
Quante volte per una cena veloce vi siete precipitati dal vostro fornitore di fiducia di kebab? Il sapore, soprattutto se cotto bene con la crosticina bollente, è ottimo. Con le salse, con la verdura, nel panino o nella vaschetta quel sapore orientale ha affascinato subito milioni di italiani. Purtroppo uno studio e un’analisi condotta in Inghilterra ci dice che il Kebab contiene nel più del 50% dei casi carne diversa dal pollo o dal vitello. Il kebab è un mix di carni diverse: pecora, maiale, tacchino… ma anche polmoni, cuore, lingua, occhi, ossa, scarti di macelleria e una quantità enorme di grasso animale. Insomma tutta quella carne che è di difficile collocazione sul mercato finisce dentro il kebab. All’interno di ogni singola porzione di Kebab ci sono tra le 1.000 e le 1.990 calorie (senza considerare le verdure e le salse), senza considerare che ogni kebab contiene tra il 148% ed il 346% della quantità di grassi saturi assimilabili giornalmente da un essere umano. Un kebab, inoltre, contiene tra il 98% e il 277% della quantità giornaliera di sale accettabile: oltre questa soglia la salute di un essere umano è a rischio.
In quasi tutti i kebab analizzati durante lo studio, si sono riscontrati batteri tipo l’Escherichia Coli (un batterio che espelliamo con le feci, ndr) e lo Staphylococcus Aureus.
Il dato più allarmante in assoluto però è che nel 9% dei casi, gli scienziati non sono riusciti ad indivuare con chiarezza la natura della carne utilizzata nel processo di triturazione.
La prossima volta che mangiamo kebab pensiamoci!!!
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