E’ il Fatto Quotidiano a intervistare una delle protagoniste della serate di Arcore del Bunga Bunga, Michelle Conceiçao che, dopo l’arrivo dell’avviso di garanzia a Berlusconi per il processo Ruby ter ha detto: “Silvio Berlusconi è ricattabile e Francesca Pascale lo sa”. La Conceiçao ha inoltre sottolineato che alcune persone saranno sempre pronte a ricattarlo e che lei non ha mai ricevuto i 2500 euro mensili destinati da Berlusconi alle Olgettine:
“Sarà sempre sotto ricatto, ora più di prima: per quanto la sua fidanzata possa tenerlo lontano dai guai, Francesca è una tosta e molto brava, so che ancora alcune ragazze tentano di estorcere soldi al presidente, qualcuno proprio attraverso lei”. Michelle Conceicao è tornata a vivere in Brasile ormai da più di sei mesi. Quando Ruby era ancora soltanto Karima El Mahroug e cominciò a frequentare Arcore venne affidata a Michelle e sempre a lei la marocchina fu consegnata da Nicole Minetti la notte del 27 maggio 2010 dopo il fermo in Questura. Michelle, sentita più volte dai pm milanesi, è tra i 45 indagati nel Ruby tre”.
Al Fatto che le ha chiesto se avesse mai mentito per Berlusconi, la ragazza ha risposto:
“Io non ho mai ricevuto il mensile di 2.500 euro, chi ha ricevuto quei soldi l’ha detto chiaramente e anche il presidente ha spiegato perché versava quei soldi, fra l’altro briciole rispetto a quello che ha”.
Sono stati iscritti nel registro degli indagati, nel’ambito dell’inchiesta Ruby ter, Berlusconi e i suoi difensori, i legali Ghedini e Longo. L’ipotesi è di corruzione in atti giudiziari, in particolare dei testimoni. Quarantacinque in tutto i nomi iscritti nel registro degli indagati: fra loro molti fra i testimoni del processo Ruby accusati di aver detto il falso. Nel comunicato stampa letto dal procuratore della repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a proposito dell’inchiesta, si legge: “Si è proceduto alla dovuta iscrizione nel registro notizie di reato”. E ancora: “Il procedimento è assegnato al procuratore aggiunto Pietro Forno e al pubblico ministero Luca Gaglio” anche perché “Ilda Boccassini ha comunicato che lei ha altri impegni più pressanti”. La decisione, comunque, era attesa. Per questo, da alcune settimane, su consiglio dei suoi avvocati, Berlusconi aveva smesso di corrispondere la paga alle oltre trenta ‘olgettine’. Scrive Repubblica:
Il procuratore ha spiegato che quando il tribunale dispone con sentenza ulteriori indagini, la prassi della Procura è quella di affidarle ai magistrati che hanno già seguito la prima parte dell’inchiesta. In questo caso si tratta degli aggiunti Boccassini e Forno e del pubblico ministero Antonio Sangermano, che però nel frattempo si è trasferito in un’altra Procura. Di qui, e dal rifiuto di Boccassini, la scelta di affidare l’inchiesta a Forno e a un altro pm del suo dipartimento. “Ora saranno fatte le indagini necessarie e non credo che ci sia una ragione per procedere con il rito immediato”, ha puntualizzato poi il procuratore Bruti Liberati.
I titoli di reato per ora non sono stati esplicitati: “Saranno comunicati ai difensori delle persone che ne faranno richiesta” ha precisa ancora il procuratore. Nel comunicato della procura, comunque si evidenzia che sono stati iscritti nel registro degli indagati “i soggetti” indicati nelle sentenze del tribunale di Milano dei processi ‘Ruby 1’ e ‘Ruby 2’ per “i reati rispettivamente segnalati” dai giudici.
Con la sentenza del 24 giugno scorso (il Cavaliere è stato condannato a sette anni di carcere per concussione e prostituzione minorile), i giudici della quarta sezione penale hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura per indagare sulle presunte false testimonianze. Nelle motivazioni igiudici hanno chiarito che la gran parte di questi testimoni avrebbero detto il falso in aula con “deposizioni compiacenti” anche per “vantaggi economici e di carriera” che gli avrebbe garantito l’ex premier. Lo stesso collegio nelle motivazioni ha denunciato la gravissima attività di “inquinamento probatorio” portata avanti dal leader di Forza Italia a indagini e processo in corso, con Ruby e molte delle ragazze “pagate” per mentire.
Cosa si può attendere sotto l’albero di natale Silvio Berlusconi? Un Ruby ter!
Come scrive Il Fatto Quotidiano:
La nuova indagine, si apprende in ambienti giudiziari, dovrebbe essere suddivisa in tre filoni e le iscrizioni saranno un “atto dovuto” dopo il deposito delle motivazioni, con contestuale trasmissione degli atti, dei due collegi che hanno giudicato il Cavaliere (condannato a 7 anni) e Emilio Fede,Lele Mora (condannati a 7 anni) e Nicole Minetti (condannata a 5).
A partire dal giorno dopo del deposito delle motivazioni Berlusconi, i suoi avvocati, le Olgettine e la stessa Karima El Mahroug (che nel processo Ruby bis ha continuato a sostenere che non aveva fatto sesso con Berlusconi) finiranno nel registro degli indagati della Procura di Milano per “intralcio alla giustizia” o “induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria” oppure “corruzione in atti giudiziari” o “subornazione di testimoni” i primi, per falsa testimonianza le seconde. Nel mirino degli inquirenti ci sono gli stipendi da 2500 euro alle ragazze, l’acquisto di case come nel caso del pianista Mariani e del cantante Apicella o anche l’inserimento nelle liste elettorali del Pdl come nel caso della moglie del pianista Mariani o l’ex consigliere diplomatico Bruno Archi, ora vice ministro degli Esteri del governo Letta.
Anche le indagini difensive degli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo finiranno nella lente gli investigatori. Alcuni verbali difensivi furono trovati dagli investigatori della Polizia negli appartamenti di via Olgettina 65 a Milano dove vivevano, a spese del Cavaliere, alcune delle ragazze che partecipavano alle feste. Era il giorno delle perquisizioni successivo all’avviso di garanzia al presidente del Consiglio (14 gennaio 2011). I verbali poi non furono depositati ai pm come successo invece per altri documenti nei giorni successivi. Secondo gli investigatori i documenti con i racconti delle ospiti delle “cene eleganti” già siglati dagli avvocati del premier non risultavano controfirmati dalle testi stesse. E addirittura in casa della soubrette domenicana Marystelle Polanco gli uomini della squadra Mobile avevano scoperto non il suo verbale difensivo ma quello di Barbara Guerra.
Il 15 gennaio, ad appena ventiquattr’ore dalla notifica dell’avviso di garanzia per concussione e prostituzione minorile, il Cavaliere chiama “a corte” tutte le ragazze. L’intento della convocazione è chiarissimo: mettere a punto una strategia che blindi i particolari di quelle serate o meglio li trasformi da “orge bacchiche” (definizione del procuratore aggiunto Piero Forno) a cene eleganti condite con qualche spettacolo di burlesque. Le intercettazioni fanno il resto. Al telefono la soubrette Barbara Faggioli parla chiaro: “Sono chiamata alle 19, da quanto so dalle intercettazioni emergono cose molto brutte”. Quindi avverte Nicole Minetti: “Mi ha chiamato la segreteria del presidente e mi hanno passato il presidente e mi ha detto di convocare tutte le ragazze per parlare con l’avvocato”. Indimenticabile l’intercettazione in cui Ruby parlando al telefono con un’amica dice che Berlusconi le aveva detto: “Fingiti pazza e ti coprirò d’oro”.
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