Crisi vs lauto pasto: i buoni pasto alla Camera

ristorante-camera-tuttacronacaE’ libero che segnala che non solo Laura Boldrini, alla Camera, pranza al ristorante e non più al maggiormente economico self service, com’era invece sua abitudina a inizio mandato, ma avrebbe fatto anche un deroga per il suo staff. Al ristorante infatti possono sedere solo i parlamentari, i dirigenti ai massimi livelli e i giornalisti parlamentari accreditati.

Non solo, ma ha accreditato con una deroga al regolamento al ristorante dei deputati anche il suo staff immagine: pasto garantito con tovaglia di broccato anche per il portavoce Roberto Natale, e le addette stampa e immagine del presidente sui social network, Valentina Loiero e Giovanna Pirrotta. Al ristorante poteva già pranzare un altro membro dello staff della Boldrini, Carlo Leoni, essendo ex deputato.

I buoni pasto che può utilizzare chi mangia al ristorantee della Camera sono a spese della comunità e ora valgono di più che in passato. Nel 2012, infatti, questo buono valeva 19,36 euro. Per avere una minima proporzione basti pensare che un impiegato ha buoni basto da 7-8 euro, alle Poste ci sono buoni da 5 euro. Ma non bastava: nel 2013 la somma del buono pasto è stata aumentata a 21,44 euro. Per quel che riguarda la spesa complessiva, su base annua il costo per la Camera è stato nel 2012 di 939.346,90 euro per il ristorante dei deputati e di 558.062,99 euro per il self service dei dipendenti (cui possono accedere anche giornalisti accreditati e deputati), dove il buono pasto pagato dalla amministrazione è circa la metà: poco superiore agli 11 euro. La previsione per il 2013 è quindi di un costo per le casse della Camera intorno al milione e 800 mila euro.

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Indagato ex presidente del Consiglio regionale del Molise

picciano-tuttacronacaLa Procura di Campobasso ha iscritto nel registo degli indagati l’ex presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, accusato di peculato e abuso d’ufficio per avere sperperato soldi pubblici per decine di migliaia di euro per pranzi, spese personali e acquisti di ogni genere. Le indagini riguardano il biennio 2009-2011, periodo in cui Picciano era al vertice di Palazzo Moffa. Come spiega TgCom, tra le spese che la Procura contesta a Picciano vi sono gli acquisti di una lampada da tavolo da 936 euro, di un tappeto da 2.160 euro e di diversi quadri: un’opera di Aldo Falso da 3.240 euro, sei di Goffredo Luciani da 4mila euro e una di Giuseppe Eliseo da mille euro. Non solo: gli inquirenti contestano all’ex presidente del Consiglio regionale spese “di quantità smodata e irrazionale” come i 6mila euro utilizzati per l’acquisto di bevande, cialde di caffè, orzo e acqua da offrire in occasione di visite istituzionali. E ancora, c’è il capitolo “contributi a pioggia”: Picciano avrebbe “esaudito le richieste” di varie associazioni, anche private: “Contributi – si legge nelle carte della procura – per iniziative del tutto prive di significato concreto sia pure solo per l’immagine della Regione”. Tra queste un contributo da 3.500 euro ad un convegno organizzato a Isernia da una compagnia di assicurazioni. Ancora, la Procura di Campobasso passa in rassegna i presunti “ingiusti vantaggi” che l’indagato avrebbe riservato al suo segretario personale. In particolare si parla di un contributo da 6mila euro ad un’associazione onlus di cui era presidente proprio il segretario.

Scontri a Torino: contusi tra manifestanti e polizia

manifestazione-torino-tuttacronacaEra terminata senza incidenti la manifestazione dei sindacati a Torino ma in seguito, a quella degli studenti per il diritto allo studio, non sono mancati attimi di tensione in piazza Castello. Qui, alcuni studenti hanno lanciato uova di vernice colorata contro il Palazzo della Regione, imbrattandolo mentre le forze dell’ordine intervenivano per allontanarli.  Quattro ragazzi, di cui due minori, sono stati portati in Questura a Torino. Verranno identificati e probabilmente denunciati. In piazza è poi rimasto un presidio di studenti ma la situazione è stata riportata alla normalità. Si contano tuttavia quattro contusi: due tra le forze dell’ordine e due tra i manifestanti. Nella carica di alleggerimento della polizia contro i manifestanti che lanciavano uova di vernice verso il palazzo della Regione, due studenti sono rimasti contusi e, come denunciato dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Sergio Locatelli, sono andati al pronto soccorso a farsi medicare per la sospetta frattura di due dita. Nella carica anche due agenti della Celere sono rimasti leggermente contusi. Nessuno è rimasto ferito. Nel corso della manifestazione organizzata dai sindacati un’autoambulanza è intervenuta per portare soccorso ad una donna incinta che era stata colta da un leggero malore.

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Non pietre, palloncini di vernice colorata: a Torino contro le spese pazze

manifestazioni-torino-cota-tuttacronaca“Da questa piazza vogliamo dire che condanniamo violenze, disordini e intimidazione, noi siamo una piazza civile e democratica”. E’ stato questo il messaggio lanciato a Torino, dove si è svolta una manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. Il clima era quello del Primo Maggio alla quale hanno preso parte 10mila persone. “Dopo sei anni di crisi non c’è famiglia che non sia stata colpita, generando un dramma sociale, mentre il sistema industriale è in ginocchio. Sono 200 mila le persone che cercano lavoro, mentre i politici rimangono assenti e immobili. Basta con le spese ingiustificate, la credibilità della Regione è stata minata da spese che non c’entrano nulla con le spese pubbliche, mentre le famiglie hanno a che fare solo con rigore e austerità. A tutti non chiediamo più promesse, ma fatti”. Alberto Tomasso, segretario regionale del Pd, dice: “Siamo di fronte a tanti annunci, è ora di affrontare i problemi in ogni casa, in ogni famiglia, dove c’è malcontento e rabbia. Chiediamo un cambio di rotta, lavoro vero e buono, piani industriali, infrastrutture, rimettere in moto in Comune. Sulla Regione, io non credo che il problema siano le mutande verdi di Cota, o meglio, non solo questo. Certo, sarebbe l’ora di mettere in campo un briciolo di decoro, già solo per questo, per le mutande e per le gomme acquistate con i nostri soldi  bisognerebbe andare via. Ma non è solo per questo dire basta, bisogna dire basta perché le politiche della Regione non hanno portato a nulla”. E il segretario della Uil, Cortese, ha aggiunto: “Abbiamo sperimentato l’incapacità di governo della Regione. Non solo, chi ha preso soldi per cose personali dovrebbe essere sommerso dalla vergogna. Una raccomandazione a chi tornerà nelle province con i bus, se prendete un caffè all’autogrill non buttate lo scontrino per terra perché qualcuno potrebbe raccoglierlo e farselo rimborsare sempre con i nostri soldi”. Davanti al palazzo della Regione la polizia carica: i manifestanti lanciano palloncini pieni di vernice colorata.

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