Lo scorso giugno, una ricerca condotta dagli scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic spiegava gli effetti nocivi per la salute provocati dalla mancanza di sonno. Una nuova conferma al fatto che la mancanza di sonno nuocia all’uomo arriva ora da un nuovo studio effettuato presso l’Università di Uppsala, in Svezia, che dimostra come anche una sola notte di privazione di sonno aumenti la concentrazione mattutina nel sangue di Nse e di S-100B negli uomini giovani e sani. Si tratta di molecole che si trovano nel sangue quando si verifica un danno cerebrale. Il loro aumneto dimostra che la mancanza di riposo può indurre una perdita di tessuto cerebrale, come mostrano i risultati pubblicati sulla rivista ‘Sleep’. Lo studio è stato condotto su 15 uomini normopeso che sono stati invitati a non dormire per una notte, mentre quella successiva hanno riposato per circa 8 ore. Christian Benedetto, del dipartimento di Neuroscienze, ha guidato lo studio. Lui stesso ha spiegato: “abbiamo osservato che una notte di perdita di sonno è seguita da un aumento delle concentrazioni ematiche di Nse e S-100B, che segnalano danno cerebrale. Pertanto, i nostri risultati indicano che la mancanza di sonno può favorire processi neurodegenerativi”. E aggiunge: “In conclusione, il nostro studio suggerisce che una bella dormita può essere fondamentale per mantenere la salute del cervello”.
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Non dormire fa male al cervello: il nuovo studio
Pubblicato da tdy22 in dicembre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/31/non-dormire-fa-male-al-cervello-il-nuovo-studio/
Ok al cellulare acceso in aereo? E’ polemica!
La Commissione federale delle comunicazioni (FCC) si sta muovendo per consentire ai passeggeri di utilizzare i loro telefoni cellulari sugli aerei. Secondo il sito del Washington Post, l’agenzia proporrà di consentire le chiamate una volta che l’aereo raggiunge la quota di 10000 piedi. L’uso del telefono rimarrebbe così ancora sarebbe vietato durante il decollo e l’atterraggio. La commissione, che ritiene che tali regole “Vanno riviste, sono obsolete e restrittive”, affronterà la questione nella riunione di dicembre. Tutto bene quindi, anche a rischio di perdere l’ultimo avamposto del concetto di irraggiungibilità? Potremo restare connessi anche ad alta quota? In realtà il fronte dello scontento per una possibile apertura si allarga. Come spiega Repubblica, ad esempio, tra i sindacati degli assistenti di volo in Usa si rileva che le conversazioni a voce alta potrebbero diventare “motivo di diverbio tra i passeggeri, e quindi un rischio per la sicurezza del volo”. Dopo qualche invito ad abbassare il volume si rischierebbe infatti di passare a forme di contestazione più forti. Il problema potrebbe essere risolto con una divisione dello spazio in cabina, tra telefonanti e non telefonanti. Ma i problemi finirebbero probabilmente per concentrarsi in una sola zona del velivolo. Del resto, chiunque abbia preso un treno sa cosa significa desiderare di godersi il viaggio e incappare nel “vicino urlatore cellulare dipendente”. Ovviamente le compagnie telefoniche appoggiano l’idea, ma c’è da chiedersi a questo punto che senso avrebbe per le compagnie aeree fornire le cuffie per godere del sistema di intrattenimento di volo se poi si rischia che un’intera cabina sia costretta ad ascoltare i fatti altrui. Comunque sia, dopo che la FCC avrà deliberato l’apertura dei cellulari in volo, saranno le singole aziende a decidere che politica adottare al riguardo. Con l’augurio che trovino il modo di preservare il sistema nervoso, e le orecchie dei passeggeri.
Pubblicato da tdy22 in novembre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/24/ok-al-cellulare-acceso-in-aereo-e-polemica/
Donne al volante in Arabia Saudita: scattano le multe durante la protesta
Ieri la protesta delle donne in Arabia Saudita per il diritto di prendere la patente, con un piccolo gruppo che si è messo al volante nel primo giorno della campagna “26 ottobre”, chiamata così per la sua data di inizio e che proseguirà finchè non sarà riconosciuto loro il diritto di guidare. Le fonti della polizia hanno riferito che sono state almeno 15 le donne multate per il loro gesto. Il colonnello Fawaz Al-Miman, portavoce aggiunto della polizia nella capitale saudita, ha spiegato che “Sei donne sono state fermate a Riad dalla polizia e poi multate di 300 riyal (circa 58 euro)”, aggiungendo che ogni donna, con il rispettivo tutore maschile (padre, fratello, marito o un altro membro della famiglia), ha dovuto “firmare un impegno scritto a rispettare le regole vigenti nel regno”. Sempre secondo il portavoce, la polizia ha fatto contravvenzioni anche a due donne a Gedda. Mentre la stampa ha riferito che sei donne sono state inoltre interrogate nella provincia orientale e almeno altre due in diverse regioni del regno.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/27/donne-al-volante-in-arabia-saudita-scattano-le-multe-durante-la-protesta/
Women2drive: le saudite si mettono alla guida per protesta
E’ il “Women2drive” oggi in Arabia Saudita, con le donne che sfidano il governo mettendosi alla guida in un Paese dove a loro non è consentito. Alcune hanno anche postato le foto in rete, su Twitter. Il Regno Saudita non concede la patente alle donne per impedir loro di avere dei contatti con maschi non sposati, come può succedere in caso di incidente. Senza contare che le autorità religiose più conservatrici ritengono che concedere la patente alle cittadine consentirebbe loro di parlare con altri maschi, senza il consenso della famiglia. Ma sono molti anche quelli che vogliono cambiare lo stato dei fatti, considerato che simili norme, che non sono riconducibili ad alcun passaggio del Corano, siano addirittura controproducenti. Del resto se una donna non può gidare non le resta che prendere un taxi… con un uomo al volante.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/26/women2drive-le-saudite-si-mettono-alla-guida-per-protesta/
La tesi shock dello sceicco: guidare nuoce all’apparato riproduttivo
In Arabia Saudita le attiviste sono da tempo impegnate nella lotta per l’abolizione del divieto delle donne al volante e hanno lanciato una campagna in rete per invitare le connazionali a guidare il 26 ottobre. Nel frattempo sono oltre 11mila le firme raccolte dalla petizione oct26driving.com che chiede “di consentire alle donne di accedere agli esami di guida per il rilascio delle patenti”. Nel tentativo di dissuadere le attiviste dall’idea di proseguire con la loro campagna, lo sceicco saudita Salah al Luhaydan ha sostenuto una tesi a dir poco scioccante, come riportato dal sito panarabo Al Arabiya. Lo sceicco ha spiegato che la guida “potrebbe avere un impatto fisiologico. La medicina ha studiato il caso dimostrando che ha un impatto automatico su ovaia e pelvi”. Salah al Luhaydan, che è stato anche presidente della Suprema Corte di Giustizia saudita, ha inoltre parlato di bambini nati con “problemi clinici”. Ovviamente una simile presa di posizione non poteva non avere ripercussioni sui social network dove sono stati in molti a ironizzare sulle “grandi scoperte scientifiche”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/28/la-tesi-shock-dello-sceicco-guidare-nuoce-allapparato-riproduttivo/
Mondiali al via a Firenze: “organizzarli è stato come raddrizzare la Concordia”
Da domani al 29 settembre Firenze sarà invasa dai Mondiali di ciclismo e, come ha ammesso lo stesso Renzi, i problemi non mancheranno: “Volete sapere se ci sarà casino? La risposta è: sì, nessuno nega che ci saranno disagi. Per questo mi appello ai fiorentini e dico: controllate gli orari prima di uscire, limitate l’uso dell’auto e ricordate che c’è anche il treno per muoversi in città”. Ma l’appello del primo cittadino è semplice: non perdersi in troppe critiche: ” Chiedo che tutto questo venga affrontato con lo spirito tipico dei fiorentini, polemico e brontolone, ma alla fine sorridente e orgoglioso di ospitare una festa, oltre che un evento che sarà seguito da 179 tv nel mondo e porterà 423 milioni di euro di affari sul territorio”. E a chi nota che i fiorentini sono pochi informati, risponde: “Dovevamo comunicare prima? Ma cosa? Che da Campo di Marte i residenti si dovevano trasferire direttamente su Marte? E’ dal 2010 che si sa che ci sono i Mondiali di ciclismo, il nostro piano è prontissimo. E poi domenica mattina ci sarò anche io a rispondere al call center, lo 0557890”. Renzi è invece duro con le associazioni dei commercianti, che prevedono il caos: “Per ora soldi sull’evento non ne hanno messi. Aspettiamo di firmare un protocollo con la Camera di Commercio…”. Nel frattempo spopola in Facebook la pagina Vittime dei Mondiali, riguardo la quale il sindaco dice: “Ci sono dei commenti e dei cartelli straordinari sulla rete… voglio che tutto vada bene, poi alla fine voglio dare un riconoscimento a chi ha ironizzato e giocato con noi in questo periodo”. Da parte loro, i dirigenti del Comune sanno che si tratterà di una settimana difficile, ma si ritengono pronti per affrontarla: “Organizzare questi Mondiali è stato come raddrizzare la Costa Concordia, c’è una macchina enorme dietro e i fiorentini se ne accorgeranno”. Come spiega la Repubblica nella sezione di Firenze:
Imponenti i numeri: 18 mila famiglie avvertite con una newsletter, 750 cartelli con la viabilità alternativa piazzati (via Mannelli è invertita da ieri notte, come via de Sanctis), 1.700 segnali di divieto di sosta (da stanotte), 3.800 posti auto cancellati e 4.200 recuperati in altre zone (indicate sotto i medesimi cartelli, 200 nella ex caserma di Costa San Giorgio aperti al pubblico dalle 18 di ieri), 800 cassonetti spostati (verranno riposizionati dopo il 29), 1.700 volontari solo il 29, i migliori 21 ciclisti del ranking mondiale in città, 52 varchi pedonali, punti in cui si potrà attraversare il tracciato sempre, ma uno per volta. Per una settimana andranno cambiate persino le abitudini: deviate decine di linee di bus, spostate fermate e capolinea (per info c’è il call center Ataf, 800424500), orari più lunghi o diversi per i mercati (San Lorenzo aperto fino alle 24 il sabato 28, trasloca in via Latini il mercato delle Cure, salvo che i banchi alimentari), niente fermate per i bus turistici in lungarno Pecori Giraldi (solo piazza Tasso e viale Giovine Italia), orari diversi per i servizi sociali e sanitari. Ma soprattutto attenti alle scuole. Saranno chiusi tutti gli istituti, di ogni ordine e grado, di Firenze e Fiesole, il 27 e il 28. Quanto al resto della settimana: 23, 24 e 25 nidi e materne comunali prolungati fino alle 17.30, 12.30 per chi fa l’orario ridotto. Le statali vanno ognuna per conto proprio, ed è bene chiedere ai presidi se sono assicurate mense e lezioni: la Manzoni di via Baracca ad esempio chiude il giovedì 26 anche se le gare da lì non passano.
Pubblicato da tdy22 in settembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/20/mondiali-al-via-a-firenze-organizzarli-e-stato-come-raddrizzare-la-concordia/
Dormire meno di 8 ore a notte… nuoce gravemente alla salute!
Un’inchiesta del New York Times ha catalizzato l’attenzione di molti americani. Di cosa tratta? Degli effetti nocivi per la salute che provoca la mancanza di sonno, di quello buono per qualità e quantità. Praticamente uno dei grandi problemi dell’era moderna. La ricerca degli scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic, così come l’ha riportata il Corriere della Sera, ha dimostrato che bisogna riposare per otto ore, al di sotto di quella soglia si entra nel terreno minato della patologia. Infatti non succede soltanto che magari il giorno dopo sei un po’ meno reattivo e più stanco. No, l’insonnia attacca in maniera pesante il nostro fisico, la nostra mente con danni gravi sino ad una sensibili riduzione delle aspettative di vita. A cosa può portare non dormire bene e per un giusto tempo? I reni funzionano male, i polmoni anche e salgono i rischi di ictus e attacchi cardiaci. Ma la mancanza di sono colpisce anche il metabolismo, scende la leptina, l’ormone che ci avvisa che abbiamo mangiato a sufficienza e sale invece la grelina che interviene sulla nostra idea di fame: in poche parole, non dormire equivale a ingrassare e un insonne rischia di prendere sino a dieci chili in breve tempo. Oltre a questo, le probabilità di avere il diabete aumentano, dato che nella variazione del metabolismo vanno in tilt i delicati equilibri degli zuccheri nel nostro organismo. Ma i nottambuli hanno anche maggiori possibilità di ammalarsi di tumore, fatto riscontrato anche in uno studio giapponese che ha indicato come, su quasi 24.000 donne tra i 40 e i 79 anni, crescono le possibilità di un tumore al seno dormendo meno di sei ore. Parlando poi di infezioni e mali di stagione, le difese immunitarie si abbassano in caso di sonno insufficente: ancora una volta, quindi, meglio una bella dormita. Ma anche la mente “paga pegno” se le ore di sono risultano essere insufficienti: alcuni esperimenti condotti sui veterani di guerra hanno infatti spiegato chiaramente che tra l’insonnia e la depressione c’è un collegamento diretto. Ma non solo, è più difficile apprendere, la memoria perde colpi, la capacità di concentrarsi e quella di giudizio ne risentono, portando a prendere decisioni sbagliate o a reagire con troppo ritardo rispetto agli imprevisti. Sono anche stati eseguiti test su guidatori che suggeriscono un un parallelo con chi ha ecceduto con l’alcool: gli effetti sulla tenuta di strada sono gli stessi. Insomma, un vero e proprio disastro che fa riflettere sull’abitudine di affermare “dormo poco, mi basta così”!
Pubblicato da tdy22 in giugno 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/22/dormire-meno-di-8-ore-a-notte-nuoce-gravemente-alla-salute/
Libero dopo 23 anni, colpito da infarto… per l’emozione?
Forse a tradirlo è stata l’indescrivibile emozione di tornare in libertà dopo 23 anni passati in carcere senza avere colpe. David Ranta, il 58enne di New York ingiustamente condannato nel 1990 per un omicidio mai commesso, quello di un rabbino di Brooklyn, è stato colpito da un infarto al secondo giorno di libertà. L’uomo è ora ricoverato in ospedale dove i medici – scrive il New York Times – hanno scoperto che una delle sue arterie era completamente occlusa. L’uomo si è sentito male mentre si trovava con la famiglia in un albergo della città, dove con le persone più care aveva festeggiato la sua scarcerazione. “Rientrare nel mondo esterno – ha detto il suo avvocato, Pierre Sussman – dopo quasi un quarto di secolo in prigione può essere un’esperienza estremamente disorientante”. Ranta era stato imprigionato in seguito all’uccisione del rabbino Chaskel Werzberger, uno dei sopravvissuti di Auschwitz. Ad incastrarlo un detective che – è stato appurato – utilizzò prove rivelatesi false.
Pubblicato da tdy22 in marzo 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/24/libero-dopo-23-anni-colpito-da-infarto-per-lemozione/
Giustizia dopo 23 anni… David Ranta, accusato di omicidio, è innocente!
Libero dopo 23 anni di prigione per un crimine mai commesso. David Ranta, 58 anni, era finito in carcere a New York dopo l’omicidio l’8 febbraio 1990 a Brooklyn del rabbino Chaskel Werzberger, un sopravvissuto di Auschwitz. Il religioso morì dopo un tentativo di rapina da parte di un ladro di gioielli che gli aveva sparato alla testa. Le indagini furono seguite da un detective, Louis Scarcella, che ora si è scoperto essere in malafede.
Dopo oltre vent’anni, Ranta è tornato un uomo libero, grazie al lavoro di un’apposita commissione costituita dal procuratore distrettuale di Brooklyn, Charles Hynes, proprio per indagare sui casi di condanne più discussi. Le nuove indagini hanno accertato che nelle procedure che hanno portato all’arresto di Ranta sono state infrante diverse regole. Scarcella aveva infatti convinto dei testimoni a dichiarare il falso e ha fatto poi scomparire le tracce dei diversi interrogatori compiuti. Ora in pensione, raggiunto dal Ny Times, il detective si è difeso, affermando come in vita sua non ha mai incastrato nessuno. Ma ora i guai giudiziari potrebbero arrivare per lui.
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/giustizia-dopo-23-anni-david-ranta-accusato-di-omicidio-e-innocente/
LO SCANDALO DEGLI F35… NON HANNO VISIBILITA’ POSTERIORE!!!
Per il cacciabombardiere F-35 potrebbe essere la mazzata definitiva. C’è un nuovo rapporto del Pentagono secondo cui il jet da combattimento che dovrebbe equipaggiare anche l’Aeronautica italiana non funziona, e stavolta la bocciatura americana è più pesante di quella di qualche settimana fa, perché riguarda difetti strutturali e non problemi ordinari, di quelli che normalmente si scoprono e si risolvono nella fase di sviluppo di qualunque macchina. La critica all’F-35 è così radicale che il nuovo caccia viene definito per diversi aspetti peggiore dei velivoli più vecchi di decenni, che è destinato a sostituire.
L’F-35 viene prodotto dall’americana Lockheed Martin ma, come ormai è d’uso, lo si fabbrica nell’ambito di un’ampia collaborazione internazionale, che coinvolge anche l’Italia nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara. Ne esistono varie versioni, in particolare a decollo corto o verticale, pensate soprattutto per le portaerei, e a decollo normale per l’impiego da basi terrestri. Finora, i rapporti critici del Dipartimento della Difesa americano avevano coinvolto solo le varianti del primo tipo, mentre l’ultimo dossier le mette sotto accusa tutte.
La questione che aveva fatto rumore qualche tempo fa era la vulnerabilità dell’F-35 ai fulmini. Si era obiettato che il difetto c’è ma si può risolvere. Il nuovo rapporto invece cita, fra nuovi problemi, alcuni impossibili da eliminare, e in particolare la visibilità posteriore che risulta pessima e sarebbe molto penalizzante in un combattimento aereo. E non si dica che il problema non esiste, perché il pilota del terzo millennio non vede con gli occhi ma con gli strumenti elettronici: sull’F-35, dice il rapporto, fanno cilecca anche quelli, perché il display nel casco di volo non fornisce un orizzonte artificiale analogo a quello reale, a volte l’immagine è troppo scura o scompare, e il radar in alcuni voli di collaudo si è mostrato incapace di avvistare e inquadrare bersagli, o addirittura si è spento.
La tragica considerazione finale di questo rapporto del Pentagono è che in un futuro duello aereo l’F-35 verrebbe abbattuto dai vecchi caccia americani F-15, f-16 e F-18, che volano da 30 o 40 anni, dal pan-europeo Typhoon e dal Sukhoi 30 russo e dal J-10 cinese.
Ma non finisce qui perchè è stato riscontrato anche il problema della manutenzione che risulta troppo laborioso e limita l’efficienza operativa. Inoltre l’affidabilità tecnica generale lascia a desiderare e il dispositivo di carica delle batterie tende a non funzionare quando fa freddo, e, tanto per gradire, viene confermata la vulnerabilità dell’aereo ai fulmini.
E l’Italia ha investito 16 miliari di euro per la sola acquisizione, quindi a questa somma poi dovranno essere aggiunti i costi di gestione e manutenzione, più gli eventuali (che eventuali poi non sembrano data l’analisi del Pentagono) costi in caso di problemi tecnici e guasti.
ERA UNA SPESA INDISPENSABILE IN TEMPO DI CRISI ECONOMICA? CHI CI HA MANGIATO? CHI CI DOVRA’ MANGIARE? CHI CI DOVRA’ MORIRE SU QUESTI APPARECCHI CHE NON SONO SICURI E NEPPURE EFFICIENTI? POI PIANGEREMO I MORTI CHE SI POTEVANO EVITARE?
Pubblicato da tdy22 in marzo 9, 2013
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