
Torna la voce al Cavaliere!
«I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura, che è mossa da un pregiudizio politico, non sono più tollerabili. La magistratura si è trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile.De Gregorio aveva chiesto 10 milioni di euro a diversi parlamentari del Pdl, e di fronte al loro rifiuto aveva minacciato di andare dai pm a raccontare menzogne. I magistrati si sono costituiti in correnti con chiaro orientamento ideologico e politico. Non si può più consentire che nei confronti di un protagonista politico di centrodestra possano scendere in campo pm appartenenti alla stessa corrente di sinistra e che poi anche il collegio giudicante sia composto da due o addirittura tre giudici appartenenti alla sinistra. Con me ci si è sempre comportati così e le conseguenze si continuano a vedere.La lotta in Parlamento su questi temi sarà una battaglia combattuta per ottenere, naturalmente, le stesse garanzie per gli esponenti politici della sinistra – ha proseguito Berlusconi -. È una battaglia che non si può perdere, se non si vuole che l’Italia continui a essere un Paese in cui nessuno che si dedichi al servizio della politica possa vivere sereno. Questa sacrosanta battaglia, così indiscutibilmente giusta dopo ciò che è capitato a me in questi 20 anni, è una battaglia che vinceremo in nome della democrazia, in nome dello Stato di diritto, in nome della libertà». Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista.
E’ davvero un operazione CRAXI2? «Anche se i miei avvocati sono di contrario avviso, io non voglio credere che i miei giudici stiano correndo verso una condanna prestabilita. Nonostante tutto mi aspetto ancora giustizia, almeno da questa corte», afferma in merito al giudizio d’appello attualmente in corso a Milano sui diritti Mediaset.
Alla domanda se abbia paura di una condanna definitiva il leader Pdl risponde così: «Corre voce che nel palazzo di giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di una ‘operazione Craxi 2’. Non sono riusciti a eliminarmi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica», aggiunge ribadendo che «sanno che sono io il vero ostacolo sulla strada della sinistra. Ho un serio problema agli occhi. Il mio stato potrà anche suscitare l’ironia di qualche pubblico ministero, gli farà magari chiedere, e magari ottenere, una ridicola ‘visita fiscale’. Ma a me non impedisce di vedere bene nel mio futuro: io so che a Milano non ho mai avuto giustizia. Anche per vedere riconosciuta la mia innocenza nei tre attuali processi è probabile che dovrò attendere sino alla Cassazione ma non posso desistere. Ero talmente sicuro di poter essere presente in aula – continua Berlusconi nell’intervista – prima di essere costretto a curarmi al San Raffaele, da aver pensato al testo di una mia dichiarazione spontanea. Ai giudici avrei detto: “Il buon senso vorrebbe che io fossi altrove, a rappresentare gli interessi di 9 milioni di elettori. Invece sono qui, da cittadino offeso e indignato per una sentenza di primo grado che può essere considerata solo una sentenza costruita espressamente contro di me perchè capovolge la realtà, offende il buon senso e cancella il diritto”», ha aggiunto il Cavaliere.
Il pd va all’ attacco sulla linea dei grillini: «Se gli atti fossero fondati penso proprio di sì». Così Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, risponde a Sky Tg24 alla domanda se il partito di Bersani voterebbe a favore in Senato di un’eventuale richiesta di arresto di Silvio Berlusconi. «Dovremmo vedere le carte. Noi abbiamo un atteggiamento rispettoso di atti della magistratura che fossero corretti», conclude.
La Santanchè si butta nell’arena e accusa Migliavacca: «Migliavacca getta la maschera e sotto c’è il compagno bolscevico che ha orrore delle libertà borghesi e degli accordi con le forze socialdemocratiche. Vergogna! Migliavacca continua ad ammiccare ai Grillini allargando sempre di più il solco tra Pdl e Pd. A rimetterci sono gli italiani ed il Paese. Con questo tipo di atteggiamento irresponsabile e di mentalitàantiquata èimpossibile pensare di fare le riforme». Lo dice la parlamentare del pdl Daniela Santanchè.
I poteri dello Stato e «in particolare quello politico e giudiziario, non possono e non debbono trovarsi in posizione di ostilità tra di loro». «In un momento come questo» che il ministro ha definito di «eccezionale difficoltà» ci si deve «ispirare alla costruttività, da realizzare col contributo di tutti , nel rispetto della divisione dei poteri», lo ha detto il ministro della Giustizia Paola Severino.
Una divisione che non deve diventare «contrapposizione». «La soluzione è complessa – ha ammesso sempre la Severino – e occorre lo sforzo di tutti per arrivare alla soluzione dei profili istituzionali che riguardano il potere politico e poi alla soluzione dei profili che riguardano il potere giudiziario».
Ma c’è un unico vincitore che aumenta i suoi consensi dalle lotte fra Pd e Pdl… è il M5S!
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