Papa Francesco prega per Cocò, il bimbo carbonizzato in auto

nicola-campolongo-coco-tuttacronacaDurante l’Angelus, Papa Francesco ha voluto ricordare il bimbo di tre anni ucciso e dato alle fiamme all’interno di un’auto a Cassano allo Jonio, nel Casertano, con il nonno e la sua compagna. “Voglio rivolgere un pensiero a Cocò Campolongo, che a tre anni è stato bruciato in macchina a Cassano allo Jonio”, ha detto. “Questo accanimento su un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità”, ha aggiunto. “Preghiamo con Cocò, che di sicuro ora è in cielo con Gesù per le persone che hanno fatto questo reato, perché si pentano e si convertano al Signore”.

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La madre di Cocò: “Lo hanno ucciso perchè conosceva i suoi assassini”

cocò-nicola-campolongo-tuttacronacaE’ stato ucciso la scorsa domenica nel Cosentino il piccolo Nicola Campolongo, Cocò, bimbo di appena tre anni che si trovava assieme al nonno Giuseppe Ianniccelli e alla compagna marocchina dell’uomo. I loro corpi sono stati trovati, carbonizzati, all’interno di un’auto a Cassano allo Jonio. La madre Antonia, attualmente in carcere, è certa: “Lo hanno ucciso perché conosceva i suoi assassini”. In un’intervista a La Stampa racconta: “Li ha visti in faccia e così lo hanno ucciso, vigliacchi. Quando uscirò dalla prigione andrò via dalla Calabria”. Al momento le indagini continuano senza sosta e gli inquirenti non escludono che i tre stessero rientrando a casa e, giunti proprio nei pressi del casolare dove sono stati trovati i corpi carbonizzati, siano rimasti vittime di un agguato. I killer avrebbero poi rinchiuso il corpo di Iannicelli nel bagagliaio dell’automobile e portato il mezzo vicino al casolare per incendiarlo. Sul cofano dell’automobile è stata rinvenuta una moneta da 50 centesimi che, nel linguaggio della criminalità organizzata, significa che la vittima aveva uno scarso valore. Iannicelli potrebbe essere stato ucciso al termine di una discussione degenerata. Tra le ipotesi quella che Ianniccelli doveva incontrare qualcuno e spiegare di non avere soldi e forse pensava che con il nipotino sarebbe stato al riparo dalla violenza. Invece anche il piccolo Cocò è andato incontro a un’orribile e prematura morte. Al momento non è possibile capire come siano morti perché i corpi sono stati consumati dalle fiamme. Giuseppe Iannicelli sarebbe stato colpito quando era fuori dall’abitacolo. Poi è toccato alla donna marocchina e a Cocò.

Cocò: la storia del bimbo nato dietro le sbarre e morto bruciato in un’auto

cocò-tuttacronacaIl suo corpicino carbonizzato è stato trovato a Cassano allo Jonio, nel Cosentino, in un’auto data alla fiamme. Con lui il nonno 52enne, Giuseppe Iannicelli e la sua compagna marocchina, Ibtissam Touss, di 27 anni. Lui era Nicola Campolongo e aveva solo tre anni. Figlio di Antonia Maria Ianniccelli, è nato dietro le sbarre, con i genitori tutt’ora in carcere. Martedì scorso la Corte di Cassazione avrebbe dovuto decidere sulla scarcerazione della donna per permetterle di accudire il piccolo ma tutto è saltato e lui è restato con il nonno paterno. Le prime rilevazioni indicherebbero che i tre sarebbero stati uccisi e poi bruciati all’interno della loro auto. All’interno del veicolo dato alle fiamme i carabinieri hanno trovato solo gli scheletri: uno dentro il cofano, gli altri due a bordo dell’abitacolo. E’ proprio la scena del crimine a far ritenere che le tre vittime siano state uccise altrove e portate nel luogo del ritrovamento in seguito. La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha aperto un fascicolo per provare a dare un nome e un volto a chi ha ucciso un bimbo di soli tre anni.

Giallo in Calabria: tre corpi carbonizzati trovati in un’auto

carbonizzati-calabria-tuttacronacaE’ giallo nel Cosentino dove i corpi carbonizzati di tre persone, ormai ridotti a scheletro, sono stati trovati all’interno di un’auto completamente distrutta dalle fiamme a Corigliano Calabro. La vettura bruciata si trovava in una zona impervia e difficile da raggiungere. Sul posto a coordinare le indagini i carabinieri, che propendono per l’ipotesi dell’omicidio plurimo. Le vittime sarebbero il 52enne sorvegliato speciale Salvatore Iannicelli, di Cassano allo Jonio (Cosenza), una giovane donna marocchina della quale non si conoscono al momento le generalità, e del nipote dell’uomo, un bimbo di tre anni. Dei tre si erano perse le tracce da giovedì scorso.

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