L’autovelox che “diventa buono”: travestito da Babbo Natale!

autovelox-babbonatale-tuttacronacaQualche burlone ha pensato bene di fare un regalo inaspettato agli automobilisti che si trovavano a passare a Spinea, nel Veneziano, dove nel mese di dicembre sono stati posizionati sette autovelox nei punti cruciali della viabilità. E così uno dei tanti “Velo Ok” è stato travestito da Babbo Natale con una maschera che, almeno finché ha tenuto, ha oscurato il sensore dell’accertatore di velocità. Come spiega il Gazzettino, dalla mattina del 24 dicembre fino a sera inoltrata, infatti, barba, baffi e un maxi cappello dal Babbo Natale hanno ricoperto la colonnina temuta dagli automobilisti che superano i 50 chilometri orari, con l’ironica scritta “Oggi sono più buono”

L’eroe che le salvò la vita è morto, ucciso dal cancro. Lei porta a termine il gesto estremo

oliviero-biancato-tuttacronacaSi è tolta la vita lanciandosi dal suo appartamento dal terzo piano a Spinea, nel Veneziano, una donna di 43 anni che già in passato aveva tentato il gesto estremo. La donna, una disoccupata che viveva da sola, è morta sul colpo. Fuori dalla porta, un biglietto: “Non rompetemi i c…”, segno che forse la donna si attendeva quella visita ma non aveva la minima intenzione di farsi aiutare e curare. Un vicino di casa, tra i molti che si sono riversati per strada, non ha potuto far altro che constatare: “Ci aveva provato talmente tante volte, evidentemente è quello che voleva”. I Vigili si erano recati a casa sua nel primo pomeriggio per notificarle un accertamento sanitario, visto che la sua situazione di disagio psichico era ben nota pure ai servizi sociali. Ma non hanno fatto in tempo, l’hanno trovata a terra nel cortile. Tra le tante volte in cui ci aveva provato, una in particolare resta impressa, quando il 25 luglio del 2012 si era lanciata nelle acque del Canal Salso dal cavalcavia di San Giuliano, ma un elettricista di Marcon il 53enne Oliviero Biancato, si era tuffato in acqua per portarla a galla. “Lasciami morire” gli avrebbe confidato la donna disperata. Ma Oliviero non le ha dato retta, perchè il valore della vita lo conosceva bene, lui che stava lottando contro un tumore, aveva appena finito la chemioterapia, sapeva che quel tuffo avrebbe potuto costargli caro ma ha voluto farlo comunque. La storia di Biancato ha fatto molto parlare anche per il licenziamento che subì per le troppe assenze dal lavoro, a causa della malattia. E’ morto poco tempo fa, a novembre. Per quel suo gesto era stato ribattezzato l’Eroe di San Giuliano. Ora non ci sono più. Nè lui, nè la donna che aveva salvato.

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