L’alpinista Simone Moro, assieme ai compagni Ueli Steck e Jonathan Griffith, è stato aggredito ieri pomeriggio da un gruppo di Sherpa nel campo base n.2 dell’Everest. I tre hanno eseguito il fissaggio delle corde su una parete sul lato ovest del Lhotse prima di far ritorno al campo di partenza. Qui, un centinaio di sherpa li stavano aspettando per “punirli fisicamente” per una presunta interferenza nel loro lavoro. Alcuni alpinisti stranieri sono intervenuti impedendo allo scontro di degenerare in tragedia. Moro, il bergamasco che da anni frequenta le vette dell’Himalaya in Nepal, ha riportato ferite non gravi ma Steck deve essere trasferito a Kathmandu per problemi più seri. Nimanuru Sherpa, direttoredell’agenzia che ha organizzato la spedizione di cui fanno parte i tre, si è detto “rattristato per l’accaduto”, osservando che l’episodio “rischia di offuscare l’immagine del Nepal nel mondo”. Nel frattempo la polizia ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
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Simone Moro aggredito dagli sherpa
Pubblicato da tdy22 in aprile 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/29/simone-moro-aggredito-dagli-sherpa/
Una donna, da sola scala il Kilimangiaro… è italiana!
Ha raggiunto da sola in cinque giorni la cima del Kilimangiaro: a compiere l’impresa e’ una alpinista di Mestre, Silvia Trabucco, 42 anni, da dieci anni residente a Zanzibar. Qui Silvia e’ responsabile amministrativo della locale Scuola internazionale, ma non ha mai perso la grande passione per la montagna e le ascensioni.
Cosi’ la donna, con il supporto di sei sherpa, si e’ presa 10 giorni di ferie dal lavoro ed e’ riuscita a raggiungere la cima di quella che con i suoi 5895 metri e’ la piu’ alta montagna africana.
”In effetti ero partita con una compagna, ma si e’ sentita male per l’altitudine dopo tre giorni di ascesa e ho proseguito da sola”. Una esperienza che Silvia giudica indimenticabile. ”E’ stata soprattutto una difficolta’ psicologica – spiega – quella di mantenere sempre la calma e il controllo del corpo. Ero tesa, preoccupata, non lo nego, ma volevo a tutti i costi arrivare in cima. Si dormiva nelle tende e si camminava soprattutto di notte – dice – ed e’ stato meraviglioso una mattina ritrovarmi davanti il biancore abbacinante di un ghiacciaio che non mi aspettavo di vedere”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/silvia-trabucco-kilimangiaro/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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