A 16 anni si prostituiva a Napoli…

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Dovrebbe avere 16 anni la minore che si prostituiva nel quartiere di Fuorigrotta, nell’area intorno a piazza Garibaldi. A scoprirlo sono stati i vigili urbani di zona che stavano effettuando controlli sul territorio e tra le altre ragazze hanno trovato due giovanissime romene che avevano dichiarato di essere maggiorenni. Ma mentre una aveva 20 anni, la’ltra, sottoposta all’esame auxologico del polso che aiuta a definire l’età di una persona, è risultata minorenne e probabilmente non ha più di 16 anni. La ragazza è stata quindi affidata a una struttura protetta.

 

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Tentata rapina finisce in tragedia, la barista uccide il ladro a Fiumicino

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Non ce l’ha fatta il 29enne romano ferito all’addome in un bar di Fiumicino, alle porte di Roma. Il giovane era entrato insieme a un complice nel locale esplodendo almeno un colpo d’arma da fuoco e la barista romena, ha reagito e ne è nata una colluttazione nella quale la donna aha colpito il giovane con un coltello da cucina in pieno addome. Il cadavere del 29enne è stato trovato a bordo di un furgone sul quale lui e il suo complice erano scappati.

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Panico a Napoli: la romena con un coltello che minaccia i passanti

donna-coltello-tuttacronacaAttimi di panico a Fuorigrotta, a Napoli, dove una donna romena minacciava i passanti con un coltello da cucina. Attorno alle 9 di mattina, uno studente dell’Istituto Professionale A. Righi ha fermato alcuni poliziotti che stavano percorrendo via Barbagallo spiegando loro, impaurito e in stato di forte agitazione, che mentre si trovava con dei compagni di scuola una donna si era avvicinata inveendo nei loro confronti e passando poi a minacciarli con un coltello appuntito da cucina. Gli agenti hanno raccolto le prime testimonianze scoprendo che la donna sembrava essersi diretta verso Piazzale Tecchio. Mentre si dirigevano verso il posto indicato, sono stati però fermati da una 55enne della zona. La donna ha riferito di essere stata avvicinata anche lei dalla rom che l’aveva prima minacciata con un coltello di lunghe dimensione e successivamente le aveva sferrato contro numerosi fendenti da cui si era salvata rifugiandosi all’interno della propria autovettura. La vittima si è salvata perchè le sue urla hanno attratto diverse persone che hanno messo in fuga la romena, poi rintracciata  vicino la fermata Edenlandia della Cumana. A quel punto la donna si è scagliata contro di loro cercando di colpirli con il coltello e solo dopo alcuni minuti quattro agenti sono riusciti ad immobilizzarla senza riportare ferite. Al momento dell’arresto la donna ha dichiarato di essere in stato di gravidanza, ma dopo un’apposita visita medica, i sanitari hanno accertato il suo buon stato di salute fisica e mentale ed il fatto che non era in stato di gravidanza. Dopo l’arresto la donna è stata condotta alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli in attesa del giudizio penale. La donna, una 39enne, è una senza fissa dimora che ora è accusata di resistenza ed aggressione a pubblico ufficiale.

Portano via la figlia a una madre: “non vuole lavorare”. Lei lo fa, in nero

figlia-tolta-a-madre-tuttacronacaSi trovava in un asilo di Rapallo, in provincia di Genova, una bimba di quattro anni quando i servizi sociali e dei poliziotti in borghese l’hanno prelevata, dopo che il tribunale per i minori ha stabilito che la piccola doveva essere affidata temporaneamente a una casa famiglia perchè la madre non vuol lavorare. Il Secolo XIX, che riporta la notizia, spiega che nel provvedimento si legge che la donna “pone grossi limiti alla sua disponibilità lavorativa rimanendo completamente a carico delle associazioni di volontariato territoriali”. La madre, romena   risiede a Santa Margherita Ligure e qui, riceve aiuto dai servizi sociali. .  Ma al di là della motivazione potrebbe esserci un’altra storia, legata al lavoro in nero. Secondo il quotiadino, la 38enne ragazza madre lavora come badante, percepisce 200 euro ufficialmente e altri soldi in nero.  Ma, secondo quanto appreso, anche con i compensi in nero, le sue disponibilità economiche non sarebbero tali da non ricorrere all’aiuto dei servizi sociali.  “A mia figlia mai ho fatto mancare qualcosa”. Dice la madre mentrelLa direttrice della scuola e le maestre della struttura concordemente affermano  che la piccina “era sempre pulita, in ordine. E la madre una persona per bene”.

Violentata e segregata la minore salvata in un campo rom

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Al centro della vicenda una minore romena arrivata insieme alla zia nella speranza di una vita migliore, ma in Italia ha incontrato solo violenza ed emarginazione. Segregata in un campo nomadi di via del Foro Italico a Roma, la minore è stata violentata da un uomo di 58 anni che avrebbe anche derubato la zia. Entrambe private del passaporto e segregate non avevano al forza di ribellarsi all’aguzzino. Sabato mattina però un testimone ha deciso di chiamare il 113 e ha fatto una descrizione dell’uomo che era in fuga. I poliziotti poi sono riusciti a rintracciarlo, mediante la geolocalizzazione fornita dal cellulare dell’uomo, poco più tardi nel quartiere Spinaceto, dove alcuni parenti dell’uomo hanno anche provato un depistaggio per proteggerlo, ma gli uomini dell’arma lo hanno trovato nascosto in un locale motori dell’ascensore adiacente all’abitazione dei parenti.  I due familiari sono stati denunciati per favoreggiamento mentre per l’uomo è scattata anche una denuncia per ricettazione. La minore invece è stata portata in un ambiente protetto e affidata a una psicologa.

Una supertestimone: “Anch’io ho rischiato di morire per colpa di Pizzicolo”

Andrea_Pizzocolo-lodi-tuttacronacaGli investigatori della questura di Lodi avrebbero ricevuto la denuncia di una donna che avrebbe riferito: “Anche io ho rischiato di morire per colpa di Pizzocolo”. L’uomo è accusato dell’omicidio della 18enne romena Lavininia Ailoaiei. Sull’identità della donna gli inquirenti, che non confermano neanche la sua esistenza, viene mantenuto il più stretto riserbo. Si viene così intanto rafforzando la pista del serial killer mentre continua a pieno ritmo l’analisi dei filmati salvati nei computer del killer. Pizzocolo aveva realizzato, con l’ausilio di telecamere nascoste nelle stanze di alcuni motel della Lombardia, numerosi filmati pornografici girati da Pizzocolo. Resta ancora il mistero sul giro vorticoso di denaro sui conti del ragioniere mentre si continua a seguire la pista del regista di “snuff movies”, film nei quali viene ripresa la morte in diretta. Gli inquirenti hanno ricostruito decine di serate passate dal killer nei motel tra le province di Lodi, Milano, Cremona e Varese.

Cameriera uccisa a Rimini, è giallo in una pensione

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Sarebbe dovuta ripartire ieri sera per la Romania, invece Florentina Ciobanu, 33 anni, è stata rinvenuta senza vita con un coltello piantato all’altezza del cuore, nella pensioncina di Rivabella, a un passo da Rimini. La titolare dell’albergo, che era andata a prenderla per accompagnarla alla stazione dei bus, l’ha trovata morta in cucina. Dopo l’ispezione nella pensione da parte delle forze dell’ordine, sono state anche interrogati i figli della proprietaria.  In particolare, la polizia ha sequestrato lo scooter del giovane e chiuso, temporaneamente, il suo bar. Gli inquirenti stanno verificando i suoi movimenti nella mattinata di ieri. Secondo alcune testimonianze, alle 5,30, Marco (che vive nell’albergo Scilla con la madre) ha aperto il suo bar a Rivazzurra, dalla parte opposta di Rimini, a una decina di chilometri di distanza dalla pensione. Molte le commissioni da fare in mattinata. Tra queste anche il biglietto del pullman per la Romania da portare a Florentina. Poco dopo le 12, mentre si trovava al lavoro nel bar, è stato avvertito della morte della ragazza da una telefonata fattagli da un amico. In serata sono stati rintracciati altri amici di Florentina, tutti interrogati per ore. Forse in quel giro di amicizie c’è qualcuno che sa, o che sospetta, e potrebbe far virare le indagini nella giusta direzione.  

 

Giallo a Rimini: 30enne accoltellata in una pensione

cameriera-uccisa-rimini-tuttacronacaGiallo in Riviera Romagnola dove, nella cucina di una pensione di Rivabella di Rimini, una romena di 33 anni è stata rinvenuta in un lago di sangue. La vittima dell’omicidio presentava un coltello piantato nel petto. La polizia ha ricevuto l’allarme attorno alle 11.45 e sul posto  sono accorsi gli uomini della Squadra mobile riminese. E’ stata la titolare della pensione Scilla, la struttura per cui la ragazza aveva lavorato questa estate, a fare il macabro ritrovamento. La donna gestisce la pensione con il figlio. La struttura in questi giorni non ospitava più turisti per la chiusura della stagione. La cameriera, che aveva finito la stagione nei giorni scorsi ed era già stata retribuita, avrebbe dovuto fare oggi ritorno nel suo paese. Descritta come una bella donna, dai caratteri mediterranei, tempo addietro aveva perso un figlio di 12 anni, morto annegato in Romania.

Romena ricatta prete con filmati hard, in due anni 350mila euro

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Un sacerdote in pensione è stato ricattato per circa due anni da una donna di 32 anni romena con dei presunti video hard tra loro. Il sacerdote aveva infatti avuto una relazione con la donna tra il 2009 e il 2011 e aveva pagato la ragazza per le sue prestazioni. Il sacerdote aveva poi cercato di interrompere il rapporto quando la 32enne aveva iniziato a ricattarlo minacciando di diffondere i filmati dei loro incontri. Da quanto accertato il sacerdote ha fatto bonifici per 320mila euro, oltre i contati che sarebbero stati almeno 30mila euro. Ora la romena è stata arrestata per estorsione dai carabinieri di Torino.

 

Regista di snuff movies? Pizzocolo e il “giro di denaro vorticoso”

lavinia-pizzoccolo-lodi-tuttacronacaContinua a indagare sull’omicidio dell’escort romena 18enne Lavinia Simona Aiolaiei la Questura di Lodi, che  si sta avvicinando alla verità sulla morte per strangolamento mentre faceva sesso con il suo assassino. Il ragioniere 41enne Andrea Pizzocolo avrebbe cinque conti correnti a lui intestati, “un giro di denaro vorticoso” che non si addice a un ragioniere che guadagna 1.800 euro al mese con moglie e figli a carico, spiegano gli investigatori che ipotizzano l’uomo fosse un regista di snuff movies. Si tratta di film legati al mercato nero, venduti a cifre esorbitanti, che ritraggono scene di sesso estremo e terminano con la morte di una persona. L’ipotesi giustificherebbe le telecamere rinvenute nella stanza del Moon Motel di Busto Arsizio e quella nascosta nell’orologio del killer. Bisognerà però attendere il proseguimento delle indagini per scoprire se l’ipotesi corrisponde alla realtà.

L’assassino di Lavinia: caccia alle decine di donne che ha filmato

lavinia-omicidio-lodi-tuttacronacaAndrea Pizzicolo, il ragioniere 41enne fermato per l’omicidio di Lavinia Simona Ailoaiei, la 18enne romena abbandonata in un campo di San Martino in Strada, ha girato un video dell’agonia della giovane con tre telecamere digitali ad alta definizione nascoste nella stanza del motel Moon di Busto Arsizio e del motel Silk vicino a Lodi. Per i primissimi piani è invece stata utilizzata una minitelecamera a fibra ottica acquistata in rete e che teneva nascosta nel cinturino dell’orologio. In Questura a Lodi sono convinti si tratti di un’attrezzatura da specialista che non si concilia con un incidente casuale. Il giudice Isabella Ciriaco, che ha convalidato il fermo dell’uomo, ha visto i filmati: “Anche la descrizione più dettagliata e realistica non può rendere con sufficiente giustizia la freddezza, la lucidità, la tenacia e la crudeltà che trasuda dai filmati”. Sarebbe a dire, come spiega La Stampa, che le immagini mostrano come il ragioniere non si lasciò prendere dal panico non riuscendo a rompere le cinghie di plastica che stavano ammazzando la sua vittima in un gioco erotico condiviso, ma che quasi sicuramente l’epilogo che avrebbe avuto la vicenda sarebbe stato accettato se non addirittura programmato. La differenza è sostanziale e rischia di valergli l’ergastolo. La vittima, come ha stabilito l’autopsia, è morta in un motel di Busto Arsizio prima di essere abbandonata in un campo di mais del lodigiano. Ma nell’auto di Pizzicolo sono state trovate anche altre telecamere e schede video mentre nella sua abitazione gli investigatori hanno rinvenuto ulteriori riprese riversate in dvd con immagini ad alta definizione. In questi filmati l’uomo appare protagonista di altri incontri con decine di ragazze più o meno giovani, europee ma quasi sicuramente straniere, probabilmente contattate via internet. Nessuno conosce che fine abbiano fatto queste giovani e l’ipotesi dell’assassino seriale sembra essere quella a cui gli investigatori credono meno, considerato che non ci sono casi aperti su donne scomparse. Potrebbe però essere che l’uomo sia un frequentatore attivo di siti dove vengono postati video di sesso estremo. Al riguardo, si attenderanno le risposte che daranno i suoi computer. Le ragazze riprese potrebbero offrire più informazioni, una volta identificate. Per quel che riguarda i vicini di Pizzocolo hanno solo riferito che, quando era solo in casa, l’uomo riceveva molte ragazze, spesso straniere, anche giovani.  E hanno aggiunto che le tapparelle erano sempre abbassate e di notte si sentiva sempre, solo il rumore continuo della doccia aperta.

Lavinia, uccisa per un gioco erotico, ripresa mentre moriva

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Shock in procura per alcuni video trovati sull’automobile di Andrea Pizzocolo, il 41 enne di Arese accusato di aver ucciso la 18enne Lavinia Simona Ailoaiei. La morte della ragazza potrebbe quindi non essere stato un incidente come ipotizzato in un primo tempo ma un omicidio volontario. Il quadro quindi che starebbe prendendo forma sarebbe un quadro più complesso con le accuse di vilipendio di cadavere e le aggravanti della premeditazione, le sevizie e i motivi abietti e futili. In quella stanza del Motel Moon di Busto Arsizio e del Motel Link di San Martino in Strada si sarebbero consumati atti di una violenza che la stessa procura, vedendo i video, avrebbe definito «raccapricciante». I dettagli sui contenuti naturalmente non sono stati diffusi ma sembrerebbe svanire l’ipotesi di un tragico incidente. Arese al momento si è avvalso della facoltà di non rispondere.

 

Svolta nel caso della donna trovata morta nelle campagne del Lodigiano

donna-uccisa-lodi-tuttacronacaLa pozia ha fermato il presunto killer della donna, una romena di 18 anni che è stata trovata morta nelle campagne di San Martino in Strada ieri. Si tratterebbe di un italiano di 41 anni che avrebbe ucciso per strangolamento. La giovane, che s’ipotizza sia stata uccisa in un altro luogo, è stata rinvenuta con due fascette autobloccanti da elettricista strette attorno al collo. Il suo cadavere è stato rinvenuto grazie a un agricoltore. Il Procuratore capo della Repubblica di Lodi, Vincenzo Russo, ha spiegato che le indagini cercheranno di verificare se “la poveretta sia stata violentata prima di venire uccisa. La dinamica è abbastanza chiara: qualcuno l’ha ammazzata e successivamente l’ha scaricata già nuda sul posto per poi fuggire via”. Il tratto di campagna in cui è stato rinvenuto il corpo, che al momento del ritrovamento era nudo, non è lontano dalla statale via Emilia che conduce da Lodi a Codogno e quella stradina di campagna, soprattutto la sera, è parecchio frequentata da giovani che raggiungono il centro ricreativo dalla zona del Piacentino. Si indaga anche nel mondo della prostituzione. Questo fa pensare che ci potrebbero essere dei testimoni.

Aggiornamento ore 12:47

Vicenzo Russo, procuratore della Repubblica, ha spiegato che il 41enne fermato ha confessato di aver conosciuto la giovane via Internet e e di averla uccisa strangolandola durante un gioco erotico. L’uomo ha confessato anche di aver avuto un rapporto sessuale con la vittima quando era già morta. Gli sono stati contestati l’omicidio volontario e atti osceni su cadavere.

Tragedie estive. Ventenne si tuffa nell’Arno, muore

annegata-arno-tuttacronacaAveva 20 anni Andrea Sorescu, romena ma residente ad Arezzo, morta oggi dopo essersi tuffata nell’Arno, in località Buon Riposo. Stando a una prima ricostruzione, la ragazza si trovava nella località alle porte di Arezzo, da sempre frequentata da bagnanti durante la stagione estiva quando, probabilmente per recuperare un pallone, si è tuffata in acqua intorno alle 14 e si è sentita male. Ancora si deve chiarire se la giovane sia stata colpita da un malore o abbia battuto la testa. La Sorescu è stata soccorsa prima dai vigili del fuoco e poi da un’ambulanza del 118 ma, nonostante i numerosi tentativi di rianimazione, non ce l’ha fatta. La ragazza è morta davanti alla famiglia e a decine di bagnanti sconvolti. I soccorritori avevano allertato anche l’elicottero Pegaso che tuttavia non è atterrato. Alla polizia il compito d’indagare.

Sequestrate le armi alla mafia romena a Torino

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Durante una perquisizione in un locale notturno, all’interno di un’operazione denominata “Brigada” sono state sequestrate dalla polizia quattro pistole, una pistola elettrica, 83 proiettili, cinque passamontagna e due giubbotti antiproiettile appartenenti a una cellula mafiosa romena che opera nel capoluogo piemontese. Le indagini avevano già portato, in precedenza, all’arresto di 16 persone. Le armi si trovavano nel doppiofondo di un armadio, nel club utilizzato come base operativa. Arrestato anche un 29enne romeno, considerato uno specialista della clonazione di carte di credito.
Il malvivente è stato fermato nella sua abitazione a Torino, appena rientrato dalla Romania.

Sgozzata al centro di Foligno!

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E’ stata ritrovata sgozzata in pieno centro a Foligno, una ragazza romena che probabilmente stava transitando in bici,  in via Monte Nagni. La ferita alla gola non lascia molti dubbi sull’omicidio e a fatto escludere sin dai primi momenti del ritrovamento l’ipotesi di suicidio.

Il presunto killer è stato braccato dai carabinieri che lo avevano inseguito sul raccordo per Orte. Allo svincolo per Amelia, forse a causa di un incidente avuto con un camion, l’auto dove si ritiene che a bordo ci fosse l’assassino della ragazza è stata quindi costretta a fermarsi al lato della strada. Sarebbe a quel punto che l’uomo, connazionale della vittima, si sarebbe colpito al petto con un coltello, morendo all’istante. Si tratta del marito della ragazza, un connazionale 43enne.

La prima persona ad allertare i soccorsi è stata un’anziana che abita nella via dove la donna è stata uccisa e che ha spiegato: “Ho sentito un urlo e il cane abbaiare” aggiungendo “Sono corsa fuori e ho visto il corpo”. Sembra che uno degli abitanti nella zona abbia visto l’auto del presunto assassino scappare, riuscendo a prendere il numero di targa.

Romena trovata morta a Ravenna! Femminicidio?

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Il cadavere di una donna romena è stato trovato sul suo letto nella casa che condivideva col compagno, anche lui di origine romena, a Ravenna. A ritrovare il cadavere sono stati i carabinieri avvertiti dai vicini. L’uomo, che stava vegliando la donna morta, è stato portato in caserma per essere interrogato e fornire chiarimenti.

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