L’era Bertone finisce e con lui anche una parte della storia della Chiesa è stata archiviata Forse Papa Francesco è il vero rottamatore o forse c’era solo bisogno di un avvicendamento per dar nuova linfa all’istituzione. Dopo 7 anni Tarcisio Bertone, segretario di Stato uscente, parlando coi giornalisti a Siracusa ha detto:
«Ho dato sempre tutto ma certamente ho avuto i miei difetti, se dovessi ripensare adesso a certi momenti agirei diversamente. Però questo non vuol dire che non si sia cercato di servire la Chiesa».
E poi ha aggiunto:
«Il bilancio di questi sette anni lo vedo positivo. Naturalmente ci sono stati tanti problemi, specialmente negli ultimi due anni, mi hanno rovesciato addosso accuse… Un intreccio di corvi e vipere… Però questo non dovrebbe offuscare quello che ritengo sia un bilancio positivo».
Il cardinal Bertone ha poi voluto sottolineare:
«A volte ci sono dei bilanci viziati un po’ dai pregiudizi. Un bilancio onesto non può non tener conto del fatto che il segretario di Stato è il primo collaboratore del Papa, un esecutore leale e fedele dei compiti che gli vengono affidati. Cosa che ho fatto e farò. Il segretario di Stato lavora in equipe, si lavora in cinque ed è un bel gruppo che lavora molto unito».