Riaprono le scuole e si torna tra i banchi. Ma forse parlare di “aule” per i 12mila studenti della aree dell’Emilia colpite dal sisma sedici mesi fa non è il termine più adatto. Molti sono infatti gli studenti che dovranno seguire le lezioni nei container. Si parla di circa un terzo dei ragazzi. Rispetto una nno fa lo scenario è migliorato e molte scuole, una volta terminate le operazioni di messa in sicurezza, hanno potuto tornare ad accogliere i propri iscritti. La situazione più critica nella provincia di Modena mentre va meglio nel Ferrarese, dove i moduli provvisori, che si trovano concentrati in due frazioni di Cento, sono poco più di un centinaio. I sindacati si sono rivolti al Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, per segnalare la mancanza di risorse e insegnanti.
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Ripartono le scuole anche in Emilia: ancora molti alunni nei container
Pubblicato da tdy22 in settembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/16/ripartono-le-scuole-anche-in-emilia-ancora-molti-alunni-nei-container/
Gli italiani lavorano 162 giorni per pagare le tasse: parola di Confesercenti
Arriverà il 12 giugno il “Tax Freedom Day”, ossia il giorno in cui, terminato di pagare le tasse, s’inizia ufficialmente a guadagnare. Un netto peggioramento se si considera che nel 1990 scattava a maggio, come sottolinea la Confesercenti che spiega come sia “impressionante l’avanzata delle tasse locali, frutto del federalismo. Comparando il nostro peso fiscale con gli altri Paesi emerge l’insostenibilità di quello italiano”. Arrivati a questo punto, allora, “l’abbassamento della pressione fiscale è più che mai una priorità”. “Le risorse – ribadisce – vanno trovate tagliando la spesa pubblica. Gli sprechi, le spese inutili, i troppi livelli istituzionali producono uno sperpero enorme di denaro pubblico. Si può cominciare a risparmiare molto con il rigore ed una coraggiosa riforma. È strumentale ogni tentativo di prendere tempo: bisogna cominciare subito per favorire la ripresa”. E’ stato lo stesso Governo a riconoscere questa situazione, come sottolinea uno studio ancora di Confesercenti. Nel recente Documento di economia e finanza si legge infatti che “il nostro è il paese delle tasse, delle troppe tasse. Abbiamo appena segnato il record della pressione fiscale, con il 44% del 2012, e già siamo pronti a superarlo di slancio con l’ulteriore aumento atteso per il 2013 (44,4%). E il futuro, sempre stando alle valutazioni ufficiali, non promette nulla di buono: le previsioni ‘tendenziali’ (quelle che diventeranno realtà se non si farà nulla) ci dicono che la ‘maledizione’ del 44% ci accompagnerà (decimo più, decimo meno) almeno fino al 2017.” Indubbiamente le tasse sono una risorsa per lo Stato, che però dovrebbe contraccambiare con i servizi pubblici, quali legge e ordine pubblico, istruzione, salute e manutenzione delle infrastrutture. Tutti campi in cui in Italia si tende a ricorrere a nuovi tagli. Se ci deve essere quindi una corrispondenza fra tasse e servizi, non si riesce quindi a comprendere la realtà italiana: “al primo posto in Europa nel ‘total tax rate’ (somma delle imposte sul lavoro, sui redditi d’impresa e sui consumi), con un 68,3% che ci vede quasi doppiare i livelli di Spagna e Regno Unito e ci colloca bel oltre quello della Germania (46,8%); ai più alti livelli europei quanto a numero di ore necessarie per adempiere agli obblighi fiscali (269): 2,5 volte il Regno Unito, il doppio dei paesi nordici (Svezia, Olanda e Danimarca) e della Francia, un terzo in più rispetto al Germania; in coda, fra i paesi Ocse, nella graduatoria di efficienza della Pubblica Amministrazione, con un valore (0,4) pari a un quarto di quello misurato per la Germania e il Regno Unito”. Confesercenti sottolinea anche come nella “vorace crescita della tassazione, un ruolo nuovo e certamente non secondario è stato rivestito dalla finanza locale. All’ombra del federalismo, si sono registrate abnormi impennate del prelievo. Per fronteggiarle, il cittadino medio ha dovuto impegnare una quota crescente dei frutti del proprio lavoro. Se nel 1990 le imposte locali assorbivano l’equivalente di meno di 8 giorni di lavoro annuale, nel 2002 l’impegno risultava triplicato e nel 2013 finirà per toccare i 26 giorni: una crescita, insomma, di quasi il 250% in poco più di venti anni”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/28/gli-italiani-lavorano-162-giorni-per-pagare-le-tasse-parola-di-confesercenti/
Allarme cassa integrazione, sono finiti i fondi!
Desta preoccupazione da alcuni giorni il problema della cassa integrazione sollevato dalla Camusso che ha lanciato l’allarme contro il “mezzo milione di italiani che potrebbe rimanere a casa senza Cassa Integrazione” ricordando che in alcune regioni non ci sono più i fondi e in altre i fondi rimasti basteranno fino a giugno. I primi mesi del 2013 hanno poi innalzato la quota dei cassa integrati in deroga e secondo la Camusso è essenziale trovare quei fondi per «evitare che ci sia un’ulteriore spirale di avvitamento sulla riduzione dei consumi e quindi un’ulteriore riduzione della base produttiva di questo paese che si è già ridotta consistentemente».
Oggi c’è stata la risposta del ministro Fornero.
«Vorrei destinare un finanziamento di un miliardo per le persone in cassa integrazione, ma c’è il rischio che non sia sufficiente». Naturalmente il ministro del lavoro ha ribadito che ha già iniziato a predisporre un piano incontrando le Regioni e le parti sociali e che gli incontri si svolgeranno anche durante questa settimana.
Mentre è in atto un’emergenza povertà, il governo incontra le parti sociali e le Regioni… si fanno riunioni e si cerca di “tamponare l’emorragia” senza curarla. Così il governo che arriverà, di destra, sinistra o tecnico che sia sarà poi costretto a fare una nuova manovra finanziaria?
Alla leader della Cgil, la Fornero risponde: «Io non so se i tempi che abbiamo a disposizione prima dell’esaurirsi delle risorse per la cassa integrazione siano ancora più stretti di quelli da me richiamati nei giorni scorsi, tra l’altro sulla base di dati ancora non definitivi forniti dalle Regioni: quello che so è che sono pienamente consapevole del problema e che noi, anche se siamo un governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, non rimarremo di certo con le mani in mano. Io posso promettere questo, e lo farò: finchè sarò al ministero mi impegnerò al massimo per trovare almeno parte delle risorse necessarie.»
Per gli altri? Lasciamo gli italiani morire di fame perché ci sono solo risorse per pochi?
Poi il ministro sembra più interessato alla polemica che alla risoluzione spostando il discorso indietro nel tempo e ponendo l’attenzione sul clima di tensione dei mesi precedenti: «non è l’atteggiamento che io ho trovato quando abbiamo affrontato la trattativa per la riforma del mercato del lavoro; comunque non è il caso di rivangare il passato e di rivangare le occasioni perdute, ogni occasione di concordia e di convergenza che si riesce a raggiungere in questo Paese va bene perchè il Paese ne ha veramente bisogno. Quando discutevamo della riforma del lavoro, in quei 3 mesi non ho visto tutto questo dialogo anzi in quella sede il dialogo era molto scarso; ma in ogni caso ben venga, occorre perseguire ogni occasione di convergenza di obiettivi e di azioni» Vogliamo mettere i voti in “dialogo” nella prima parte dell’anno scolastico o risolvere il problema ben più serio della cassa integrazione? Vogliamo rivangare l’incapacità di dialogo non coadiuvata da persone, come può essere la figura chiave di un Ministro, capace proprio di trovare accordi che possano mettere d’accordo Confindustria e Sindacati? Si è perso tempo a litigare a un tavolo quando l’Italia era agonizzante? Ora ci saranno nuove riunioni, altre parole e poi nuovi scontri e rivendicazioni?
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/allarme-cassa-integrazione-sono-finiti-i-fondi/
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA!
Un miliardo di persone sono ancora senza un accesso sicuro all’acqua. Questo vuol dire, non solo che non hanno acqua potabile, ma che non hanno neanche servizi igienici e sanitari adeguati.
La Giornata mondiale dell’acqua, voluta dalle Nazioni Unite nel 1992, che si celebra il 22 marzo di ogni anno, pone al centro la questione della risorsa idrica e della sua importanza come bene primario
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/giornata-mondiale-dellacqua/
Stop a bus, tram e metro! Inizia lo sciopero, disagi in città
Oggi si ferma il trasporto pubblico nelle maggiori città italiane. Per 24 ore niente autobus, metro, tram se non nelle fasce protette. Sembra che l’adesione sia già molto estesa e i disagi nelle grandi città hanno già iniziato a farsi sentire. Lo sciopero è stato indetto da Cgil, Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Faisa Cisal e Fast a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da cinque anni.
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/sciopero-nazionale-trasporti/
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