Stupro di gruppo in India: ragazza violentata per volere della comunità

ragazza-indiana-stuprata-tuttacronacaSono i media indiani a riportare quanto accaduto in West Bengala, nell’India orientale, dove una 20enne è stata stuprata da un gruppo di uomini che volevano punirla per una relazione con un giovane di un’altra comunità tribale. Nonostante si trovi ora in ospedale in gravi condizioni, ha ugualmente trovato la forza di denunciare i suoi aguzzini, che ora sono stati arrestati. Lo stupro è avvenuto in un piccolo villaggio rurale nel Birbhum dove vige un rigido codice di condotta del consiglio degli “anziani” (“Khap”). Qui la ragazza è stata sorpresa in casa con un amico. Entrambi sono stati sequestrati mentre i responsabili della comunità si riunivano per punirli. Inizialmente volevano infliggere loro una multa di 25mila rupie, circa 300 euro, ma i giovani si sono riufiutati e per questo il leader del villaggio ha ordinato lo stupro avvenuto in un luogo appartato. La giovane è stata violentata ripetutatamente durante diverse ore da uomini più anziani. Solo la mattina successiva è stata riaccompagnata dalla sua famiglia. Assieme ai genitori è quindi fuggita dal villaggio e mentre lei raggiungeva l’ospedale i genitori hanno presentato denuncia: 13 persone sono state arrestate.

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Vittima di due stupri aveva denunciato gli aggressori: muore data alle fiamme

india-ragazza-violentata-tuttacronacaMartedì una ragazza indiana, di appena 16 anni, è morta a causa delle ustioni riportate dopo che un gruppo di uomini le avevano dato fuoco. Si trattava delle stesse persone che l’avevano stuprata lo scorso 25 ottobre nel sobborgo Madhyamgram a Calcutta per poi abbandonarla in un campo vicino alla sua casa. La giovane aveva denunciato il fatto alla sede della polizia locale e mentre rientrava a casa lo stesso gruppo di uomini l’aveva prelevata con la forza, stuprandola nuovamente. Era stata trovata gravemente ferita e priva di coscienza vicino ai binari del treno, nella stessa zona. La famiglia, a quel punto, si è trasferita in una zona diversa e sei uomini erano stati arrestati, grazie anche agli abitanti della zona che hanno protestato vivacemente spingendo così le autorità ad agire. La famiglia ha poi denunciato che il 23 dicembre persone vicine al gruppo di uomini ha rivolto minacce se la denuncia non fosse stata ritirata e che lo stesso giorno la 16enne è stata data alle fiamme, riportando le gravi ustioni che le sono poi state fatali. Ora sono stati incriminati per omicidio due principali accusati del doppio stupro di gruppo. La giovane, hanno fatto sapere i medici secondo quanto riporta The Indian Express, al momento del decesso era incinta. Intanto, i familiari hanno denunciato di essere stati minacciati dalla polizia se non lasceranno la città.

Cipro shock: 13enne violentata per 3 mesi dal branco

stupro-13enne-cipro-tuttacronacaNon era mai avvenuto, o almeno non era mai stato reso noto, nessun caso di violenza sessuale di gruppo a Cipro nella storia moderna e ora l’isola è sotto shock per quanto accaduto a una ragazzina di soli 13anni. La giovane è stata violentata più volte per quasi tre mesi da quattro adolescenti poco più grandi di lei che riprendevano le violenze con i propri cellulari. Sono i media locale a riferire che i quattro, tutti di un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, sono stati arrestati e oggi sono comparsi davanti a un giudice del tribunale distrettuale di Limassol, sulla costa meridionale dell’isola, per essere formalmente incriminati di stupro in un’udienza che si è svolta a porte chiuse. E’ stato invece rilasciato un quinto ragazzino, un 13enne, dopo esser stato interrogato. Gli accusati hanno sostenuto che la giovaner era consenziente. Vista la delicatezza del caso, la polizia ha reso noti pochi particolari. Quello che si è appreso è che dopo aver subito per tre mesi abusi, violenza e minacce, la giovane vittima ha trovato il coraggio di confidarsi con un’insegnante che l’ha convinta a denunciare alla polizia i propri aguzzini.

Stupro di gruppo: niente carcere obbligatorio se possibili misure alternative

consulta-stupro-tuttacronacaLa Consulta ha detto no alla custodia cautelare in carcere per il reato di stupro di gruppo, se è possibile applicare misure alternative. Ha inoltre dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma relativa del codice di procedura penale. La norma “bocciata” dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.232, prevede che quando sussistono gravi indizi di colpevolezza per il delitto di violenza sessuale di gruppo si applica unicamente la custodia cautelare in carcere. Stando a quanto ha ora stabilito la Consulta se, in relazione al caso concreto, emerge che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, il giudice può applicare tali misure. La Corte, nella sentenza, ha peraltro confermato la gravità del reato, da considerare tra quelli più “odiosi e riprovevoli”. Ma la “più intensa lesione del bene della libertà sessuale”, “non offre un fondamento giustificativo costituzionalmente valido al regime cautelare speciale previsto dalla norma censurata”, ha scritto.

Stupro di gruppo contro una suora

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Una suora di 28 anni è stata attirata nella trappola attraverso una telefonata da una donna che le comunicava che la madre della religiosa era molto malata. Così la suora, che risiede Chennai (Tamil Nadu),  ha preso un treno per Bamunigam. Arrivata a destinazione c’erano i cugini e degli amici ad attenderla che invece di portarla al villaggio di Minapanka, gli uomini l’hanno condotta in un luogo non ancora identificato. Qui la suora ha subito ripetuti stupri di gruppo per una settimana. Poi gli aggressori hanno lasciato la religiosa alla stazione ferroviaria di Berhampur, minacciandola di non riferire a nessuno quanto accaduto. Ma la vittima ha raggiunto il suo villaggio e ha sporto denuncia. Al momento la polizia ha arrestato due uomini, Jotindra Sobhasundar – cugino della vittima – e Tukuna Sobhasundear, un suo amico. Gli altri aggressori hanno fatto perdere le loro tracce. Secondo il fratello della religiosa, all’origine della violenza potrebbero esserci “motivi familiari”. Lo scorso anno uno zio è stato ucciso da guerriglieri maoisti, ma i figli (i cugini) accusano i familiari della suora di essere coinvolti nell’omicidio.

6 arresti per ragazza stuprata in autobus!

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Non è un mondo per donne: stupro di gruppo in India

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