
I terremoti non si possono prevedere e su questo tutta la comunità scientifica mondiale è d’accordo. Eppure Luke Thomas qualche giorno fa aveva previsto un forte terremoto, di magnitudo 5.2, tra Catania e Messina, proprio per il 16 Agosto. Su che si basano le previsioni di Thomas? Su condizioni meteorologiche, in base ai profili di temperatura e al riscaldamento per attrito, il ricercatore prevederebbe terremoti a cadenza regolare, emettendo delle percentuali di probabilità sul suo sito. E’ raro però che il ricercatore abbia ragione, sono pochi i casi in cui le previsioni abbiano coinciso con l’evento sismico. Questo la dice lunga non solo sulla difficoltà di una previsione deterministica, ma soprattutto sull’attendibilità della stessa, che noi oseremmo definire una sorta di probabilità remota che un evento possa accadere.
Effettivamente andando a spulciare le tabelle, è possibile notare aree di previsione molto vaste, con una percentuale di riuscita molto poco attendibile. Secondo la previsione del ricercatore, la notte del 16 un terremoto avrebbe potuto colpire con la stessa percentuale di probabilità le aree comprese tra Catania e Napoli, con un’altissima possibilità sino a Pescara. Secondo altri, tuttavia, avere la giornata del 16 con le percentuali più elevate (su 10 giorni mostrati), evidenzia ugualmente una verità non associabile a coincidenze. Come dire, qualcosa di vero, in fondo, c’è. Forse bisogna approfondire la teoria di Thomas e andare a fondo a questi dati che forse potrebbero portare a delle previsioni?
Prima di poter gridare alla scoperta che salverà milioni di vite umane è utile sapere che non vi è nessuna prova scientifica che la temperatura superficiale possa influenzare chilometri di roccia sottostante ed andare quindi ad aggiungersi alle forze endogene che causano i terremoti. Ne è prova il terremoto di magnitudo 7.0 previsto da Thomas a Los Angeles che avrebbe sconvolto la città e distrutto molti edifici, ma fortunatamente la previsione era errata e il terremoto non si è mai verificato. Secondo alcuni studiosi Thomas “Predice la stessa cosa ogni pochi giorni in aree altamente sismiche“, ed è per questo che viene considerato un “ciarlatano”. Secondo poi ’Istituto Geologico degli Stati Uniti (USGS), Thomas è “un falso profeta”, capace di creare falsi allarmismi di azzeccare la previsione in qualche parte del mondo semplicemente perchè prima o poi un’area a grande rischio sismico ne viene interessata. “I più grandi terremoti avvengono senza preavviso o quantomeno attraverso fenomeni precursori molto poco chiari“. Forse l’unica certezza ancora una volta è la prevenzione, edificando con tecniche antisismiche e insegnando le regole base per mettersi in sicurezza in caso di terremoto.
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