A gennaio, l’unico acquisto in casa bianconera è stato quello di Pablo Daniel Osvaldo, arrivato in prestito secco e con diritto di riscatto fissato a 19 milioni di euro. Ci si chiede quindi che sarà di lui a giugo. Anche se molto dipenderà dal come si comporterà l’italo-argentino nei prossimi mesi, va comunque ricordato che Conte ha dimostrato di tenere in considerazione attaccanti dalle caratteristiche del neo bianconero: l’ex Roma sarà prezioso in Europa League e, qualora si dimostri forte in campo internazionale, potrebbe essere il colpo giusto per la Champions League dell’anno prossimo. Passando al discorso cartellino, i 19 milioni sono pagabili in tre anni e quindi verrebbero comunque ammortizzati. Per queste ragioni, non è da escludere una permanenza più lunga rispetto ai quattro mesi iniziali. Ma nel frattempo si scopre anche un altro retroscena di casa bianconera. Già si era parlato del fatto che Marotta aveva chiesto un giocatore sulle cui tracce il club è da tempo: Luis Nani del Manchester United, che però non l’ha liberato in prestito. Anche Inter e Milan hanno provato a chiedere il giocatore con la stessa formula, ricevendo a loro volta un secco no. In vista del mercato estivo, tuttavia, è proprio la Vecchia Signora la squadra in pole position per acquistare il portoghese, che lascerà sicuramente Manchester al termine della stagione e si trova in cima alla lista dei desideri di Conte.
Quel gesto di non partecipare alla premiazione dopo la finale della Coppa Italia, Pablo Daniel Osvaldo lo ha pagato caro, infatti poi è stato escluso dalla Nazionale per Confederations Cup, ma lui si è giustificato così:
«ero arrabbiatissimo, sono rientrato nello spogliatoio e volevo spaccare tutto. Non mi sono accorto di nulla di quello che avevo combinato; non partecipare alla premiazione è stato un brutto gesto».
Poi l’ex giocatore giallorosso ha aggiunto: «Io sinceramente non potevo stare a Roma con chi mi minacciava e veniva a scrivere quelle cattiverie sotto casa. Non è normale, e viene fatto poco per cambiare questa situazione. Avevo bisogno di stare tranquillo». Pablo Daniel Osvaldo ha poi sottolineato: «Io esiliato al Southampton? No, è stata una decisione mia, la Roma mi ha fatto capire che dovevo andare via. Volevo provare un’esperienza all’estero, era l’opzione migliore per me. Lì è tutto nuovo, mi devo adattare al calcio inglese e anche segnare, ci vuole un pò di tempo – prosegue l’italo-argentino -. A Roma il tifoso normale mi ha sempre dimostrato tanto affetto ma c’è modo e modo di vivere il tifo, alcuni lo vivono nel modo giusto, altri no. Per fortuna questi sono una minoranza. I compagni e i tifosi mi hanno sempre sostenuto. Anche quando ho avuto contestazioni. A chi mi porta rispetto io ricambio con rispetto, altrimenti no. Per alcuni è sbagliato, per me no».