Sul numero di domani dell’Espresso verranno svelati due nuovi filoni dell’inchiesta a Roma che vedrebbero sfiorare (e non solo) la figura di Silvio Berlusconi. Bisogna andare indietro nel tempo e tornare a quel Berlusconi proprietario di un impero televisivo. L’espresso scrive :
«c’è il suo nome dietro la società di Sabina Began – colei conosciuta anche con il nome di “Ape regina” nell’indagine sulle escort pugliesi inviate ad Arcore – che ha ricevuto un milione e mezzo di euro da Silvio Berlusconi tra il 2011 e il 2012».
Ancora secondo l’Espresso:
«lo studio Muci custodisce alcuni segreti sull’origine dell’impero Fininvest. Nel lontano 1978 appare nella fondazione della Produzioni associate televisive – in sigla Pat – il gruppo che ha fornito centinaia di ore di programmi alla nascente Canale 5, quando ancora si chiamava Tele Milano 58».
L’Espresso aggiunge che «dai documenti si scopre che il vero dominus della Pat era un ex bagnino del Kursaal di Ostia, Vittorio Balini, morto nel 1999. Una figura mitica, considerato una sorta di Paperon de’ Paperoni del litorale romano. Oggi i suoi tesori sono gestiti dal nipote Mauro Balini, attivissimo nelle iniziative immobiliari sulla costa laziale. E al suo fianco c’è Muci, che compare in molte delle sue società».
Il commercialista Italo Arturo Muci «è finito in una segnalazione dell’Antifrode assieme a Balini per una serie di operazioni tra il 2009 e il 2011: un giro di bonifici ritenuti sospetti. Balini è soprattutto il presidente del Porto di Roma: una struttura che ha lanciato un piano per costruire 611 nuovi posti barca con un investimento di 100 milioni di euro. Il progetto – scrive L’Espresso – è stato segnato da minacce e avvertimenti di stampo mafioso, che lo stesso Balini ha denunciato al commissariato di Ostia. Dalla sua segnalazione è nata l’inchiesta più importante sulle infiltrazioni delle cosche sul litorale di Ostia, scaturita in 57 arresti». Nel mirino degli investigatori sono finite pure «le frequentazioni di Balini junior come ad esempio i contatti con Nicoletti, soggetto a suo tempo vicino alla cosiddetta Banda della Magliana».