Ritrovato il direttore di banca, “ho fatto degli investimenti sbagliati”

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“Ho fatto degli investimenti sbagliati, non ho rubato niente. Al momento il buco è di 7 milioni”, questa sarebbe stata la giustificazione del direttore di banca Michele Scannicchio, la cui scomparsa era stata denunciata dalla moglie nella notte tra il 17 e il 18 febbraio “Non è rientrato più a casa e non so dove sia” aveva detto.  La Finanza poi lo ha trovato nascosto a Bari.

Dove sono finiti i soldi che due notissimi imprenditori della città erano convinti di avere nella propria disponibilità e invece si è scoperto non esistevano?

Ora bisognerà capire cosa è accaduto con i soldi, che l’uomo dice di ‘aver bruciato’ con operazioni sbagliate. Unicredit ha depositato dei documenti dal quale si evince che il controllo interno ha funzionato perché dai due conti correnti non si è mosso in euro. Gli imprenditori hanno in mano carte dellabanca create ad hoc dal direttore e quindi false, che invece dimostrano altre disponibilità. E’ possibile che i soldi siano spariti ma anche che il direttore abbia millantato interessi esagerati rispetto ad alcuni investimenti.

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Giallo a Bari: sparisce direttore di banca e con lui 50 milioni di euro

unicredit-tuttacronacaE’ mistero a Bari dove sono spariti tanto il dirigente di una filiale di Unicredit, scomparsa denunciata dalla moglie dell’uomo, che 50 milioni di euro. Dell’uomo non si hanno notizie da ormai tre giorni e nel frattempo è arrivato anche l’allarme di due imprenditori locali che accusano: “Spariti anche i nostri soldi”. I documenti in mano ai facoltosi investitori accertano il versamento della somma. Dagli atti dell’istituto, invece, non risulta. Ad accorgersi della mancanza di soldi è stato uno degli imprenditori che, dovendo incassare un assegno da un milione di euro, ha trovato il conto scoperto. Chi l’aveva firmato, convinto delle sue disponibilità, ha così iniziato a chiamare il direttore della banca. Nessuna risposta: l’uomo non si era recato al lavoro e non era neppure rientrato a casa.  Il timore è che il direttore della filiale di Bari Poggiofranco, Michele Scannicchio, si sia dato alla fuga portando con sè tutti i soldi. L’istituto, nel frattempo, difende se stesso: “Noi siamo parte lesa”. Stando ai primi accertamenti effettuati all’interno della banca, non risulta alcun ammanco. Per Unicredit quei 50 milioni di euro non sono mai stati sottratti. Semplicemente, al contrario di quanto raccontano i documenti su carta intestata in mano ai due imprenditori, non risulta siano mai stati versati.

Il bimbo di tre anni morto a Edimburgo: incriminata la madre

bimbo-morto-edimburgo-tuttacronacaEra scomparso dalla sua cameretta la notte di mercoledì il piccolo Mikaeel Kular, il cui corpo senza vita è stato trovato nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 nei pressi di Edimburgo, in Scozia. Ora la madre, Rosdeep Kular, 33enne di origine sudafricana, è stata incriminata per la morte di suo figlio, di appena tre anni. A renderlo noto i media britannici. Era stata la donna a denunciare la scomparsa di Mikaeel raccontando di averlo messo a letto alle ore 9 la sera di mercoledì 15 gennaio, per poi trovare la stanza vuota la mattina successiva.

Mikaeel, il bimbo scomparso a Edimburgo: trovato il suo cadavere

Mikaeel-Kular-tuttacronacaLo scorso mercoledì era scomparso dalla sua casa a Edimburgo, nella notte, il piccolo Mikaeel Kular, bimbo di appena tre anni. La madre lo aveva messo a dormire alle 9 di sera, ma la mattina dopo sembrava dissolto nel nulla. Mancavano anche il suo cappotto, i guanti e le scarpe e la madre aveva spiegato che non sarebbe stato in grado di allontanarsi da solo. Ora, il cadavere del piccolo è stato rinvenuto dalla polizia nella regione del Fife. Sarebbe stata arrestata una persona, forse la madre, ma le indagini continuano. Le forze dell’ordine hanno spiegato che il corpo di Mikaeel è stato recuperato poco prima di mezzanotte. Centinaia di volontari della comunità locale si erano uniti ai servizi di emergenza per trovarlo. Un agente ha riferito: “Una persona è stata detenuta in relazione alla morte. Vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che ci hanno assistito per le ricerche”. Il corpo è stato trovato nel Fife , una regione a nord di Edimburgo, ma la polizia non ha rivelato in quale luogo preciso è stata fatta la scoperta.

“Se solo mi ricordassi cosa viene dopo ‘abra’ …

abracadabra-tuttacronaca… farei sparire l’intero pubblico.”
-Harry Houdini-

Ancora avvolta nel mistero la scomparsa di due 16enni napoletani

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E’ avvolta nel mistero la scomparsa di una giovane coppia di fidanzatini, i sedicenni Anna Morino e Cosimo D’Avanzo, allontanatisi volontariamente dalle loro abitazioni il 25 giugno scorso. Il padre della ragazzina, Antonio, residente nel quartiere napoletano di Ponticelli, ha lanciato un appello fino ad ora caduto nel vuoto: “Torna a casa, siamo tutti in pensiero. Ti aspettiamo”. Per la coppia, che si frequenta da un anno, sono stati svariati gli appelli rimbalzati tra Facebook e la tv, grazie anche al programma Chi l’ha visto al quale è giunta una segnalazione, come racconta Antonio Morino: “Nel corso del programma una ragazza ha detto di averli visti in piazza Dante, a Napoli”. A seguire le indagini i carabinieri della compagnia di Poggioreale, che si sono concentrati anche sulla zona centrale della città partenopea, ma per ora sembrano non esserci sviluppi. Anche la zia di Cosimo, sempre sul social blu, ha lanciano un appello al nipote: “Non mi farò mai capace ti prego Mino torna, telefona, fai qualcosa che stiamo impazzendo non si può descrivere il dolore che stai causando ai tuoi genitori ……. torna torna”. Tutto inutile: da quando ha terminato gli esami di terza media, Anna ha fatto perdere le sue tracce e, con esse, si sono smarrite anche quelle del fidanzatino.

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Mistero a Città del Messico: undici ragazzi spariti nel nulla

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Mistero a Città del Messico dove un gruppo di 11 ragazzi, tra cui quattro donne, è svanito nel nulla dopo aver trascorso una notte di festa nei nighclub della Zona Rosa, un quartiere alla moda, ricco di ristoranti e locali, vicino alle ambasciate americana e britannica. I giovani provenivano da una bidonville, Pepita, nota per la presenza di bande criminali che operano nel contrabbando oltre ad essere dedite a rapine ed estorsioni. L’ultima volta che sono stati visti, il gruppo si trovava nella discoteca Heavens After, che le autorità hanno provveduto a chiudere. Un testimone, ora scomparso, avrebbe riferito ai familiari dei ragazzi spariti  che i giovani sarebbero stati cacciati fuori dal club da alcuni impiegati del locale e poi visti salire su dei suv che aspettavano in strada.

Ritrovato l’aereo di Amelia Earhart?

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Amelia Earhart scomparve misteriosamente senza lasciar traccia a 39 anni, il 2 luglio 1937, mentre volava sul Pacifico cercando di portare a termine il giro del mondo. Da allora le ricerche, rivelatisi inutili, sono sempre continuate, per questa donna che era un simbolo dell’emancipazione e della donna capace di cavalcare la modernità al pari dell’uomo. L’investigazione non è mai terminata grazie alla TGHAR (The Internationale Group for Historic Aircraft Recovery), associazione che ha come missione risolvere il mistero e che ha investito milioni di dollari per svelarlo ed ora è certa di essere vicina al traguardo. Il punto dove cercare sarebbe attorno all’isola di  Nikumaroro, dove in passato sono stati recuperati una confezione di crema per il viso degli anni ’30, la cerniera di un giubbotto da aviatore e dei bottoni, che, nel caso fossero appartenuti alla pilota, dimosterebbero come lei o il suo navigatore siano sopravvissuti al precipitare dell’aereo. Il sonar indica la presenza di un velivolo sui fondali intorno all’isola,  a circa 200 metri di profondità, e secondo il gruppo potrebbe trattarsi proprio di quello della donna assurta a mito. Se davvero si trattasse dell’Elettra, si potrà finalmente dare le risposte a un mistero durato 76 anni.

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Continuano le ricerche di Marco Vidali e intanto si mobilita Facebook

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A Casale sul Sile, Treviso, Silea e negli altri comuni della Marca in questi giorni ci si chiede: “Come si fa a scomparire così a 23 anni?”. La domanda riguarda la sparizione di Marco Vidali, avvenuta la notte tra domenica e lunedì lungo la Restera. Il mistero ha destato stupore e la piazza virtuale si è riempita del tam tam di amici e coetanei. Sulle bacheche di Facebook appaiono gli appelli perchè tutti aiutino nella ricerca. A chiedere aiuto, c’è anche Giovanni: “Sono giorni che Marco Vidali non da più sue notizie, le forze dell’ordine stanno cercando negli ultimi posti dove e è stato ma niente. E’ un caro amico per me e penso anche per molti di voi, per favore non allarmatevi, se lo avete visto o se lo vedrete ditegli di farsi vivo. Utilizziamo Facebook per far girare la notizia, utilizziamolo con testa per favore. Condividete”. L’apprensione, nel frattempo, continua a crescere e si seguono da vicino gli sviluppi delle ricerche di Marco, scomparso mentre si trovava assieme a due amici. All’opera ci sono il nucleo sommozzatori, i soccorritori del 118, i vigili del fuoco, e i carabinieri che hanno già scandagliato ogni angolo della via e del tratto di fiume dove è stata rinvenuta lunedì pomeriggio la bicicletta del ragazzo che sembra sparito nel nulla mentre il suo cellulare ha smesso di suonare in concomitanza con la scomparsa. L’ultima cella ad agganciare il suo telefonino è quella che copre la zona di Fiera a Treviso. Poi, il nulla. I carabinieri hanno anche provveduto a controllare anche la stazione ferroviaria, la stazione degli autobus e gli altri luoghi d’aggregazione frequentati dal giovane. Con il passare delle ore, tuttavia, la più accreditata delle ipotesi èla più drammatica: quella di un incidente che ha fatto precipitare il ragazzo tra le acque del fiume, anche se le ricerche in questo senso non hanno dato esito. Nelle ricerche sono stati coinvolti anche i cani molecolari della Forestale mentre i carabinieri hanno utilizzato il loro elicottero per compiere un giro d’ispezione ma del giovane, che al momento della scomparsa indossava un cappellino da baseball una canotta nera con scritte rosse e una salopette con gli sbuffi sui fianchi, non è emersa nessuna traccia. Oggi le ricerche sono ricominciate prendendo l’avvio dalla diga di Silea, dove il corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente. Ma la speranza, in rete, continua a sopravvivere.

Alessia e Livia Schepp: un caso ancora aperto

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Matthias Schepp morì a Cerignola nel 2011, trovando la morte sotto un treno. Ma era solo la fine di una fuga durata 4 giorni. La domanda è: Alessia e Livia, le sue gemelline, dove sono? L’uomo le aveva infatti rapite il 30 gennaio e da allora la madre continua a cercarle, nonostante tutto quello che rimane, a parte delle foto nel cellulare del padre, siano solo le parole scritte prima del suicidio. Uccidere le figlie come ultimo, disperato e folle gesto per punire la madre Irina Lucidi che non aveva intenzione di tornare a vivere con lui? Due lettere, imbucate a Tolone, dopo essere tornato da solo da Bastia, nelle quali Matthias Schepp scrive “Le gemelle non hanno sofferto, non le rivedrai, perché adesso riposano in pace“. Ma i corpi delle bambine non sono mai state trovate e la speranza non vuole cedere il passo alla disperazione in una madre che ha fondato l’associazione “Missing children Switzerland” per poter aiutare a ritrovare tutti i bambini scomparsi e dare supporto alle famiglie.

“Una personalità ferita che non s’immaginava che io potessi lasciarlo”: così Irina descrive l’ex marito che ormai non c’è più. In una situazione del genere viene normale pensare al femminicidio certo, ma anche alla debolezza umana che non riesce ad affrontare la vita con le sue difficoltà, che non sa reagire, che non solo non sa amare ma non conosce il significato della parola amore, perché questo sentimento è vita, non certo morte!

Madeleine McCann? E’ lei la bimba di Cipro?

Madeleine McCann

Ad oltre cinque anni dalla sparizione in Portogallo di Madeleine McCann, la polizia cipriota ha allertato l’Interpol dopo che un uomo ha segnalato di aver visto una bambina molto somigliante alla piccola britannica a Ayia Napa, nel sud dell’isola. La polizia ha precisato che la bambina e’ stata vista in compagnia di una coppia britannica che la presentava come uno dei suoi 4 figli.

Madeleine aveva 4 anni quando spari’ nel 2007 da Praia de Luz dove la sua famiglia era in vacanza.

Pescara. “Non è scomparsa, l’ho uccisa”. Marito confessa dopo 22 anni

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