“Il saluto romano? Lo facevo da giovane e in occasioni importanti, di incontri con militanti e in altre iniziative. L’ultima volta l’ho fatto diversi anni fa’.” Così Alberto Giorgetti, esponente del PDL e Sottosegretario all’Economia del Governo Letta, oggi a ‘Un Giorno da Pecora’, su Radio2, ha raccontato come in passato fosse schierato decisamente a destra. Giorgetti aggiunge anche: “C’è stata una storia importante nella destra. Sono stato coordinatore provinciale del Fuan per alcuni anni. Ero di destra”. Ma il Fuan non era neofascista? “No, lo dicevano i comunisti”. Ed è mai stato a Predappio? “Predappio fa parte della storia, ci sono stato”.
In merito al ” Saluto Romano” la Cassazione penale , sez. I, sentenza 17.06.2009 n° 25184 si è così espressa:
“Il “saluto romano” non è espressione della possibilità di manifestare liberamente il proprio pensiero, ma è un gesto che istiga all’odio razziale, cioè che sconfina nell’istigazione alla violenza, e – quindi – come tale va punito ex articolo 2, legge 205/93″.
Chi occupa il ruolo di Sottosegretario all’Economia, un politico quindi che siede nell’esecutivo, può affermare liberamente di aver fatto il “saluto fascista/romano” contravvenendo a una sentenza della Cassazione Penale? Sembra indispensabile che prima di nominare un componente del governo si accerti il livello e i suoi valori democratici…