Dopo l’impugnazione della Legge Finanziaria e la cancellazione di una buona parte degli articoli della Legge di Stabilità, i lavoratori della Regione Sicilia e quelli di tutte le società collegate dovranno attendere la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale degli articoli che sono stati salvati dal Commissario dello Stato.Questo signica che oggi non sono state pagate le pensioni mentre sono congelati gli stipendi per oltre 30mila dipendenti della Regione Sicilia. Dopo l’impugnazione della Legge Finanziaria e la cancellazione di una buona parte degli articoli della Legge di Stabilità, i lavoratori della Regione Sicilia e quelli di tutte le società collegate dovranno attendere la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale degli articoli che sono stati salvati dal Commissario dello Stato. Il bilancio non è ancora stato pubblicato in Gazzetta, mentre l’impugnativa della finanziaria ha lasciato senza fondi enti e consorzi regionali, con migliaia di persone che non sanno quando riceveranno il salario. Rosario Crocetta è a Roma per incontrare Letta.
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Niente pensioni e stipendi congelati per dipendenti Regione Sicilia
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/27/niente-pensioni-e-stipendi-congelati-per-dipendenti-regione-sicilia/
Bufera in Sicilia: i portaborse con contratto da colf
Dai portaborse alle ‘badanti’ dentro il Parlamento più antico d’Europa. In Sicilia, irredimibile terra del Gattopardo, l’ultima trovata degli inquilini di Palazzo dei Normanni è il collaboratore col contratto da colf. Una ‘figura’ inedita, tirata fuori dal cilindro da alcuni deputati regionali, con l’avallo di qualche eccentrico commercialista, per approfittare di una ‘finestra’ concessa dalla legge sulla spending review, approvata dall’Assemblea siciliana appena due settimane fa. Non si sa ancora quanti siano i collaboratori inquadrati in questo modo ma è già polemica; anche altri deputati, come quelli del M5S, hanno provveduto ad assumere in extremis ma con contratti cocopro. Il Fatto Quotidiano ne parla così:
Si aggirano tra i corridoi di Palazzo dei Normanni in giacca e cravatta, sono spesso avvocati o commercialisti, collaborano alla stesura di disegni di legge e interrogazioni, ma per lo Stato dovrebbero stirare, lavare i piatti e rassettare le stanze. Accade in Sicilia, dove per risparmiare sui contributi contrattuali, alcuni deputati regionali hanno deciso di assumere assistenti parlamentari come se fossero colf: il risparmio in busta paga è garantito. A rendere noto lo strano trattamento contrattuale è stata la deputata dell’Udc Alice Anselmo, che a proposito degli assistenti assunti come colf ha candidamente ammesso: “Io e molti miei colleghi abbiamo scelto questa soluzione”. Il motivo? “l contratto delle colf – ha spiegato l’esponente dell’Udc al Giornale di Sicilia – è l’unico che prevede la tipologia utilizzabile da una persona fisica, qual è un deputato: si tratta genericamente di servizi alla persona e all’interno del contratto da colf è prevista anche una categoria di servizi amministrativi”. I contratti fatti ai due portaborse sono a tempo indeterminato e per 40 ore settimanali. Contratti simili sarebbero stati stipulati da altri deputati per uno o più portaborse. Ma per la Fisascat-Cisl si tratterebbe di contratti illegittimi. “Se uno di questi collaboratori assunti come colf venisse da noi apriremmo subito una pratica per l’ispettorato del Lavoro”.
Parole che hanno gettato nel panico Palazzo dei Normanni. “Contratti da colf per i collaboratori dei deputati? Lo trovo di cattivo gusto”, ha commentato il presidente della regione siciliana, Rosario Crocetta, che aggiunge: “Io avevo assunto un collaboratore con un contratto giusto e ci rimettevo almeno 5mila euro”. “Otre che eccessivo, sarebbe ridicolo – ha replicato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – Ho chiesto spiegazioni all’onorevole Alice Anselmo. Mi ha assicurato che si tratta di contratti per assistente personale amministrativo e addetto di segreteria. Pertanto, l’ho invitata a dare, immediatamente, pubblica contezza dei contratti, evitando sterili e inutili polemiche su argomenti inesistenti”. All’onorevole Anselmo, dopo la strigliata di Ardizzone, non è rimasto che chiarire: “Nessuno di noi, singoli parlamentari, può procedere ad alcuna assunzione, se non nei termini di legge che sono, appunto, quelli che in queste ore qualcuno si diverte a fare apparire anomali: un contratto di servizi alla persona, che comprende varie categorie e varie mansioni. Si tratta di un contratto che, tra contributi e tfr, garantisce il lavoratore sotto ogni punto di vista, rispettando i ccnl”.
Il problema dei contratti degli assistenti parlamentari però rimane: il nodo della questione è la parte riservata ai contributi. La forma più adatta di assunzione sarebbe quella di praticare contratti da coadiutori amministrativi, inquadramento che però fa aumentare chiaramente le spese contributive. All’Ars, dopo un lungo tira e molla durato più di un anno, è stato approvato il decreto sulla spending review: i parlamentari potranno spendere al massimo 58mila euro lordi ogni anno per i loro collaboratori, che possono essere anche infiniti dato che nessuna norma ne individua il numero massimo da assumere. L’importante è che abbiano un regolare contratto: logico dunque che convenga praticare formule che facciano risparmiare sulle tasse in modo da potere assumere diversi collaboratori con lo stesso budget.
Una sorta di sanatoria, poi, prevede che tutti i collaboratori assunti al 31 dicembre 2013 rimarranno comunque in carica fino alla fine della legislatura. Ecco quindi che all’Ars si è aperta la corsa alle assunzioni dell’ultimo minuto. Nonostante il Parlamento siciliano sia l’unico consiglio regionale d’Italia che può contare su 85 collaboratori interni fissi (che cambiano gruppo parlamentare ad ogni legislatura a seconda delle necessità) a Palazzo dei Normanni sono comparsi durante il periodo natalizio nuovi assistenti parlamentari. Che siano assunti come coadiutori amministrativi o come colf non importa: l’importante è che il loro contratto sia stato firmato entro il 2013.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/03/bufera-in-sicilia-i-portaborse-con-contratto-da-colf/
Incidente stradale per Crocetta, salvo il Governatore, grave la scorta.
L’incidente stradale sull’autostrada Siracusa-Catania ha visto coinvolto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta mentre si recava al congresso provinciale de Il Megafono nel capoluogo etneo. L’incidente sarebbe avvenuto nella zona di Cassibile, nel Siracusano, dove l’auto avrebbe perso il controllo e si sarebbe schiantata contro uno dei piloni di nuova costruzione. Al momento il tratto autostradale è stato chiuso per consentire di svolgere i rilievi da parte delle forze dell’ordine.
Il governatore è rimasto illeso, mentre sono feriti due agenti di Polizia della sua scorta, uno dei quali sembrerebbe gravi condizioni. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco per estrarre dalle lamiere della macchina incidentata, l’uomo della scorta che viaggiava vicino al conducente.
Annullati tutti gli appuntamenti della festa del Megafono di Catania. L’organizzazione del Megaforum su disposizione del coordinatore provinciale, Giuseppe Caudo, ha deciso di annullare il corso di formazione per gli amministratori del Megafono che si sarebbe dovuto tenere domani mattina, domenica 22 settembre e tutti gli spettacoli del Megaforum.
Meno allarmante, anche se pure in questo caso la prognosi è riservata, le condizioni dell’altro agente di scorta, Antonio Grigoli di 41 anni: ha subito una frattura esposta alla caviglia destra e sarà ricoverato in ortopedia. La prognosi potrebbe essere sciolta una volta completati gli accertamenti.
L’addetto al seguito del Governatore, Giuseppe Comandatore, 52 anni, ha invece riportato una serie di forti contusioni. Le sue condizioni non destano particolare apprensione. In ospedale, dove il presidente della Regione si è voluto fermare per stare accanto ai suoi uomini, è giunto anche il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo.
Pubblicato da tdy22 in settembre 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/21/incidente-stradale-per-crocetta-salvo-il-governatore-grave-la-scorta/
“Non siete uomini, ma… ” L’ARROGANZA BANCARIA CONTRO I GAY!
“Non siete uomini, ma froci”. Così una bancaria ha apostrofato oggi una coppia di medici gay che si era recata in una banca di Palermo. A raccontare l’accaduto è uno dei due medici, Giovanni M. di 34 anni, pediatra, ancora visibilmente sotto choc. “Quello che è accaduto è gravissimo – dice – io e il mio compagno Augusto, che è un ginecologo, questa mattina siamo andati in banca per un disguido che si era verificato su un assegno. La bancaria che poi ci ha offesi, già al telefono ha usato un tono arrogante e poco consono alla sua professione”. “Così con Augusto siamo andati in banca per chiarire il disguido – racconta ancora il giovane pediatra – Qui ho incontrato il direttore della filiale che è stato con me molto gentile e così abbiamo risolto subito il problema che si era verificato per un banale disguido”. Ed ecco l’arrivo della dipendente bancaria con la quale di mattina c’è stato il colloquio telefonico.
“Mentre uscivamo dalla filiale – racconta ancora Giovanni – nell’area che separa le casse dall’uscita, senza alcun motivo siamo stati aggrediti verbalmente e pubblicamente con ingiurie, in presenza degli impiegati e dei clienti dalla bancaria. Ci ha detto: ‘Mi auguro di non avere mai a che fare con due medici come voi, pezzenti, non siete uomini, froci!”
A questo punto Giovanni M. e Augusto A., hanno lasciato la banca scossi da quanto accaduto. “Non sapevamo come reagire a queste offese – racconta ancora il pediatra – cosi’ dopo essermi consultato con il mio avvocato, abbiamo deciso di presentare una denuncia nei confronti della dipendente bancaria. La citerò in giudizio, sia penalmente che civilmente. In caso di risarcimento devolverò il ricavato all’Arcigay e alle associazioni che si battono per la causa degli omosessuali. Non è pensabile che nel 2013 ci sia ancora una omofobia così estesa. A volte succede di ricevere delle occhiate, ma finora nessuno ci aveva mai offesi in questo modo. La nostra dignità di persone è stata calpestata da una omofoba. Siamo due medici stimati da tutti e svolgiamo il nostro lavoro con grande professionalità. La nostra omosessualità non c’entra niente. Siamo stati offesi, per questo abbiamo deciso di denunciare la bancaria. Adesso basta prendersela con persone per bene, solo perchè sono gay e non eterosessuali”. Lo scorso anno una coppia di gay venne picchiata e offesa a Palermo.
Proprio sabato prossimo verrà presentato, a Palermo, il Gay Pride nazionale che quest’anno ha scelto come città proprio il capoluogo siciliano. Alla presentazione ci sarà anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è un gay dichiarato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/14/non-siete-uomini-ma-larroganza-bancaria-contro-i-gay/
LA SICILIA ARRIVA PRIMA: ABOLITE LE PROVINCE
La Sicilia dice addio alle Province. Questi enti non saranno rinnovati alla naturale scadenza e a maggio, quando si sarebbero dovute tenere le elezioni, saranno commissariati. Entro sei mesi saranno aboliti e sostituiti con i liberi consorzi tra comuni. Lo stabilisce un ddl del governo Crocetta, cui ha aderito la conferenza dei capigruppo all’Ars, con il sostegno anche del Movimento 5 Stelle. Il voto definitivo in aula è atteso martedì. Apertamente soddisfatto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta: “Siamo in primi in Italia ad abolire le Province. E’ un risultato storico, la maggioranza è unita e spero che anche il Pdl e il centrodestra votino la norma”, afferma Crocetta. Il ddl che abolisce le Province verrà messo all’ordine del giorno nel pomeriggio. Martedì prossimo il voto sul commissariamento e sulla nascita dei liberi consorzi entro sei mesi.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/06/la-sicilia-arriva-prima-abolite-le-province/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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