Forza Italia e la guerra ai senatori a vita

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Forza Italia tuona contro i senatori a vita Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia e Claudio Abbado: “Non hanno gli altissimi meriti richiesti dalla Costituzione”. La polemica contro i nuovi senatori a vita erano inizate dopo la decadenza di Silvio Berlusconi, ora però nella giunta delle elezioni i senatori Elisabetta Casellati e Lucio Malan hanno posto la questione sulla sussistenza dei requisiti previsti per la convalida dei senatori a vita, chiedendo un rinvio per l’acquisizione della documentazione necessaria.

“Pur rispettando il Capo dello stato e i quattro nominati dalle carte trasmesse alla Giunta non sono emersi elementi sufficienti ad identificare gli ‘altissimi’ meriti scientifici della prof. Cattaneo né gli ‘altissimi meriti sociali’ attribuiti a tutti e quattro”.

 

 

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Lo sguardo architettonico sulla politica: incontro tra Piano e Napolitano

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“Nel corso di un incontro privato – spiega una nota diffusa a sua volta da Piano al termine dell’incontro con il capo dello Stato – l’architetto e neo senatore a vita Renzo Piano ha illustrato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano i principali punti che saranno oggetto del suo impegno parlamentare. Nel suo ufficio di Palazzo Giustiniani il senatore Piano aveva già ieri riunito un gruppo operativo di lavoro costituito da personalità che hanno collaborato con lui nella realizzazione di importanti progetti in Italia e nel mondo”.

Ed è proprio nella riunione con i suoi più stretti partner che Piano ha non solo individuato “i primi concreti temi d’azione”, ma si è anche deciso di “coinvolgere annualmente giovani architetti di valore per l’ideazione e progettazione delle iniziative. Per questo scopo Renzo Piano devolverà il suo stipendio da senatore”.

“Credo nel ruolo della politica, che viene da Polis, la città – dichiara Renzo Piano – e credo anche che questa sia la strada giusta per mettere la mia esperienza al servizio del Paese. Un Paese bellissimo, ma proprio per questo motivo fragile e bisognoso di protezione”.

Posti in piedi in Parlamento? No, pure quelli sono occupati per Berlusconi!

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“Complimenti e congratulazioni ai quattro nominati. Ma sono molto rammaricata e profondamente dispiaciuta per l’unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi. Sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti”. Così, la deputata del Popolo della Libertà, Daniela Santanchè, interpellata da Affaritaliani.it, ha commentato la nomina dei 4 senatori a vita e ha poi aggiunto: “Senza nulla togliere ai quattro nuovi senatori a vita, credo però non siano paragonabili a Berlusconi”, conclude.

Forse è un bene? Forse Napolitano non se l’è sentita di fare  di un condannato in via definitiva un senatore a vita?

Sembra proprio che la guerra sia in corso nelle larghe intese, che dopo aver vinto la “battaglia dell’Imu”, ora serrano i comparti per sferrare l’attacco alla “battaglia dell’Iva”, di territorio in territorio il Pdl avanza…  La decadenza è lontana o forse sono le vittorie prima della sconfitta finale?

La reazione della rete al poker di senatori a vita!

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Chi sono è stato facile saperlo, tutti altissimi personaggi che si sono distinti nei loro campi a livello internazionale e che hanno portato la parte “migliore” dell’Italia all’estero, nomi che ci riconciliano con la nostra nazione. Ma la rete come si è posta nei confronti di queste grandi personalità?

Abbado è ritratto così:

Cattaneo è ritratta così:

Renzo Piano è ritratto così:

Robbia è ritratto così:

 

Chi sono i senatori a vita nominati da Napolitano?

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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato oggi – si legge in una nota del Colle – senatori a vita, «ai sensi dell’articolo 59, secondo comma, della Costituzione», il maestro Claudio Abbado, la professoressa Elena Cattaneo, l’architetto Renzo Piano e il professor Carlo Rubbia, che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale.

Il direttore d’orchestra Claudio Abbado, già Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal 1984, che non ebbe paura a dichiarare “Il problema della Scala non è la Scala, ma Milano, che è un disastro. L’aria irrespirabile ne riflette l´andamento: l’inquinamento riguarda anche la cultura.” Un uomo quindi di musica, ma che si è sempre interessato delle problematiche che riguardavano il settore e dei “disequilibri” che inquinavano la cultura. In un’altra occasione affermò “La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva.”

Nell’ambito della scienza e della medicina Elena Cattaneo, tra i massimi esperti italiani di cellule staminali e malattie neurodegenerative, punto di riferimento internazionale per gli scienziati. Come ha spiegato lei stessa in un’intervista, “Il nostro è un lavoro affascinante che assorbe anima e corpo nella paziente verifica quotidiana di idee mai pensate prima da nessun altro. Idee libere, impossibili da domare, da trattenere, un patrimonio inestimabile dell’umanità, del mondo e del nostro Paese”.  

“Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla, perchè la città è il riflesso di tante storie”, questo il pensiero del neoeletto senatore a vita Renzo Piano, architetto di fama mondiale e grande sostenitore dell’armonia tra natura e costruzione. Era il 2010 quando partecipò a “Vieni via con me”, programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano e alla domanda “partire o restare?” risposte così: “Fare, costruire, è la più antica scommessa dell’uomo, insieme allo scoprire, al navigare e al coltivare i campi. E’ un nobile mestiere quello dell’architetto se fatto bene”. E poi aggiunse “Per fare bene bisogna capire e ascoltare;  è un’arte complessa quella dell’ascolto! È difficile perché spesso le voci di quelli che hanno più cose da dire sono  discrete e sottili. Ascoltare non è obbedire, ascoltare non è trovare compromessi, ascoltare è cercare di capire e quindi fare progetti migliori” e concluse “Bisogna lasciar fare ai giovani, bisogna mettersi un po’ da parte. Nel mio studio lavorano ogni anno 20 studenti provenienti da tutto il mondo bottega. Bisogna valorizzare il talento, bisogna che la politica faccia i concorsi, ci sono tantissimi giovani talenti che non hanno nulla da fare. Secondo me i giovani devono partire, devono andar via ma per curiosità non per disperazione e poi devono tornare. I giovani devono andare, un po’ come ho fatto io, sono sempre partito e sempre tornato. E devono andare per capire com’è il resto del mondo ma anche per  un’altra cosa ancora più importante, per capire se stessi, perché c’è un italianità che non è quella dell’orgoglio nazionale. Noi italiani dobbiamo capire una cosa, che siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti, e il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose, articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme e questo è un capitale enorme e per questa italianità c’è sempre  posto a tavola per tutto il resto del mondo”.

C’è poi il premio Nobel Carlo Rubbia, che nel 1984 ottenne l’onoreficienza insieme a Simon van der Meer per la scoperta dei particelle W e Z, responsabili delle interazioni deboli. Da anni si schiera contro le centrali nucleari sostenendo “Non esiste un nucleare sicuro o a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo.” Capace poi di stupirsi: “La risposta giusta non la sapremo mai e proprio qui in questo mistero sta tutto il suo fascino, tante saranno le risposte degli uomini.” Ma anche capace di comprendere i rischi del mondo odierno “Siamo su un treno che va a trecento chilometri all’ora, non sappiamo dove ci sta portando e, soprattutto, ci siamo accorti che non c’è il macchinista.”

 

 

 

 

 

Nozze al Cubo. Gli aquilani celebreranno le unioni civili nella struttura di Piano

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Nozze al Cubo per gli aquilani che, dopo l’annuncio ufficiale avvenuto domenica scorsa, durante il concerto per ricordare la solidarietà fra aquilani e trentini, potranno celebrare le unioni civili nella struttura che, nel 2012, ha inaugurato Napolitano insieme a Roberto Dellai. Il Cubo fu donato dalla città di Trento e costò 7 milioni di euro essendo realizzato tutto in legno trentino. Roberto Benigni presente all’inaugurazione lo definì “giocattolino” e, oggi, con la nuova delibera, diventa Casa Comunale.

Secondo il quotidiano locale Trentino l’annuncio ha fatto alzare qualche sopracciglio a chi della Provincia era presente in sala e specialmente al Presidente Alberto Pacher. Il Cubo rimane tra l’altro inagibile in attesa che si completino alcune opere accessorie. In ultimo, qualche giorno fa, sempre secondo il quotidiano, la Enel avrebbe staccato l’elettricità dopo il mancato pagamento delle bollette da parte del Comune.

L’ennesimo annuncio che non avrà seguito o la ferma volontà di riattivare questo gioiello di architettura?

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Le sei “Spiderwomen” di Greenpeace che scalano il grattacielo per protesta

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Per protestare contro le trivellazioni petrolifere della Shell nell’Artico sei attiviste di Greenpeace hanno deciso di dar la scalata al grattacielo Shard London Bridge di Londra, progettato da Renzo Piano. Le sei “spiderwomen”, Sabine Huyghe (Belgio), Sandra Lamborn (Svezia), Victoria Henry (Canada), Ali Garrigan (Regno Unito), Wiola Smul (Polonia) e Liesbeth Debbens (Olanda), si sono ripromesse che, in caso di successo nell’impresa, caleranno uno striscione di protesta contro la compagnia dall’alto dei 310 metri del grattacielo. Lo striscione risulterebbe visibili anche dagli uffici della Shell, che si trovano nei pressi dello Shard.

Trento diventa Green: si apre il nuovo quartiere ecosostenibile

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“L’ispirazione di base su cui si apre questo nuovo secolo per un architetto è capire che la fragilità della terra non va soltanto difesa facendo economia ma anche andando a cercare quali sono le espressioni architettoniche migliori. Usare il legno è già di per sé un’attività intelligente perché è un materiale che viene dalle foreste, e le foreste si rinnovano, per cui di fatto è energia rinnovabile oltre che perfettamente riciclabile.” Scrive così Renzo Piano, progettista del nuovo quartiere ecosostenibile di Trento, Le Albere.

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Il quartiere sorge nell’area ex Michelin e sarà un laboratorio di Smart City. Le Albere si pone come progetto che guarda anche all’Europa e al Mondo sono infatti numerosi i quartieri a livello internazionale che sono sorti proprio in aeree industriali dismesse, sono quelli che si impongono nelle zone più inquinate e che hanno come base l’ecosostenibilità proprio per dare un forte segnale di cambiamento e rinnovamento.

Renzo Piano al lavoro a New York: il Whitney Museum of American Art

renzo-piano-nySta sorgendo nel West Village, l’estrema porzione occidentale del Greenwich, a Manhattan, il nuovo Whitney Museum of American Art, targato Renzo Piano. L’architetto genovese, assieme al direttore del museo, Adam D. Weinberg, ha accompagnato i rappresentati dei media in un tour della struttura che rappresenta un ampliamento del High Line Park e i cui lavori termineranno nel 2015. Con i suoi 9 piani di altezza, il costo della realizzazione, tra costruzione e allestimento, ammonterà a poco meno di 600 mln di euro, 760 mln di dollari, e si sono previsti ulteriori lavori per rendere impermeabili i basamenti. Opera di impermeabilizzazione che si è resa necessaria a seguito dell’uragano Sandy che, l’anno scorso, ha allagato la costruzione per oltre 9 metri. Come ha spiegato Weinberg: “E’ stata la cosa peggiore e allo stesso tempo migliore che ci sia potuta accadere perchè ora sappiamo per certo che l’arte qui potrà essere al sicuro”. Mentre dighe provvisorie di alluminio circonderanno la struttura durante tutto il periodo necessario alla costruzione, all’interno, i massimi  esperti mondiali di ingegneria idraulica aiuteranno infatti a creare un sistema di portiere e di vetrate stagne.

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Shard, il gioiello di Londra di Piano, costa 30 sterline. Pagano anche i bimbi.

Ed è polemica sul prezzo del biglietto per visitare a Londra il grattacielo di Renzo Piano.

MENTRE A ROMA, A RENZO PIANO, E’ STATO IMPEDITO DI PORTARE A TERMINE IL PROGETTO GIA’ APPROVATO ALL’EUR. GRAZIE SINDACO ALEMANNO!

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Acquario di Genova: Padiglione Cetacei pronto per Pasqua. Lo firma Renzo Piano

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