Addio Rombo: l’ultimo saluto al pilota morto al Sic Day

romboni-funerali-tuttacronacaSabato scorso, durante il Sic Day, in un tragico incidente in pista ha perso la vita il pilota Doriano Romboni, di cui oggi si sono tenuti i funerali in provincia di La Spezia, a Ceparana. Oltre 2mila persone si sono riunite per un ultimo saluto e tra questi i vecchi rivali, gli amici e chi non gli ha mai fatto mancare il supporto dagli spalti. C’è stato anche chi, all’arrivo del carro funebre davanti alla chiesa, ha fatto rombare la moto in suo onore. Tra chi l’ha voluto accompagnare in quest’ultimo viaggio, Max Biaggi, che su Twitter ha scritto: “Oggi ti abbiamo onorato caro Doriano. Ti ho toccato un’ultima volta”. Presente anche Loris Capirossi, che non è riuscito a trattenre le lacrime e che era arrivato questa mattina a Follo per la camera ardente. “Doriano è stato un rivale, ma soprattutto un amico sincero – ha affermato commosso -. Quante sportellate che ci siamo dati, lui si arrabbiava, ma alla fine ci si capiva”.  E ancora per dire addio a Rombo sono arrivati Marco Lucchinelli, Ezio Gianola e Alessandro Gramigni, che a stento sono riusciti a trattenere le lacrime quando hanno visto la storica Honda del team Hb, quella degli anni d’oro della 250, posizionata assieme alla tuta e al casco di Rombo nell’androne del Comune dov’era allestita la camera ardente. C’erano anche Loris Reggiani e Andrea Dovizioso. “Una delle persone più vere che abbia conosciuto nell’ambiente delle corse, e che lascia un vuoto grande”, afferma il primo. “Persona emotiva e sanguigna, ma tanto buona. Ero a Latina sabato, ci tenevo a essere qua” afferma invece il pilota Ducati.  Fuori dalla chiesa, nel piazzale addobbato con striscioni, c’è anche Paolo Simoncelli, padre di Marco, scomparso nel 2011. “Le parole sono superflue. È il destino, non c’è nulla da fare. Ognuno ha il suo percorso e quando arriva, arriva”. Anche Paolo Sesti, presidente della Federazione, è arrivato in Liguria: “Non mancheremo di aiutare la famiglia di Doriano – spiega – che era un grande uomo che stava dando tanto a questo mondo”.

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Doriano Romboni e quel retroscena che gli cambiò la vita

doriano-romboni-tuttacronacaSepang in Malesia, Sagittario a Latina. Due piste così distanti unite da un unico destino fatale. Romboni come il Sic, dalla pista non torna a casa. Doriano è morto ieri, durante una corsa che era di beneficienza, per raccogliere soldi per la Fondazione Simoncelli. Ma non era nuovo agli incidenti, in passato uno gli aveva cambiato la vita. Erano i primi anni Novanta e lui, con Loris Capirossi e Max Biaggi, faceva parte del terzetto dei piloti più forti del mondo nella 250. Tutti e tre guidavano una Honda, sempre in competizione per aggiudicarsi quella ufficiale. Il retroscena di Assen, quello che gli cambiò la vita e la carriera, accadde nel 1993. Così lo racconta Giorgio Belleggia sul Gazzettino: “Era il 1993 e ad Assen con Capirossi e Biaggi era il solito assalto al podio. Doriano cadeva spesso e così il suo team decise di far costruire carenature più robuste per resistere meglio alle abrasioni, e più economiche. Quelle ufficiali della Honda sostituite con una copia fai da te. Pronti via ad Assen, Capirossi anticipa la frenata, diciamo per sbilanciare chi insegue. Biaggi riesce a frenare, ma Rombo tampona Biaggi. Lo spillo della marmitta della Honda di Biaggi si piega e Biaggi deve ritirarsi. Romboni continua, ma alla Esse del curvone il manubrio si incastra nella carena: Doriano cade e si rompe di brutto la gamba destra. Per lui il campionato finì lì e con questo anche la sensibilità alla gamba, che non riacquisterà più completamente. La carena della Honda gialla 250 avrebbe dovuto bucarsi nell’urto con la marmitta di Biaggi, ma irrobustita dal team resse. Si piegarono invece i supporti che la reggevano e che erano rimasti gli stessi della versione più leggera. I supporti si piegarono e il manubrio di Doriano, in quella Esse velocissima, si incastrò. Non doveva andare così. Doriano Romboni aveva provato mille volte a rimettersi in piedi. Aprì un pub a Imola con Marco Lucchinelli, tornò alle corse con l’Aprilia 400 e poi nella Superbike. Non riuscì mai più a ottenere risultati in linea con il suo talento. Una moglie e due figlie bellissime erano il presente e futuro, accogliente e sicuro. Su facebook giorni fa aveva messo una foto della legna appena accatastata: «ora siamo pronti per l’inverno», scriveva. Si sentiva bene nella sua casa rifugio. Il destino, la fortuna, erano stati in debito con lui. Ora lo saranno per sempre.”

La Polita contro i piloti dopo la morte di Romboni: “vi prenderei a schiaffi”

doriano-romboni-tuttacronacaIeri la morte, a causa di un incidente in pista, del pilota Doriano Romboni, impegnato nel SIC Supermoto Day. Dopo un primo momento in cui si era detto che la manifestazione sarebbe stata annullata, in serata è stato dato l’annuncio opposto: viste le finalità benefiche dell’evento, e ricevuto il via libera dalla famiglia del 44enne di Lerici e dei genitori di Simoncelli, si sarebbe corso ugualmente. Max Biaggi, in Twitter, aveva ribadito: “D’accordo con Paolo Simoncelli si è deciso di fare la manifestazione domani (domenica, ndr) a Latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli”. E mentre il Corsaro difendeva la scelta, spiegando che la priorità è quella di aiutare i familiari, sulla sua pagina Facebook arrivava il forte attacco di Alesia Polita, la campionessa italiana rimasta vittima di un incidente in pista il 15 giugno scorso a Misano e che ora sta lottando per ritrovare l’uso delle gambe:

“Io mi chiedo… Con quale spirito, con quale cervello si può continuare una manifestazione dopo quanto accaduto. Oggi più che mai capisco, che noi siamo e saremo sempre burattini che cadono, che muoiono, che si feriscono…Ma non importa a nessuno. L’importante è che il burattinaio fa cassa.” E in seguito: “Non c’è più rispetto di niente e nessuno”. “E noi piloti siamo i primi co….ni. A schiaffi vi prenderei uno per uno”. “Non c’è nessuna motivazione valida per continuare. Si tratta di rispetto per una persona morta”. Questa volta sono davvero schifata”.

In serata, altro cambio di decisione della FMI e ora la manifestazione è stata annullata. Nel frattempo, tanti i commenti sulla pagina del social blu della Polita: tra chi appoggia la decisione di continuare con il SIC Supermoto Day e chi avrebbe preferito venisse annullato subito.

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Non si ferma il Sic Day! Domani si correrà per la famiglia di Romboni

Doriano-Romboni-tuttacronacaThe show must go on, anche se uno dei suoi protagonisti è venuto tragicamente a mancare. Ma per chi è abituato a correre a folle velocità, il futuro è già adesso e così i colleghi di Doriano Romboni, che ha trovato la morte in pista a Latina in occasione del Sic Supermoto Day, pensano già alla sua famiglia e al domani. E’ Max Biaggi a rendere noto, via Twitter, quanto è stato deciso: “D’accordo con Paolo Simoncelli si è deciso di fare la manifestazione domani a Latina per sostenere la famiglia di Romboni che ha tre figli”

tweet-biaggi-tuttacronacaNel frattempo si è deciso che anche il calcio italiano osserverà un minuto di silenzio in questo weekend per la morte del pilota.

In seguito, sembra che la FMI sia tornata sui suoi passi e l’evento non avrà luogo. Nel frattempo, Alessia Polita, in Facebook, si è scagliata contro la decisione di continuare a correre.

Morto Romboni! Incidente fatale

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Finisce in tragedia la gara per commemorare Simoncelli, muore in un incidente il motociclista Romboni.Trasportato in ospedale le sue condizioni erano parse subito gravissime. Il 45enne motociclista che negli anni ’90 aveva partecipato ad oltre 100 Gran Premi nel mondiale in varie categorie e ne aveva vinte 11, non ce l’ha fatta. L’aggiornamento poi era arrivato con un tweet di Biaggi, un suo ex avversario insieme a Capirossi delle tante gare di cui erano stati protagonisti, “Ragazzi disastro alle prove della gara Latina Sic Supermoto day. Romboni caduto in pista è in coma. Ora in ospedale, io prego che si risolva” così Max aveva commentato l’incidente.

Romboni aveva perso il controllo all’uscita di una curva e mentre era ancora aggrappato alla moto, è stato accidentalmente investito da Gianluca Vizziello. “Non l’ho praticamente visto, ho sentito solo un colpo fortissimo”, le parole a caldo di Vizziello ancora sotto shock.

Tutte le attività sportive del weekend sono state sospese, almeno in un primo momento. In seguito, tuttavia, si è deciso che domani si correrà ugualmente, come comunicato da Max Biaggi.

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