Processo Pistorius: il testimone dell’accusa minacciato e quel colpo partito…

oscar-pistorius-processo-tuttacronacaContinuano i problemi inerenti al processo a Oscar Pistorius, dopo l’interruzione di ieri quando la Corte ha saputo che la foto di una testimone era stata mostrata da una tv, Charl Johnson, vicino di casa dell’atleta accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, ha affermato di aver subito minacce telefoniche poco prima di deporre in aula, quando già era in tribunale per essere ascoltato. “Questa persona mi ha detto che il mio numero di telefono era stato dato nel corso dell’udienza. Gli ho risposto che non ero consapevole di questo fatto e che non avevo (ancora) testimoniato”, ha spiegato il testimone. L’uomo ha inoltre detto di aver scoperto solo allora che c’erano diverse chiamate senza risposta e un messaggio vocale registrato dall’estero. “Perchè mentire in tribunale, sappiamo che Oscar non ha ucciso Reeva”, queste le parole indirizzate “con tono minatorio” a Johnson nel messaggio. Ma l’accusa ha sferrato anche un altro colpo, facendo emergere un nuovo evento. Qualche settimana prima della morte di Reeva, infatti, Pistorius avrebbe maneggiato male un’arma da cui partì accidentalmente un colpo, e poi chiese a un amico compiacente di assumersene la colpa. Il fatto sarebbe avvenuto a gennaio 2013, in un ristorante alla moda della città dove la coppia risiedeva. Johannesburg. A passare la pistola all’alteta fu Darren Fresco, che lo avvertì che “c’era un colpo in canna”. Ma quando l’arma arrivò nelle mani dell’atleta, inspiegabilmente partì un colpo. Il pugile di professione Kevin Lerena, presente quella sera allo stesso tavolo, ha raccontato: “Ci fu un immediato silenzio”. E ancora: “Guardai a terra e proprio lì dove puntai lo sguardo, dove c’era il mio piede, c’era un foro sul pavimento. Avevo una sbucciatura sul dito, ma non ero ferito”. Pistorius chiese scusa accertandosi che non fossero feriti. Ma poi, voltatosi verso uno di loro, gli chiese di addossarsi la responsabilità dell’accaduto. “Per favore, dì che sei stato tu. C’è troppa attenzione dei media su di me”, ha raccontato Lerena, riportando le parole di Pistorius. “E quando arrivarono i proprietari del ristorante, Darren disse che era stato lui”.

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La tv che fa sospendere il processo a Pistorius: la foto della testimone

processo-pistorius-tuttacronacaIl giudice Thokozile Masipa ha sospeso per alcuni minuti il processo per omicidio a carico di Oscar Pistorius dopo aver scoperto che una tv sudafricana aveva mostrato una foto della prima testimone dell’accusa, contravvenendo alla regola imposte per le riprese del processo. Il giudice ha spiegato: “Prendo questa cosa molto sul serio”. Al momento della sospensione, l’udienza era iniziata da poco. La corte era stata avvertita che una foto della testimone, Michelle Burger, una economista dell’Università di Pretoria che abita a meno di 200 metri dalla casa dell’atleta e che aveva chiesto di non essere ripresa, era stata mostrata da una tv. La testimone ieri, nel primo giorno di processo, aveva raccontato di aver udito le urla di terrore di una donna che chiedeva aiuto prima dei colpi di arma da fuoco sparati da Pistorius. A trasmettere la foto della donna, trovata sul sito dell’università dove insegna, è stata la catena televisiva eNCA. “È abbastanza inquietante. I media erano stati avvertiti. Se non si comportano correttamente non li tratteremo con i guanti di velluto”, ha detto il giudice.

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“Mi dichiaro non colpevole”: Pistorius in tribunale

oscar_pistorius_processo_tuttacronacaAl via oggi il processo a Oscar Pistorius per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. Le prime parole dell’atleta, accusato di aver ucciso la modella a colpi di pistola il giorno di San Valentino dell’anno scorso, sono state: “Mi dichiaro non colpevole. Ho ucciso per errore”. Nella prima udienza davanti alla Corte di Pretoria è stata ascoltata la testimonianza di una vicina, Michelle Burger, che ha raccontato di aver sentito quella notte “urla raccapriccianti”, seguite da quattro spari. La testimonianza della donna è stata però contestata dall’avvocato Barry Roux, a partire dal numero degli spari: “Ha ragione suo marito quando dice di averne sentiti cinque o sei?”, ha chiesto il legale nel corso della deposizione. “Sono certa di averne sentiti quattro, non parlo a nome di mio marito”, ha replicato la donna. “Come fa a sapere che suo marito sia stato onesto?”, ha incalzato l’avvocato. “Stiamo insieme da 20 anni e so che è una persona onesta”, ha risposto la testimone. Roux ha chiesto più volte alla donna se fosse convinta che Pistorius stesse mentendo. “Non capisco perché non abbia sentito le urla”, ha replicato la testimone, accusata più volte dall’avvocato di aver cambiato versione: “Lei non è sicura e che cosa fa, lei sta facendo speculazioni, sta cercando di colmare tutte le lacune” nella sua testimonianza.

Tutto pronto in Sudafrica per “il processo del secolo”: Pistorius in Tribunale

oscar_pistorius_processo-tuttacronacaEra il 14 febbraio 2013 e la modella Reeva Steenkamp, fidanzata di Oscar Pistorius, veniva uccisa. A impugnare l’arma, proprio l’atleta sudafricano. Oggi inizia, a Pretoria, quello che in molti definiscono “il processo del secolo”, durante il quale Pistorius rischia 25 anni. In aula è presente anche la madre di Reeva, che ha detto: “Qualsiasi cosa deciderà la corte sono pronta a perdonarlo prima però voglio obbligarlo a guardarmi, e vedere il dolore e l’angoscia che mi ha inflitto”. Intanto, il Sudafrica è diviso tra innocentisti e colpevolisti in un caso che ha una portata mediatica con pochi precedenti. E proprio ai media parla ancora June, la madre della modella: “Molte persone nella mia posizione vorrebbero vederlo morto o punito in modo esemplare. Ma credo nella fede e nella giustizia e non c’è odio o voglia di vendetta nel mio cuore”. Nella lunga intervista la donna ha ricordato di aver minacciato una volta Pistorius, quando Reeva le telefonò per dirle che lui stava guidando a velocità troppo alta: “Prenditi cura di mia figlia o ti distruggo”, aveva tuonato la madre. I media britannici ritengono che il processo avrà una durata di circa tre settimane mentre Sky News ritiene che saranno cruciali i rilevamenti fatti dalla polizia scientifica dopo la tragica notte in cui lui aprì il fuoco con la sua pistola da 9mm contro la ragazza attraverso la porta del bagno. Pistorius ha ammesso di aver sparato, ma per errore, pensando che nel bagno si nascondesse un ladro, entrato di soppiatto in casa in piena notte. Secondo l’accusa si trattò invece di omicidio volontario, avvenuto in seguito a un violento litigio. Pistorius è in libertà vigilata, ma se sarà giudicato colpevole di omicidio premeditato rischia il carcere a vita. La perizia balistica mostrerebbe che la mira fu precisa e i colpi non vennero sparati a caso, come quando si sentono rumori di un intruso o di un potenziale ladro. Secondo gli esperti, inoltre, le tracce di sangue lasciate dalla vittima potranno essere determinanti per far piena luce sulla vicenda. “Anche la traiettoria dei proiettili attraverso la porta del bagno fornirà una chiara indicazione di quello che è successo”, ha detto l’esperto di balistica J.C. de Klerk. Tutto questo servirà per capire se si è trattato di un tragico incidente o di un assassinio a sangue freddo.

A tre giorni dal processo spunta Leah, la nuova fidanzata di Pistorius

pistorius-nuova-fidanzata-tuttacronacaPrenderà il via lunedì prossimo, il 3 marzo, il processo che vede al banco degli imputati Oscar Pistorius, accusato di omicidio premeditato per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp. Ora, quando mancano tre giorni al ritorno dell’atleta in tribunale, il Sun pubblica la foto della nuova fiamma e rivela: “Oscar e Leah (questo il nome della donna, ndr) sembrano davvero molto presi e lei lo sta aiutando tanto per cercare di superare questo difficile momento. Un mese fa gli ha anche presentato la sua famiglia, che vive in una fattoria vicino Potchefstroom, a due ore da Johannesburg, e tutti l’hanno accolto benissimo”.

Oscar Pistorius, navigava in internet la notte dell’omicidio di Reeva

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Da poco è passato San Valentino e si è celebrato un anno dalla tragica morte di Reeva Steenkamp, modella e fidanzata dell’atlera Oscar Pistorius che la uccise, secondo la difesa, perché riteneva che ci fosse un ladro in casa, mentre l’accusa parla di un femminicidio perpetrato ai danni della ragazza dopo un alterco. Ora c’è una nuova indiscrezione, la quale potrebbe davvero cambaire faccia al processo: durante la notte di San Valentino, Pistorius avrebbe navigato in internet. Questo elemento smonterebbe la serata romantica da sempre sostenuta a difesa di Pistorius che poi avrebbe sparato per un tragico errore.

 

“Il dolore e la tristezza mi consumano”: Pistorius parla per la prima volta

oscar-pistorius-tuttacronacaUn anno fa, il 14 febbraio 2013, moriva la modela Reeva Steenkamp, fidanzata del campione paralimpico Oscar Pistorius. La donna è morta proprio per mano dell’uomo con cui avrebbe dovuto festeggiare il giorno degli innamorati che ora attende il 3 marzo, giorno in cui si aprirà il processo che lo vede accusato di omicidio premeditato. Il 27enne, che rischia da 25 anni di carcere all’ergastolo, ha rotto oggi il muro del silenzio. “Il dolore e la tristezza mi consumano”, scrive, parlando della sofferenza dei genitori, della famiglia e degli amici della modella. Quella notte, nella sua abitazione a Pretoria, Pistorius sparò contro la porta del bagno in cui la 29enne si era chiusa, uccidendola. Ha sostenuto di aver agito nella convinzione di avere a che fare con un intruso, ma l’accusa afferma che la violenza sia stata conseguenza di una lite. I media di tutto il mondo seguiranno l’evoluzione del caso. “Nessuna parola è in grado di rappresentare adeguatamente i miei sentimenti sul devastante incidente che ha causato così tanta sofferenza a tutti quanti amavano veramente, e continuano ad amare, Reeva”, ha scritto Pistorius. “La perdita di Reeva – ha proseguito – e il totale trauma di quel giorno, li porterò con me per il resto della vita”. Si tratta della prima dichiarazione di Oscar sulla morte della fidanzata. E’ la prima volta che lo sportivo rilascia una dichiarazione sulla morte della fidanzata, perché in precedenza ha sempre affidato i suoi pensieri allo zio Arnold. La madre di Reeva, June, ha annunciato che intende essere presente al processo a Pretoria. Sinora nessuno dei membri della famiglia Steenkamp ha mai partecipato alle udienze in tribunale, mentre i parenti dell’atleta sono sempre stati al suo fianco. Pistorius affronta anche accuse legate al possesso di armi, mentre mercoledì i suoi legali hanno trovato un accordo con la donna che gli imputava una presunta aggressione. Cinque anni fa venne arrestato perché Cassidy Taylor-Memmory lo denunciò per averla ferita a una festa, sbattendo una porta.

Nel caso Pistorius entra la Apple e l’Fbi

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Apple e Fbi chiamati dagli investigatori nella speranza di fa chiarezza e quindi giustizia sull’uccisione di Reeva Steenkamp, la fidanzata di Oscar Pistorius per il quale il campione è indagato per omicidio premeditato.

“Oscar Pistorius trial: Investigators looking to access ‘mobile phone messages’ ahead of court” titola l’Indipendent. E infatti le autorità adesso, con la collaborazione di Fbi e Apple, vogliono sbloccare alcuni portatili di Pistorius per cercare dati e informazioni. Proprio sul pavimento dove venne ritrovato il corpo senza vita di Reeva Steenkamp furono ritrovati due iPhone e due Blackberry.

 

9 capi d’accusa per Pistorius, ma il processo ci sarà l’anno prossimo

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Le indagini sono chiuse e sono 9 capi d’accusa per Oscar Pistorius, sospettato dell’omicidio della  fidanzata Reeva Steenkamp. Secondo quanto riferito da portavoce della South Africa’s National Prosecuting Authority, citato da Abc News, è stata la procura sudafricana a deciderlo redigendo la stesura definitiva dell’atto d’accusa che sarà reso pubblico nel corso dell’udienza del 19 agosto, il giorno il cui Reeva avrebbe compiuto 30 anni. Il processo vero e proprio potrebbe prendere il via all’inizio dell’anno prossimo, dal momento che il caso dovra’ essere trasferito alla North Gauteng High Court.

Pistorius in pista per prepararsi al processo!

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Pistorius ancora in pista. Si tratta di “allenamenti a bassa intensità” come ha annunciato il suo portavoce, ma stupisce che ad appena 4 mesi dall’omicidio della fidanzata, la 29enne modella  Reeva Steenkamp, l’atleta riesca a concentrarsi in pista. Lo stesso portavoce ha specificato che  Pistorius “non prevede un rientro vero e proprio nell’agonismo né si pone come obiettivo la preparazione in vista di riprendere a gareggiare”, giacché “al momento la sua priorità continua a rimanere l’iter processuale”. Non la disperazione per la donna che amava e che “accidentalmente”  ha ucciso?

Il portavoce ha spiegato ancora che sono stati “I familiari, e coloro che gli stanno vicino”,  che “lo hanno incoraggiato a trascorrere in pista qualche ora la settimana, affinché questo lo aiuti a recuperare l’equilibrio mentale ed emotivo necessario a superare il trauma, e a prepararsi per il giudizio”.

Oscar e Claudia: insieme, ma solo per allenarsi!

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Una bionda nella vita di Oscar? Per ora il campione paralimpico in attesa di processo per l’omicidio della fidanzata s’incontra tutti i giorni con la 24enne Claudia Viljoen, ma si tratta di lavoro. La ragazza è infatti la sua nuova preparatrice personale e sta aiutando Oscar sia a livello fisico che mentale nella villa dello zio dell’atleta sudafricano, dove è stata allestita una palestra. In Sudafrica, la Viljoen è nota per essere stata nazionale dei 100 ostacoli e ora si ritrova a fare il trait-d-union con il coach del campione paralimpico, Ample Louw, al quale riferisce quotidianamente sullo stato fisico e psicologico di Pistorius. Una fonte vicina alla famiglia di Blade Runner ha raccontato al Daily Mail che: “Claudia e Oscar si allenano ogni mattina, spesso insieme allo zio Arnold e alla sua famiglia, sono veramente amici”. Come Reeva, anche Claudia, felicemente fidanzata con il 30enne manager James Heunis, ha avuto esperienze come modella posando tra l’altro come “Miss Luglio” in un calendario delle atlete sudafricane indossando solamente degli slip e una medaglia.

Pistorius: se ne riparla ad agosto

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Si è recato al tribunale di Pretoria, in Sudafrica, Oscar Pistorius, per la prima udienza sulla morte della sua fidanzata Reeva Steenkamp, uccisa nella notte di San Valentino. Numerosi giornalisti del posto hanno però riferito che il processo è stato aggiornato al 19 agosto: accolta quindi la richiesta della Procura di un rinvio per effettuare ulteriori indagini. E’ invece di ieri un’intervista rilasciata dal suo manager al settimanale tedesco Der Spiegel, durante la quale ha raccontato che l’atleta paralimpico soffrirebbe di gravi problemi psicologici: “Oscar non dorme, mangia male. Certi giorni va meglio, altri sono terribili. Piange spesso – ha raccontato Peet van Zyl, rivelando che l’ex campione di atletica vede una psicologa due-tre volte a settimana – La psicologa è dura con lui. Ogni volta che lo incontro dopo una seduta sembra completamente svuotato”.

A un giorno dalla prossima udienza esce il disegno di Reeva!

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Domattina alle 9 accusa e difesa staranno in campo. Una con la tesi innocentista e l’altra con la tesi accusatoria. Al centro il protagonista è sempre lui Oscar Pistorius, l’uomo che pistola alla mano, per errore o intenzionalmente, ha ucciso la sua fidanzata. Intanto tabloid britannico Daily Star mostra un disegno che Reeva aveva fatto a 14 anni. E’ shock! La ragazzina aveva disegnato un uomo con la pistola in mano e un donna angelo bionda, in un abito rosso… Quasi una premonizione? Nel disegno c’è anche una scala che va in paradiso… forse, incosciamente, Reeva lo sapeva che la sua esistenza sulla terra non sarebbe poi stata così lunga… o pure solo una tragica coincidenza.

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Ma chi potrebbe incastrare Pistorius se fosse davvero colpevole?

Una delle persone che davvero potrebbero dire la sua sulla vicenda è Francois Hougaard, un amico della modella. Pistorius era geloso della star del rugby sudafricano.? Ci sono voci di corridoio secondo le quali Hougaard avrebe mandato un sms a Reeva la notte della sua morte… fu quel messaggio a far impazzire Pistorius?

Ma oltre a Hougaard, un’altra persona che potrebbe svelare qualche utile particolare è Justin Divaris. Chi è? Un uomo d’affari e  un venditore di automobili che fu chiamato dal corridore durante la notte in cui successe la tragedia. Pistorius lo conosceva bene, erano amici e spesso si faceva prestare le auto sportive proprio da Divaris.

Marc Batchelor, x calciatore professionista sudafricano, sicuramente conosce “l’altra faccia di Pistorius” se come è vero è stato minacciato da Oscar quando provò a flirtare con una ex-ragazza del corridore. Sembra che il campione paraolimpico in quell’occasione lo avrebbe intimidito con queste parole: “Ti spezzo le gambe”.

Ci sarebbe poi la ex di Pistorius, Samantha Taylor che lo descrive come un maniaco del controllo e un dongiovanni. Secondo la ragazza Oscar “Non è sicuramente la persona che appare in pubblico”.

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Altra persona che davvero potrebbe far la differenza al processo è l’amico dell’atleta, Kevin Lerena, testimone di uno strano incidente che sarebbe avvenuto a gennaio (un mese prima della morte di Reeva) dentro un ristorante affollato. Pistorius sarebbe stato incuriosito dalla pistola nuova di un amico che si trovava con loro, avrebbe tolto la sicura e avrebbe sparato un colpo per errore. Il direttore del ristorante, Jason Loupis, ha detto di non aver riferito dell’accaduto alla polizia perchè Pistorius e amici, clienti abituali del suo locale, hanno negato i fatti ai camerieri che si erano avvicinati per capire cosa fosse accaduto. In quell’occasione fortunatamente non ci furono feriti.

Al processo potrebbero contare anche le testimonianze di dodici vicini di casa di Pistorius, cinque uomini della sicurezza e tre infermieri del pronto soccorso, intervenuti sul luogo della tragedia

Aspettando il processo: Pistorius a corto di soldi e notorietà

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Cento giorni fa il giudice Nair del Tribunale di Pretoria ha concesso ad Oscar Pistorius la libertà su cauzione, in attesa del processo che lo vedrà alla sbarra per aver ucciso la fidanzata, Reeva Steenkamp. I suoi avvocati si sono subito messi all’opera: libertà su cauzione prima, passaporto poi, senza contare che l’atleta ha anche potuto far ritorno nella sua abitazione, il luogo del delitto. Ma, nonostante le sue uscite, molto discusse per via del suo atteggiamento, il periodo di gloria, per lui, sembra essere tramontato. Oscar ha messo in vendita tutto il possibile, dai cavalli alle macchine alle case, per poter pagare le parcelle dei suoi avvocati: quasi 5 mila dollari al giorno. Certo, molto dipende da quanto durerà il processo, ma intanto si può prevedere che, la somma finale, sarà prossima a qualche milione di dollari. Se non bastasse quello che dovrà sborsare ai legali, però, ci si è messo di mezzo pure il fisco: multa per circa 75 mila dollari per non aver dichiarato un immobile a Johannesburg. Potrebbe non essere un problema per il campione paralimpico. Se non fosse che, dopo l’omicidio, gli sponsor hanno stracciato i contratti e lui non gareggerà per tutto il 2013. Certo, la sua è una famiglia tra le più ricche di Petroria, ma il colpo non è dei più facili da digerire. Ma questi 100 giorni non sono stati solo salassi economici, “Blade Runner” ha rinunciato sia alla notorietà che, soprattutto, agli allenamenti: è stato visto una volta sulla pista di atletica dell’Università di Pretoria e una seconda durante la criticatissima serata in un ristorante di Johannesbug. dopo di che, mentre nel mondo si scrivono libri, e-book e sceneggiature sulla sua vita, il nulla. Bita blindata la sua, fatta di rari spostamenti in macchina e possibilmente con qualche amico o familiare a “coprirgli le spalle” e che su di lui, al massimo, si lasciano sfuggire un  “Oscar è sempre Oscar, sta bene per le circostanze in cui si trova” (l’amico Mike Azzie). E mentre il campione si limita a qualche allenamento in una palestra-garage la mattina presto, lo zio Arnold racconta: “Un uomo distrutto, circondato dalle foto dell’amore della sua vita. Si è fatto crescere la barba per non essere riconosciuto, non esce mai, sta chiuso in casa”.

 Accusa e difesa hanno chiesto che il processo venga posticipato e slitterà probabilmente ad agosto, in modo che ci sia più tempo per le indagini. Ma martedì 4 giugno sarà comunque un giorno importante perché Pistorius dovrà tornare nell’aula C del Tribunale di Pretoria e mostrarsi nuovamente agli occhi dei media, mentre le polemiche su come vengono condotte le indagini non si placano. Solo ieri sono state rese note le foto del bagno insanguinato dove Reeva è stata uccisa e che potrebbero rivelarsi un problema non da poco per la difesa: la scientifica ha indicato due dei quattro proiettili sotto la maniglia della porta del bagno, che potrebbero dimostrare, come sostiene l’accusa, che gli spari sono stati esplosi dall’alto verso il basso. In questo caso, Pistorius avrebbe avuto le protesi addosso e quindi ci sarebbe stata premeditazione. Ma le foto mostrano anche un inquietante particolare, l’impronta di una scarpa, molto probabilmente quella di Hilton Botha, il primo investigatore del caso Pistorius, poi rimosso dalle indagini per essere implicato in un vecchio caso giudiziario. Tornano così d’attualità una serie di gravi errori commessi dalla scientifica sul luogo del crimine, che potrebbero complicare non di poco il lavoro dell’accusa nelle prossime settimane.

Le foto del bagno di casa Pistorius dove è stata uccisa Reeva.

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Sky News ha ottenuto le immagini scattate all’interno della casa del campione paraolimpico Oscar Pistorius, dove si è consumato il delitto della sua amante Reeva Steenkamp. In particolare l’emittente televisiva è entrata in possesso degli scatti che riguardano il bagno dove la modella è stata uccisa dai colpi di pistola sparati da Oscar. Le immagini sono a sostegno della tesi secondo cui a casa del corridore sarebbe “misteriosamente” scomparso un orologio.  L’immagine è la prima volta che viene mostrata al pubblico e mostra come sulla porta della toilette ci siano due marcatori applicati dalla polizia, che mostrano i fori dei proiettili che hanno poi ucciso la giovane vittima.

 L’atleta ha sempre insistito sul fatto che lui e Steenkamp aveva passato una notte tranquilla, nella sua abitazione che si trova in un comprensorio sicuro a Pretoria. L’atleta, secondo quanto è stato affermato dalla difesa, alle prime ore dell’alba, avrebbe sentito un refolo di vento che proveniva dal balcone. A quel punto Oscar si sarebbe alzato e quando è tornato in camera da letto, nel buio pesto, avrebbe sentito un rumore. Così avrebbe afferrato la pistola per paura che ci potesse essere un ladro.  Poi sentendo rumori nel bagno avrebbe fatto fuoco senza vedere chi ci fosse all’interno. Solo in un secondo momento avrebbe realizzato che in quel bagno si trovava la sua fidanzata Reeva. Secondo l’accusa i fatti sono andati diversamente. Dopo una notte di urli, dovuti forse alla gelosia di Pistorius e probabilmente a qualche bicchiere di troppo, l’uomo avrebbe preso la pistola, infilato le protesi e sparato intenzionalmente sulla modella.

Altre fotografie mostrerebbero impronte nel sangue. Il poliziotto che stava indagando sul caso, il maresciallo Hilton Botha, ha già ammesso di aver camminato sulla scena del crimine senza indossare le coperture di protezione del piede, e di aver così compromesso e contaminato le prove. Il maresciallo è stato rimosso dall’incarico e anche perché su di lui già erano pendenti 7 capi di imputazione per tentato omicidio. Botha da allora si è ritirato dalla polizia.

Due differenti fonti hanno però poi confermato a Sky News che anche altri ufficiali sono stati indagati, in particolare alcuni sarebbero coinvolti con la scomparsa degli orologi dalla casa dell’atleta.

La Polizia del Sud Africa ha preferito non commentare.

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23 giorni al processo: Pistorius si avvicina ai blocchi di partenza

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Martedì 4 giugno Oscar Pistorius dovrà apparire davanti al giudice: inizerà il processo per la morte della fidanza, Reeva Steenkamp, a cui l’atleta paralimpico ha sparato, in casa sua, la notte di San Valentino, affermando poi di averla scambiata per un ladro. Nonostante l’attesa, l’attenzione mediatica su di lui non è scemata e, mentre in rete ci si divide tra innocentisti e colpevolisti, sono in produzione tre libri sull’evento ed è già stato pubblicato un instant-book. Ad Hollywood si programma un film e una foto di Pistorius può arrivare a costare fino a 40 mila euro (tanto era stato offerto ai poliziotti arrivati per primi sul luogo del delitto dalle testate giornalistiche). Ma se per un eventuale film servirà attendere, il vero “show” del processo sta per aprire i battenti e la Holding Pistorius si è già attivata per monetizzare l’evento con libri, cd, pubblicità, ospitate in tv e quant’altro. E l’atleta, nel frattempo, che fa? Dopo 7 giorni di cella, il 22 febbraio il giudice Desmond Nair gli concesse la libertà su cauzione sostenendo che le prove contro Pistorius erano “tutte indiziarie” e lui si ritrovò libero dopo aver pagato una cauzione di 85 mila euro. Qualche giorno a basso profilo e a marzo gli viene concessa la libertà di viaggiare all’estero dal giudice Bert Bam e la possibilità di far rientro alla sua casa a Petroria, luogo dell’omicidio. Da allora Oscar non si è mai recato all’estero per gareggiare, motivo per il quale gli era stato restituito il passaporto, ma non disdegna le uscite con gli amici. Serate, per lo più, chiacchierate visto il suo atteggiamento “sorridente e rilassato”, tanto da arrivare a festeggiare il compleanno in un locale alla moda di Johannesburg. Come racconta il Sunday Times, il resoconto dell’a serata non è edificante: “Molti invitati si sono meravigliati degli atteggiamenti disinvolti di Pistorius. Beveva cocktail e si dava delle arie. Non sembrava proprio uno che, appena due mesi prima, aveva perso l’amore della sua vita” considerato anche che “papeggiava con una bella ragazza”. Gli atteggiamenti inappropriati, però, vengono smentiti dalla sua portavoce, Anneliese Burgees: “Non c’è un giorno in cui Oscar non pianga la sua fidanzata. La famiglia di Reeva e tutti quelli che le erano vicini sono sempre nei suoi pensieri” mentre gli atteggiamenti assunti dall’atleta non sarebbero altro che “un tentativo di riallacciare i rapporti con gli amici suoi e di Reeva. È deplorevole che questo episodio venga gonfiato a dismisura per motivi sensazionalistici”. Incidente o omicidio premeditato, Pistorius tra 23 giorni comparirà in tribunale: ultimo capitolo?

Pistorius festeggia il compleanno e flirta con altre donne!

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Il 6 aprile Oscar Pistorius, libero su cauzione per l’omicidio di Reeva Steenkamp, secondo il Sunday Times, avrebbe festeggiato  in un ristorante alla moda di Johannesburg, apparentemente «sorridente e rilassato». Pistorius è stato visto bere e flirtare con alcune donne: «Stava salutando una coppia e poi ha palpeggiato la donna. Era del tutto inappropriato», ha raccontato un cliente.

Naturalmente poche ore più tardi sono arrivate le smentite da parte della portavoce dell’atleta.

Sembra proprio che l’atleta abbia archiviato il caso passando il testimone ai suoi legali e godendosi, se fossero vere le indiscrezioni del Sunday Times, tranquillamente la sua vita.

La foto ritirata di Pistorius!

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A scattare la foto di Oscar Pistorius con le protesi da corsa in pista a Pretoria, pubblicata  sul quotidiano sudafricano Beeld, è stata la studentessa Lisa Smith, con il suo BlackBerry. È quanto riferisce Charmaine Koekemoer, allenatrice della squadra di hockey su prato di cui Lisa fa parte e che il 24 marzo, il giorno in cui è stata fatta la foto, stava visitando le strutture sportive dell’università di Pretoria, dove Pistorius si allena abitualmente. Koekemoer ha raccontato che, mentre stava guidando il bus della squadra, ha sentito le ragazze urlare “c’è Oscar, c’è Oscar!” “Le ragazze erano molto agitate, è un’esperienza forte vedere un’icona mondiale nella vita di tutti i giorni. La questione non ha nulla a che fare con il caso in cui Pistorius è coinvolto”, ha detto Koekemoer. “Non lo abbiamo visto correre sulla pista. Stava solo camminando verso il traguardo dei 100 metri nel rettilineo principale. Sembrava che stesse per togliersi le protesi”, ha concluso. Ma l’ Associated Press che aveva messo nel circuito ha ritirato lo scatto e oscurato con un cerchio rosso l’atleta. La famiglia nel frattempo ha smentito la ripresa degli allenamenti dell’atleta paralimpico. Certo vedere così presto Pistorius su un campo di allenamento, così presto, dopo l’omicidio di Reeva, è quanto meno inaspettato… Dove avrà trovato la forza Oscar distrutto dal dolore di tornare a pensare alle gare?

Reeva riposa in pace che Oscar torna ad allenarsi!

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Oscar Pistorius, accusato dell’omicidio volontario della fidanzata Reeva Steenkamp e libero su cauzione, sta pensando di ricominciare ad allenarsi.

lo ha annunciato oggi il suo manager, Peet van Zyl, dopo un incontro con l’atleta. “Ci siamo visti ieri e abbiamo parlato della possibilita’ di tornare ad allenarsi. Sta ad Oscar decidere quando”, ha detto il manager alla stampa sudafricana.

“Secondo me e secondo il suo allenatore e’ una buona idea. Un modo per fargli riprendere una routine”.

Tanto non è successo nulla di grave, può stare tranquillamente con la testa su una gara! Avrà l’assoluzione in tasca?

CHE SCHIFO IL SUDAFRICA! Pistorius ha il suo passaporto!

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Oscar Pistorius riavrà il suo passaporto e sarà libero di viaggiare all’estero. Lo ha stabilito, secondo quanto riportato dai media sudafricani, un giudice di Pretoria dopo che gli avvocati dell’atleta, accusato dell’omicidio della fidanzata dello scorso 14 febbraio, avevano fatto ricorso contro le restrizioni della libertà su cauzione.

L’immoralità di Pistorius e dei suoi avvocati!

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Gli avvocati di Oscar Pistorius, accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp e fuori su cauzione, chiedono di alleggerire le condizioni della sua liberta’ vigilata, in particolare l’impossibilita’ di viaggiare.

“Non ha nessuna intenzione di partecipare a competizioni ma non vedo perche’ non dovrebbe essere autorizzato a viaggiare sotto controllo”, ha detto l’avvocato Barry Roux. Pistorius vorrebbe anche tornare nella casa del delitto e la sospensione dei test su alcol e droghe.

La rimozione dell’omicidio o “dell’incidente” sembra che per Pistorius non sembra un problema, che la rielaborazione del lutto sia avvenuta in tempi rapidi se vuole tornare sul luogo del “delitto”,  se vuole ricominciare tranquillamente a viaggiare, a vivere cancellando completamente Reeva dalla sua memoria. Nessuna etica e nessun pentimento sincero se a poco più di un mese dalla tragedia ciò che sta più a cuore al paraolimpico è solo viaggiare, non sottoporsi ai test e ritornare nella sua lussuosa abitazione… freddo, distaccato, calcolatore… questo è l’uomo Pistorius, un falso mito… uno di quelli da cancellare dall’immaginario collettivo!

Il fratello di Pistorius in tribunale… fattore genetico?

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Carl Pistorius, fratello dell’ex campione accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, e’ comparso in tribunale per rispondere della morte di una motociclista investita dalla sua auto nel 2008 a Johannesburg.

Anche per il fratello di Oscar l’accusa e’ di omicidio volontario o colposo. Carl e’ arrivato in tribunale accompagnato dalla sorella Aimee. Nessuna traccia invece del ben piu’ celebre fratello, che e’ libero su cauzione e dovra’ tornare in tribunale a giugno.

Addio a Reeva! Corona di fiori bianchi e cremazione.

reeva

Si sono tenuti oggi a Port Elizabeth, in Sud Africa, i funerali di Reeva Steenkamp, l’ex modella 30enne fidanzata di Oscar Pistorius uccisa dallo stesso atleta giovedi’ scorso. La salma, arrivata in una bara coperta da una corona di fiori bianchi, e’ stata cremata. La cerimonia e’ coincisa con l’udienza, cominciata questa mattina a Pretoria, per stabilire se concedere la liberta’ provvisoria a Pistorius, il quale e’ accusato di omicidio premeditato.

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