
Lo perdonerà! Nonostante le botte, la prognosi riservata e l’asportazione della milza. Vuole ritirare la denuncia Rosaria Aprea, nei confronti di quell’uomo che l’ha massacrata e che è stato arrestato per violenza domestica. Un fidanzato e il padre di suo figlio che non ci ha pensato un attimo a ridurre la sua compagna in un letto d’ospedale, un passato che parla di altre violenze subite e di un uomo che si sfoga sul corpo dell’aspirante reginetta di bellezza e la riduce in fin di vita. E’ coraggio quello di Rosaria? No, è paura di abbandono. E’ amore? No, è una forma di autolesionismo.
27 anni e non riuscire a capire che l’amore, per etimologia e per finalità, è qualcosa che non può mai essere collegato alla morte, ma alla vita. Quella diseducazione all’amore che spesso viene da modelli sbagliati, dalla paura di cambiare, dalla voglia di far cambiare gli altri… ma soprattutto di non aver amore per se stessi e per quel figlio che dovrà crescere con un padre violento. Quel figlio che la madre è incapace di tutelare, così come è incapace di tutelare se stessa…
Rosaria Aprea ci ripensa. “Ritirerò la denuncia. Non voglio che Antonio resti ancora chiuso lì dentro, so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto, voglio tornare con lui… Non è vero che ho subito percosse, vedete altri segni sul mio corpo? Dopo i primi giorni in cui mi sono sentita frastornata – spiega la ragazza – ho via via acquisito la mia lucidità e mi sono accorta di avvertire sempre di più l’assenza di Antonio… Vorrei poter tornare a vivere con lui e vorrei potergli dire da vicino: mi manchi tanto, vorrei tornare a passare le nostre serate assieme sul divano della tavernetta. Lo amo da morire”
Frasi agghiaccianti… Di chi esprime il proprio egocentrismo solo e unicamente nel vittimismo? Quasi una “vergogna” per tutte quelle donne che ora sono state messe a tacere dai loro uomini… per quei femminicidi che hanno chiuso per sempre la vita di quelle ragazze, madri, sorelle che potevano vedere in Rosaria l’esempio di chi può dire basta a questo massacro e invece china la testa e consente che altri uomini seguano l’esempio di Antonio… tanto le donne sono prime a perdonare. Non è questa la società che vogliamo, non sono questi gli esempi… vogliamo una società giusta in cui i ruoli tra uomo e donna non siano dettati dalla violenza, ma dall’amore, quello vero che non può essere mai associato al maltrattamento…
Mi piace:
Mi piace Caricamento...