
A Casale sul Sile, Treviso, Silea e negli altri comuni della Marca in questi giorni ci si chiede: “Come si fa a scomparire così a 23 anni?”. La domanda riguarda la sparizione di Marco Vidali, avvenuta la notte tra domenica e lunedì lungo la Restera. Il mistero ha destato stupore e la piazza virtuale si è riempita del tam tam di amici e coetanei. Sulle bacheche di Facebook appaiono gli appelli perchè tutti aiutino nella ricerca. A chiedere aiuto, c’è anche Giovanni: “Sono giorni che Marco Vidali non da più sue notizie, le forze dell’ordine stanno cercando negli ultimi posti dove e è stato ma niente. E’ un caro amico per me e penso anche per molti di voi, per favore non allarmatevi, se lo avete visto o se lo vedrete ditegli di farsi vivo. Utilizziamo Facebook per far girare la notizia, utilizziamolo con testa per favore. Condividete”. L’apprensione, nel frattempo, continua a crescere e si seguono da vicino gli sviluppi delle ricerche di Marco, scomparso mentre si trovava assieme a due amici. All’opera ci sono il nucleo sommozzatori, i soccorritori del 118, i vigili del fuoco, e i carabinieri che hanno già scandagliato ogni angolo della via e del tratto di fiume dove è stata rinvenuta lunedì pomeriggio la bicicletta del ragazzo che sembra sparito nel nulla mentre il suo cellulare ha smesso di suonare in concomitanza con la scomparsa. L’ultima cella ad agganciare il suo telefonino è quella che copre la zona di Fiera a Treviso. Poi, il nulla. I carabinieri hanno anche provveduto a controllare anche la stazione ferroviaria, la stazione degli autobus e gli altri luoghi d’aggregazione frequentati dal giovane. Con il passare delle ore, tuttavia, la più accreditata delle ipotesi èla più drammatica: quella di un incidente che ha fatto precipitare il ragazzo tra le acque del fiume, anche se le ricerche in questo senso non hanno dato esito. Nelle ricerche sono stati coinvolti anche i cani molecolari della Forestale mentre i carabinieri hanno utilizzato il loro elicottero per compiere un giro d’ispezione ma del giovane, che al momento della scomparsa indossava un cappellino da baseball una canotta nera con scritte rosse e una salopette con gli sbuffi sui fianchi, non è emersa nessuna traccia. Oggi le ricerche sono ricominciate prendendo l’avvio dalla diga di Silea, dove il corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente. Ma la speranza, in rete, continua a sopravvivere.
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