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/15/tra-musica-e-provocazioni-i-volti-del-gay-pride-2013/
Gay Pride: Marino grande assente “per trascorrere qualche giorno in famiglia”
Ha scelto di “trascorrere qualche giorno in famiglia” Ignazio Marino, e quindi non interverrà oggi alla manifestazione romana. Come ha sottolineato ieri il comitato Pride 2013: “Una risposta irrispettosa e offensiva nei confronti di una comunità che si batte da anni e domani scenderà in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti, la visibilità e la dignità delle proprie famiglie”. Marino, sulle pagine de Il Messaggero, aveva assicurato che sarebbe comunque stato “vicino ai partecipanti e al loro fianco nella lotta alle discriminazioni”, ma la delusione è molta. “Il sindaco di Roma – si legge nella nota del comitato – ha il dovere di offrire alla Città una disponibilità diversa rispetto al passato e di dimostrare più attenzione alle richieste di una grande manifestazione per i diritti civili, la democrazia e la libertà. Siamo molto delusi da questa scelta che denuncia una grave sottovalutazione di cosa sia il Pride per Roma e siamo fiduciosi che il Sindaco sappia comprendere l’importanza che avrebbe la sua presenza per una comunità che troppo spesso non riceve risposte credibili dalle Istituzioni e dai suoi più importanti rappresentanti”. Il sindaco era stato invitato giorni fa da Andrea Maccarrone, portavoce di Roma Pride, e la richiesta era semplice: “un forte segnale di discontinuità dopo 19 anni di assenza dei Sindaci di Roma dalla parata dei Pride romani”. Ora le associazioni chiedono un incontro con il neo-sindaco, tramite una nota di Fabrizio Marrazzo, portavoce del gay center: “E’ importante che il neo sindaco di Roma Ignazio Marino fissi al più presto un incontro con le associazioni lgbt per discutere delle proposte che gli sono state rivolte. Da Marino in campagna elettorale è venuta l’adesione alla piattaforma che avevamo proposto che riguarda i diritti civili e la lotta all’omofobia. Siamo pronti a un confronto e a un dialogo che renda Roma capitale dei diritti e gay friendly come molte altre capitali europee”.
Aspettando l’edizione odierna… ricordiamo la manifestazione dell’anno scorso:
Pubblicato da tdy22 in giugno 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/15/gay-pride-marino-grande-assente-per-trascorrere-qualche-giorno-in-famiglia/
Proteste allo stabilimento Fiat di Pomigliano: tensioni al varco 1
Da ieri lo stabilimento Fiat di Pomigliano è presidiato da manifestanti intenti nella protesta contro i sabato di recupero produttivo, concordati fra azienda e sindacati. Questa mattina ci sono stati momenti di tensione e incidenti quando alcuni manifestanti del comitato di lotta cassaintegrati è entrato in contatto con le forze dell’ordine nei pressi del varco 1 dove si tentava di impedire l’accesso agli operai: una persona è stata bloccata a terra e poi, colta da malore, è stata portata via in ambulanza. Ma un precedente scontro si era avuto anche con un altro gruppo di cassaintegrati, tra cui Michele De Palma, responsabile per il settore auto della Fiom. I manifestanti cercavano di convincere i colleghi a non entrare scegliendo invece di unirsi alla protesta ed hanno sostenuto che le forze dell’ordine starebbero “accompagnando i lavoratori in fabbrica”, senza dare loro la possibilità di parlare con i manifestanti per spiegare le ragioni della protesta. Il Lingotto ha precisato che questa mattina l’attività produttiva all’interno Dello stabilimento fiat di Pomigliano d’Arco è “iniziata regolarmente” nonostante “gli atteggiamenti incomprensibili dei giorni scorsi da parte di alcune organizzazioni sindacali, politiche e sociali”. Evidenziato anche “il grande senso di responsabilità dei suoi dipendenti che si sono presentati regolarmente al lavoro riconoscendo l’importanza del primo dei due sabati lavorativi con recupero”. Un appunto anche per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine: “Altrettanto importante è stata l’attività delle autorità competenti che, nelle ultime ore, si sono prodigate per assicurare la libertà di lavoro. In particolare le forze dell’ordine hanno gestito la situazione in modo molto responsabile evitando che le dichiarazioni minacciose della vigilia trovassero concretezza in atti che non avrebbero portato a nessun risultato positivo”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/15/proteste-allo-stabilimento-fiat-di-pomigliano-tensione-tra-manifestanti-e-polizia/
Gay e nozze: dove stiamo andando, dove siamo e dove sono gli altri
Il pidiellino Galan ha annunciato per i prossimi giorni una proposta di legge per tutelare finalmente i diritti delle coppie gay. Come lui, all’interno del partito, sarebbero favorevoli anche Laura Ravetto, Mara Carfagna, Daniele Capezzone e Sandro Bondi in primis, ma anche altri “che non vogliono esporsi e aspettano, ma io ho fiducia”. Le prime indiscrezioni sono arrivate dai collaboratori di Galan, che hanno fatto sapere che si tratterà di dare tutela alle coppie omosessuali “attraverso il diritto di privato” e dunque “non si può parlare di nozze gay” come in Francia, ma si possono trovare assonanze con i Pacs, discussi a loro tempo dal centrosinistra. Le questioni che vanno risolte sarebbero l’eredità, la pensione di reversibilità e la possibilità di andare a far visita al compagno in ospedale. Sembra ci sia dunque un ammorbidimento sul tema da parte del Popolo della Libertà, come dimostrano anche le parole della Santanchè: “Sono pronta al confronto e pronta a cambiare idea”, ha riferito all’HuffPost. “Soltanto i paracarri rimangono della stessa opinione. Se i gay si sono imborghesiti e vogliono sposarsi non sta a me giudicarli”. E distingue: “Un conto è il sacramento del matrimonio, un altro sono i diritti civili delle singole persone”. Concludendo: “Il Pdl rappresenta molti interessi differenti e molte anime con idee opposte, è giusto che provi a rappresentare anche questa parte della società”. Certo, voci di dissense restano, come Eugenia Roccella, che è andata in piazza a Parigi per manifestare contro la legge sulle nozze omosessuali, ma nache Gasparri, che ha parlato di “discriminazione” al contrario: “francamente – ha detto – non capisco la tendenza a discriminare chi non si associa all’ondata qualunquista a sostegno delle unioni gay”.
Ma in Italia comunque si continua a lottare per l’uguaglianza anche su questo piano e, se ancora non c’è una legge che tuteli le coppie omosessuali, ciò non significa che non si possano formare. Come quella di Massimiliano Benedetto e Giuseppe Ilaria le cui nozze, che non hanno valore legale in Italia, si sono svolte nei giorni scorsi in un albergo romano, celebrate dall’attivista per i diritti dei gay Imma Battaglia. Ad organizzare l’evento è stata l’agenzia Same Love, wedding planner per matrimoni fra persone dello stesso sesso. Evento passato in sordina da noi, ma che ha conquistato la prima pagina del New York Times: “Non voglio sembrare retorica, ma noi amiamo i nostri ragazzi e come italiana provo un po’ di vergogna – ha detto al New York Times Marinella Benedetto, mamma di Massimiliano ,- ma i tempi sono maturi per un cambiamento. Dobbiamo solo fare pressione”. Nel riportare la notizia, il quotidiano americano ricorda che “l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa occidentale che non riconosce unioni di alcun tipo fra persone dello stesso sesso”. “Sul matrimonio gay – titola infatti il quotidiano . l’Italia è sempre più sola”
In Francia, dove a Cannes ha trionfato il film che tratta il tema dell’amore lesbico La via d’Adéle, si celebrerà domani, a Montpellier, il primo matrimonio gay. I promessi sposi sono Bruno Boileau, 30 anni, e Vincent Autin, dieci anni più grande. Mentre il paese continua ad essere spaccato sulla legge entrata in vigore da pochissimo, loro, che si sono conosciuti 7 anni fa in internet, avranno gli occhi di tutta la nazione puntati addosso. A celebrare le nozze sarà il sindaco della cittadina nel sud della Francia, Hélène Mandrou, impegnata da tempo sul fronte delle nozze gay, la stessa che il 5 febbraio 2011 ne aveva celebrato una simbolica, unendo Tito Livio Santos Mota et Florent Robin. Ci saranno anche ospiti illustri a festeggiare l’evento in rappresentanza del governo: il ministro dei diritti delle donne, Najat Belkacem-Vallaud, e il ministro per la Famiglia, Dominique Bertinotti. Insieme a loro 300 invitati tra esponenti politici e delle associazioni, 200 tra familiari e amici della coppia, e 130 giornalisti accreditati. “Il nostro matrimonio ha una grande eco mediatica e questo può essere imbarazzante”, ha dichiarato Bruno a l’avenir.net. “Ma noi cerchiamo sempre di non dimenticare lo scopo della nostra battaglia: che sia Monsieur o Madame, ciascuno deve potersi sposare nella propria città”. Ridotta all’osso la formula scelta per il rito: “Vincent Autin, vuoi prendere per sposo Bruno Boilea?”, “E tu, Bruno Boileau, vuoi prendere per sposo Vincent Autin?”. “Vi dichiaro uniti in matrimonio”.
Visto il clima del Paese, però, l’invito è alla discrezione, per evitare d’incappare in spiacevoli incidenti, il banchetto si terrà in forma privata e in una località segreta, ma anche per non spettacolarizzare un evento così importante. Una scelta apprezzata anche da Bruno e Vincent, che speravano in un po’ d’intimità: “Il nostro è un matrimonio d’amore. Vogliamo mettere su famiglia e dunque chiederemo anche l’adozione”. E il loro è stato amore a prima vista, prima si sono conosciuti all’interno di un forum, poi l’incontro a Parigi. Il timido Bruno si è ritrovato innamorato dell’estroverso Vincent, già attivista lgbt. Vincent è impegnato all’interno dell’Interpride World, di cui è responsabile francese. I mesi passano, la storia è seria, e Bruno decide di fare coming out in famiglia, dove la coppia è acoclta a braccia aperte. S’insinua in tutti la speranza, accompagnata dall’impegno, che la Franciariconosca a gay e lesbiche la completa parità rispetto agli etero. Ora finalmente ce l’hanno fatta e mercoledì 29 maggio si diranno di sì: “Dobbiamo tutto questo anche ai tanti che insieme a noi e prima di noi si sono battuti per l’uguaglianza”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/28/gay-e-nozze-dove-stiamo-andando-dove-siamo-e-dove-sono-gli-altri/
La Corea preoccupa Ban Ki-moon
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è “profondamente preoccupato” per le tensioni nella penisola coreana. Lo ha affermato un suo portavoce, Martin Nesinsky. Il personale umanitario delle Nazioni unite “impegnato” in Corea del Nord continuerà a fare il proprio lavoro, ha aggiunto il portavoce.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/la-corea-preoccupa-ban-ki-moon/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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