Chi si aspettava una mobilitazione di massa, dovrà ricredersi. Nel giorno in cui Bruxelles esamina la Legge di Stabilità italiana, Cgil, Cisl e Uil decidono di indire scioperi territoriali per metà novembre della durata di 4 ore. Quindi nessun movimento unitario come invece sembrava che dovesse esserci, né una serie di scioperi a catena ma solo un “timido” avviso di dissenso contro una “soft” legge finanziaria che ha scontentato quasi tutti senza poter però alzare la voce poiché stavolta le bastonate sono meno evidenti di altre anche se alcuni sentori già ci sono: con la Tasi ci sarà chi pagherà più dell’Imu e inoltre, a lungo andare, i tagli si ripercuoteranno sui cittadini, la ripresa e l’occupazione tarderanno ad arrivare e allora sì che la mobilitazione si farà sentire… ma ci sarà ancora tempo per protestare?