L’Economist non è mai stato molto generoso con Silvio Berlusconi e dopo 12 anni da quel “Unfit to lead Italy” (inadatto a guidare l’Italia) che fece andare su tutte le furie Silvio Berlusconi all’indomani della seconda ascesa a Palazzo Chigi, torna “la condanna” del settimanale inglese che titola “Addio Silvio” e lancia il benservito all’ex premier con parole dure:
“E’ stato condannato per un crimine, Berlusconi deve lasciare la scena politica…Sebbene sia stato condannato in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione, Berlusconi cerca ancora di sfuggire alla giustizia. Il Pdl, parte di un governo di larga coalizione, malgrado il Cavaliere pubblicamente sostenga l’esecutivo, ha fatto sapere che Letta sopravvivrà e andrà avanti soltanto se il suo leader otterrà la grazia o comunque un salvacondotto giudiziario, in caso contrario cadrà”.
“Berlusconi – prosegue l’articolo – dovrebbe sentire l’intero peso della legge, immediata interdizione dai pubblici uffici compresa. Gli italiani hanno perso la loro fiducia nella politica e il primo passo per restituirgliela è per una volta dare la precedenza alla giustizia e non agli interessi personali…. La repulsione per la politica ha condotto in febbraio un quarto dell’elettorato a votare per il Movimento 5 stelle guidato da un comico…
“Mr Berlusconi non può avere un ruolo nel restituire dignità alla politica – è la conclusione dell’Economist – Come primo ministro, ha più volte messo i suoi interessi personali davanti a quelli del paese. Ha esacerbato il cinismo popolare nei confronti della vita pubblica. Se la politica italiana vuole recuperare la legittimazione di cui ha bisogno, l’abbandono di Berlusconi è tanto necessario quanto già in ritardo”