Far west a Roma: quando i poliziotti accerchiati sparano in aria

san_lorenzo-tuttacronacaScene di violenza urbana nella notte di sabato a San Lorenzo, a Roma, dove oltre venti persone hanno accerchiato una pattuglia della polizia in piazza dell’Immacolata. La vicenda è così raccontata dal Messaggero: Gli agenti sono stati umiliati, offesi e anche picchiati. Si è sfiorato il dramma con i poliziotti che sono rimasti per qualche minuto ostaggio dei criminali. L’unica soluzione è stata quella di chiedere in modo rapido i rinforzi ma intanto i due agenti sono stati costretti anche ad estrarre la pistola di ordinanza ed esplodere due colpi in aria. Colpi di arma da fuoco che hanno avuto come risultato il disperdersi del piccolo ma agguerrito esercito di criminali e di rendere possibile la cattura di un tunisino di 27 anni che si era dato la fuga al momento del fermo. Tutto è iniziato, verso l’1.30, proprio dal controllo dello straniero. Era in programma uno dei tanti presidi voluti dal questore per arginare la criminalità che sta assillando i residenti.

Ecco che due agenti fermano il tunisino per un normale controllo. Il giovane invece fugge nella piazza inseguito dalle forze dell’ordine. In pochi secondi la pattuglia è stata aggredita da una folla di persone. Qualcuno aveva in mano cocci di bottiglia e voleva colpire gli uomini in divisa: sono volati calci, pugni e sputi. Non c’è stata altra soluzione per gli agenti del commissariato di zona se non quella di sparare. Per fortuna è bastato premere il grilletto esplodendo i colpi in aria. Nel giro di pochi minuti sono accorsi altri equipaggi e hanno riportato la calma in piazza dell’Immacolata. Il tunisino arrestato non solo deve rispondere di lesioni a pubblico ufficiale ma anche danneggiamento dei beni dello Stato avendo preso a calci un’auto della polizia.

«E’ sotto gli occhi di tutti – racconta un residente – quello che accade a San Lorenzo. La notte il quartiere diventa ostaggio di bande di stranieri – probabilmente guidate da italiani – che spacciano a ogni angolo di strada. C’è anche un’impennata delle rapine ai passanti». Gli agenti del commissariato arrestano giornalmente spacciatori che poco dopo tornano a spacciare. Ultimamente la polizia ha arrestato cinque persone che avevano picchiato a sangue il titolare di un bar per un misero bottino.

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Papa Francesco, tra l’angelo della neve e la vittoria in campionato

newyorkerpapa-tuttacronacaDopo esser stato eletto la persona dell’anno da Time, Papa Francesco conquista anche la copertina del New Yorker. Nel numero che uscirà il 23 dicembre, infatti, appare mentre fa “l’angelo della neve”. Il disegno è opera di Barry Blitt, illustratore e collaboratore della rivista, che ha detto: ”Papa Francesco sembra una persona rispettabile – un brav’uomo – e un sostenitore sincero della buona volontà e della pace sulla Terra. Ma chi sono io per giudicare?”. Who am i to judge? è anche il titolo della cover-story di James Carroll dedicata al Pontefice, che in queste ore ha anche un altro motivo per sorridere. Il San Lorenzo, la squadra argentina del quale è tifoso, ha infatti vinto il campionato al termine di una giornata, l’ultima, davvero emozionante:  quattro squadre in lotta per il titolo, tutte in due punti. Alla fine l’hanno spuntata i Ciclon pareggiando 0-0 in casa del Velez e riescono, grazie anche al 2-2 tra Old Boys e Lanus, a mantenere due punti di vantaggio in classifica sulle rivali e a conquistare così il Torneo Inicial.papa-san-lorenzo-tuttacronaca

I No Tav vs il Partito Democratico: ferito un iscritto, danneggiata la sede

no-tav-tuttacronacaIl Pd è messo sotto accusa dai No Tav perchè favorevole alla grande opera in Valsusa e per questo motivo sono prese di mira le sue sedi. Come riporta l’Huffington Post, “nel pomeriggio, un centinaio di No Tav e movimenti contro le politiche di austerity ha preso di mira la sede del Partito Democratico a San Lorenzo, storico quartiere di sinistra nella capitale. L’azione è durata pochi minuti ma ha lasciato i segni: colpito con una bottiglia alla fronte Maurizio Correnti, che con altri 4-5 iscritti si trovava nella sede Dem ed è accorso fuori quando ha sentito le urla dal piccolo corteo. ‘Mi hanno lanciato una bottiglia, quando io sono uscito con tutta l’intenzione di parlare’, racconta Correnti: sulla fronte un po’ di sangue per la ‘bottigliata’, su un lato della giacca a vento vernice bianca. Quella che i dimostranti hanno lanciato contro le vetrine della sede Pd, luogo denso di storia politica nella capitale: era sede del Pci, divisa in due locali dalla svolta della Bolognina, Pds e Rifondazione. Ora che è casa Pd, su una vetrina resiste ancora languida una scritta ‘Ds San Lorenzo’. Rovesciati anche dei cassonetti dei rifiuti posizionati davanti alla sede Dem. Al momento del blitz, sul posto non c’erano forze dell’ordine. Ma dopo, la celere è arrivata in quartiere. Il corteo si è disperso subito dopo la contestazione.”

Guerra ai circoli Pd a Roma, stavolta tocca a San Lorenzo

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E’ il terzo in pochi giorni, dopo il blitz al circolo Pd di via dei Giubbonari e l’assalto alla sede nazionale da parte dei disoccupati napoletano,  ora è toccato al circolo di San Lorenzo. Ignoti hanno  forzato la saracinesca e la porta del circolo devastandolo e imbrattando le bandiere. «Questa notte ignoti hanno forzato l’ingresso, devastato il circolo e rovesciando oggetti e lasciando in terra le bandiere cosparse di vomito rubando uno stereo e una televisione che gli iscritti avevano comprato mettendo insieme le proprie forze», spiega Tommaso Giuntella, Presidente del Pd di Roma.

«Voglio testimoniare anche pubblicamente la solidarietà di tutto il Pd di Roma a Francesca Del Bello (Segretario del circolo), a Marco Giordano (Segretario dei Gd Locali), e a tutti gli iscritti al Pd e i Giovani Democratici del circolo di S. Lorenzo – dice Giuntella – forzato, devastato e depredato da gente senza dignit. Le sezioni non si toccano. Non possono distruggere la nostra casa per un semplice motivo: perchè casa dovunque ci ritroviamo tra di noi. Ed per questo che non passeranno. Mai», conclude Giuntella.

 

Il gay suicida a Roma e le chiamate al telefono antiomofobia

gay-suicidio-roma-tuttacronacaLa Procura ha acquisito le telefonate che Simone, il 21enne che si è tolto la vita a Roma una settimana fa, aveva fatto al telefono antiomofobia. A raccontarlo, il Corriere della Sera, che spiega come il giovane, negli ultimi due mesi di vita, si era rivolto una decina di volte al centralino gestito dal Comune di Roma, dalla Provincia e dalla Regione Lazio con personale composto di volontari delle associazioni omosessuali, a volte presentandosi, altre restando in forma anonima. Utilizzava quelle telefonate per raccontare del proprio malessere e delle vessazioni subite. “A scuola mi prendevano in giro, mi trattavano male: erano più aggressivi. Ma adesso mi sento gli occhi addosso, avverto la discriminazione dei colleghi”. E ancora: “Sono uno studente di scienze infermieristiche, faccio il tirocinante. Quando passo nei corridoi sento le voci alle mie spalle: si chiedono se sono frocio, gay”. E ancora: “I ragazzi che si sono suicidati perché dicevano che erano gay… io capisco come si sentivano, a volte viene anche a me la voglia di farlo”. L’ultima chiamata risale a due settimane il fatidico giorno in cui ha deciso di gettarsi dal tetto di un palazzo sulla Casilina, a tre chilometri da casa sua. Proprio a questo, tra le altre cose, gli investigatori cercano una risposta. Perchè compiere il gesto estremo lontano da casa? Ma si vuole capire anche se ci sia stato qualcuno in particolare che l’abbia spinto a prendere questa decisione e, mentre s’indaga contro ignoti per istigazione al suicidio, sotto esame sono le amicizie e i rapporti lavorativi del ragazzo.

Clamoroso! Cartellino giallo prima del fischio d’inizio

alvarado-ammonizione-tuttacronacaChe il calcio regali sempre nuove emozioni è noto, ma anche i colpi di scena non mancano. A quanto pare, alcuni avvengono anche prima del fischio d’inizio, come c’insegna l’Argentina. Proprio qui, prima del match che ha visto fronteggiarsi San Lorenzo e Boca Juniors, poi vinto dai cuervos grazie a una rete di Correa, il capitano Pablo Alvarado è stato ammonito appena messo piede in campo, prima che venisse sferrato il primo calcio. L’arbitro che ha fatto discutere è l’integerrimo German Delfino, che il regolamento lo prende alla lettera. Stando a quello argentino, i bambini non possono entrare sul rettangolo verde insieme alle squadre. Ma domenica i giocatori del club di Boedo, quartiere di Buenos Aires, si sono fatti accompagnare da alcuni piccoli tifosi, rimasti in campo il tempo necessario per scattare alcune foto. Il tempo del sorteggio per decretare chi dovesse battere il calcio d’inizio e  Delfino ha estratto il cartellino giallo per Alvarado, capitano del San Lorenzo. Le proteste si sono subito levate dalla panchina dei cuervos e anche i commentatori sono rimasti interdetti da una simile decisione arbitrale, che non è stata rivista.

21enne si lancia dalla Pantanella, ex fabbrica di Roma: “sono gay”

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Prima la confessione lasciata in una lettera in cui un 21enne di dichiarava gay e poi il lancio nella notte dalla Pantanella, l’ex fabbrica di pasta di via Casilina a Roma. Sul posto gli uomini del commissariato San Lorenzo che stanno comunque effettuando i rilievi. Non ci sarebbero dubbi che si tratta di un suicidio.

La nuova droga della follia si chiama Ya-Ba, mega operazione a Roma

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L’operazione è stata portata avanti tra venerdì e sabato nei quartieri più a rischio della città: Pigneto, San Lorenzo, Trastevere, Trionfale, Termini e Casilino. E’ in queste zone che si concentra il traffico di stupefacenti e in particolare marijuana, hashish, eroina e cocaina. Il bilancio dell’operazione è di 19 persone arrestate, molti dei quali stranieri, di età compresa tra i 18 e i 54 anni. In particolare è stato però fermato un cittadino del Bangladesh, di 30 anni, nei pressi dell’acquedotto Alessandrino, in zona Tor Pignattara. Il giovane era in possesso di 120 pasticche di “Ya-Ba”.

Lo Ya-Ba è una sostanza simile all’ecstasy, ma l’abuso della sostanza produce comportamenti molto violenti, autolesionisti e a stati allucinatori. Questa metanfetamina porta a gravi e irreparabili disturbi psichici, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “droga della pazzia”. Lo Ya-Ba è molto popolare in Cina.

Arresti a Roma, maxi operazione antidroga nelle strade della Movida

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Controlli di Ferragosto e 25 persone, tra cui 12 pusher, nella Capitale arrestate dai carabinieri nelle strade della movida romana: San Lorenzo, Testaccio, Monti e Trastevere. Sequestrate centinaia di dosi di droga e almeno 10 persone segnalate  all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori di stupefacenti. L’indagine speriamo che porti a ricostruire il traffico e la provenienza, così da poter arrestare anche i boss che, a quanto sembra dalle notizie riportate dai media, rimangono ancora nell’ombra.

La notte dei desideri: per una stella che s’incendia, c’è un sogno che s’avvera!

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Non è una notte come tutte le altre: San Lorenzo, le stelle cadenti e i sogni da realizzare. Un cocktail che si rinnova ogni anno e che regala emozioni a tutti i fortunati che, naso all’insù, hanno ancora voglia di credere nei loro desideri. 

C’è sempre una certa trepidazione nel mese d’agosto e non solo per le ferie, ma per quello strano fenomeno delle stelle cadenti che sembra concentrarsi proprio nel mese più caldo. Che poi a ben vedere lo si aspetta con entusiasmo e si spera di poter esprimere più desideri possibili, ma  in fondo quel che si cela dietro questa tradizione è assai contraddittorio e inquietante. Già solo pensare che noi esprimiamo un desiderio quando una meteora, cioè un frammento di un corpo celeste, s’incendia venendo a contatto con l’atmosfera terrestre, non è certo molto razionale! Poi oggi l’apparizione della stella cadente  è associata a un sentimento di lieto stupore, che deriva più dallo spettacolo che ci passa davanti agli occhi e dalla recente attribuzione di lieto evento che le abbiamo dato. Ma se si fa un salto nel passato ci si scontrerà con una credenza ben diversa da quella odierna. Nell’antichità le apparizioni di meteore, così come quelle di comete e di altri fenomeni passeggeri che sembravano alterare l’immutabilità del cielo, erano considerate segni infausti. Nelle antiche mitologie orientali, in quelle greche e latine, le stelle cadenti erano lacrime di divinità che piangevano a causa di disastri già avvenuti o annunciati.   

Gli astrologi cinesi, che nei loro annali hanno registrato le apparizioni di stelle cadenti e comete fin dal sesto secolo avanti Cristo, non avevano dubbi che a temere il peggio dovessero essere i governanti. Il cielo sembrava piangere lacrime di fuoco in occasione di crisi di governo, battaglie o assedi avvenuti in coincidenza con quelli che oggi sappiamo essere sciami meteorici ricorrenti.

Anche tra l’ottobre e il novembre del 902 dopo Cristo, riferiscono le antiche cronache, l’invasione della Sicilia e della Calabria da parte dei saraceni e le stragi che ne seguirono furono seguite da un abbondante pianto divino. Oggi è accertato che si trattò di una pioggia particolarmente fitta di stelle cadenti dello sciame delle Leonidi, visibile ogni anno a novembre.

Anche la tradizione cristiana ha ereditato il concetto della pioggia di stelle cadenti come pianto celeste. Secondo la leggenda, il diacono San Lorenzo fu arrostito vivo su una graticola di ferro dai romani il 10 agosto del 258 dopo Cristo. Da allora, ogni anno, le sue lacrime infuocate continuano a diffondersi nel cielo come scintille. Giovanni Pascoli, nella sua poesia ‘X Agosto’ ha consolidato questa credenza popolare, associandola all’uccisione del padre Ruggero, avvenuta la notte del 10 agosto 1867:

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla…

Tuttavia, la tradizione popolare cristiana ha voluto introdurre un elemento positivo. Oggi, quanti ammirano quelle scintille e ricordano il sacrificio di San Lorenzo, possono chiedere una grazia, esprimere un desiderio.

Nonostante i presagi negativi, nonostante la graticola di San Lorenzo e le lacrime del cielo, a noi quella notte ci è consentito ancora di sognare. E allora perché non farlo, come propone Slow Drive con una bella passeggiata sul lago di Garda, dove saranno offerti emozionanti itinerari a bordo di spider vintage per inoltrarsi nelle stradine più oscure è meglio esposte allo spettacolo delle Perseidi?

Per i più tecnologici invece c’è la proposta dell’Istituto nazionale di astrofisica che propone l’appuntamento “Un tweet chiamato desiderio”, 140 caratteri per condividere stelle cadenti e desiderio sull’hashtag #stellacadente. In barba alla scaramanzia, ovviamente, che vieta di svelare i propri sogni, ma forse, una condivisione, magari anonima in forma anonima, nascosti dietro a un nickname, è concessa.

A messa con i buttafuori per allontanare i mendicanti!

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Hanno stazionato fuori dal Duomo di San Lorenzo a Mestre i “buttafuori” che hanno evitato ai barboni e mendicanti di infastidire i fedeli con continue richieste di obolo. L’iniziativa è piaciuta ai parrocchiani che hanno espresso il loro supporto  a monsignor Fausto Bonini che ha atteso i suoi fedeli fermo davanti al portone dell’ingresso. C’è stato solo un uomo che è entrato in chiesa e ha gridato contro il parroco “razzista”.

YARA, IL FIGLIO ILLEGITTIMO DI GUERINONI, IL PAESE DELLA MADRE

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“Sì, Giuseppe Guerinoni mi aveva confidato di aver messo incinta una donna, che abitava a San Lorenzo di Rovetta – racconta l’ex collega di Guerinoni a “L’Eco di Bergamo” -. Li avevo anche visti insieme. Altri sapevano di questa relazione: le donne sul pullman ne chiacchieravano”. Il cerchio si stringe e ora le forze dell’ordine stanno cercando la donna per risolvere il caso.

Il portiere del San Lorenzo è stato arrestato…

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A Papa Francesco hanno dato le chiavi di San Pietro, mentre Pablo Migliore, aveva la custodia della porta del San Lorenzo, la squadra amatissima dell’attuale pontefice. Purtroppo, però, l’estremo difensore è accusato di avere coperto Maximiliano Mazzaro, un ultrà del Boca Juniors latitante dallo scorso gennaio e secondo gli inquirenti coinvolto nell’omicidio di un altro tifoso nell’ottobre del 2011. L’arresto di Migliore è stato eseguito nello stadio ‘Pedro Bidegain’ del San Lorenzo, due ore dopo la partita persa contro il Newell’s Old Boys a cui lo stesso portiere aveva preso parte. L’estremo difensore è stato informato dell’arresto mentre era ancora negli spogliatoi insieme ai suoi compagni di squadra e allo staff tecnico. Un gruppo di agenti della polizia federale argentina ha preso in consegna il giocatore lasciando poi lo stadio da un’uscita secondaria per sfuggire all’assalto dei cronisti. Migliore passerà questa notte in carcere e già domani dovrebbe dichiarare davanti al giudice delle indagini preliminari Manuel de Campos, titolare dell’inchiesta sulla morte di Ernesto Cirino.

Michelangelo copiò Leonardo… ne è testimonianza la sfera di San Lorenzo

 

Michelangelo ”copio”’ Leonardo per realizzare la sfera di coronamento della lanterna collocata sulla cima della cupola della sagrestia nuova della basilica di San Lorenzo a Firenze.BeFunky_ViewFinder_7firenze

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