Attore, regista, sceneggiatore e produttore. Francesco Nuti è stato protagonista di circa venti film, ha vinto un David di Donatello e un Nastro d’Argento come miglio attore in “Io, Chiara e lo scuro” poi quel drammatico incidente domestico nel 2006, a cui è seguito un periodo di coma dopo il quale non ha più riacquistato la capacità di parlare e camminare autonomamente. Ma la malattia non l’ha sconfitto, anzi: sta vivendo un periodo particolarmente prolifico, con due sceneggiature pronte. Non parla, ma riesce a scrivere al computer e proprio grazie alla tecnologia è riuscito a rilasciare una lunga intervista al Corriere Fiorentino. E’ lui stesso che, dopo aver spiegato che i suoi duoi scritti “parlano d’amore”, e spiega: “la prima sceneggiatura d’amore per una donna che si chiama Olga, la seconda per un bambino”. Riguardo al suo ambiente professionale, da cui inizialmente era partita una catena solidale che poi, pian piano, si è trasformata in silenzio, ricorda quello che ha scritto nella sua biografia: ‘‘chi si vergogna di me si vergogni di sé’’. Al contrario dei colleghi, però, c’è anche chi non si scorda di lui: “ci sono i vecchi amici di Narnali e tutto il mio pubblico, che ancora mi segue e spera con me”. Nell’intervista si parla anche dell’Italia attuale e Nuti lancia un appello all’inventiva: “ci vogliono le idee per fare le cose, come nel cinema. Non basta la cartabollata”. Per concludere, una parola sull’amore, alla domanda: “Qual è il suo attuale e vero concetto di amore capace di soffocare la legittima rabbia contro il destino? E non mi riferisco alle donne…” l’artista risponde: “L’amore è come Olga, se non ti fa morire è solo una parola, anzi un tradimento”.
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“Chi si vergogna di me si vergogni di sè”: l’energia di Francesco Nuti
Pubblicato da tdy22 in settembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/30/chi-si-vergogna-di-me-si-vergogni-di-se-lenergia-di-francesco-nuti/
Lo sguardo di Michelangelo!
Non solo regista ma artista completo: pittore, scrittore e capace di far dialogare nel suo cinema diversi linguaggi. Così, nel centenario della nascita, Ferrara vede «Lo sguardo di Michelangelo». Antonioni e le arti, una mostra a Palazzo dei Diamanti, dal 10 marzo al 9 giugno, riaperto dopo il sisma dell’Emilia. Curata da Dominique Paini, è tratta dai suoi oltre 47.000 pezzi donati al Comune: film, libri, dischi, foto, sceneggiature, oggetti, documenti rari, lettere, quadri che lo influenzarono.
Pubblicato da tdy22 in marzo 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/09/lo-sguardo-di-michelangelo/
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