Inizia un percorso giudiziario che sarà complesso e lungo almeno da quanto emerge dalle carte depositate dopo che Alessia Polita ha denunciato il circuito di Misano, la pista resa famosa per la drammatica caduta che ha costretto poi l’atleta in sedia a rotelle. Ma se lei denuncia la pista, c’è chi, come il direttore del circuito e il presidente della Federazione motociclisti ipotizza reati a carico del padre di Alessia Polita. L’accusa al padre, sarebbe emersa dopo che gli inquirenti avevano accertato che quel giorno fu proprio Giancarlo Polita a mettere a punto la moto della figlia. Lui si difende e in un’intervista a un quotidiano afferma «Mia figlia sarebbe uscita illesa dall’incidente – spiega al quotidiano – se ci fossero state le adeguate misure di sicurezza». La figlia però non ha dubbi e parla di misure di sicurezza non appropriate, in particolare le ‘barriere gonfiabili’ che secondo loro avrebbero evitato ad Alessia di rimanere su una sedia a rotelle.